141 MDXV, SETTEMBRE. 142 judicha se averano senza alcuna difficultà, perchè non compar sguizaro algun; pur si crede piglierano apon-tamento da inalina. Nui, a Dio piacendo, partiremo de qui per Pavia, e ’1 campo nostro se ne anderà a la volta de Parma. Il Christianissimo li ha dato 700 lanze et 7000 lanzinech eie. 81 A dì 24, la maiina. In chiesia di San Marco fo compilo di dir una solene messa, con canti, trombe, pifari, e cussi è sta dito tre maline avanti per rin-gratiar Dio di la viteria data al Christianissimo re contra sguizari, e cussi per lutti li monasteri di frati è sia ditto quelle tre messe solene. Fo lelere di oratori, di 17, vechie, in zifra. Nulla da conto di la deliberalion lata di andar conira il campo di Spagna di là de Po. Et per la venuta di Andrea Rosso secretano di oratori nostri, eri, li Capi di X siete assa’ questa malina in Colegio ad consulendum. D.i poi disnar, fo Consejo di X con la zonla. Et prima, nel Consejo simplice, expediteno uno Abba hebreo abseute, qual, per aver ditto gran injurie a Cristo ne l’oticio di 3 Savii sora i conti, parlando con un altro, eh’ el ditto sia bandizà di terre e luogi di la Signoria nostra, si da terra come da mar che sono et sarano, el di ogni navilio armado e disar-mado, con taia L. 1000, e eli-il darà in le forze in questa terra L. 2000 di so beni sono di la Signoria nostra, e li sia tajà la lengua a l’oticio predilo davanti la porla, et poi in mezo le do Colone couduto, li sia tajà la lesta si ch’el unioni. Et la maliua in malto fo publicà el ditto bando et condanazion. Fo dito, in questo Consejo Oi X, esser slà fatto zentilhomo el caslelan jdi Brexach’è napolitan, et datoli le possession de Gambareschi à auto in dola per aver una lia per moglie fo dii conte Zuau Francesco di Garnbara, et ducati 4000 di contadi. Tamen quelli dii Consejo di X dicono non è vero. Fo spazà quello per il che Andrea Mosso secretano è venuto qui, e risposto a li oratori, e torna con Zuau Gobo. Et scrito lelere a li oratori nostri secretissinie, si judiclia su nove pratiche e nove prò-vision fale il Ite a diti oratori nostri. Si dice è bone cosse et secretissime. Gionse ozi uno gripo di Candia con muscatelli, e l'ultimo gripo che parli, di raxon di Gazabin, è zorni 40 partì di Candia, portò letere di Alexandria, di Corfù eie. E se intese per il patron, come do nostre galie, videlicet sier Nicolò Trivixan el una candiota, havea preso una nave di Barzelona, over siciliani con specie veniva di Alexandria. Item, se intese come uno corsaro turco chiamato Chartagli, con 18 fusle el 4 galiole venuto di Barbaria, et a li lochi dii Tur-cho, non havendo recapito, vene a Syo e si fornì, et poi vene a 4 ixole, zoè Mieone, Syra, Syphno e Millo e a tutte combatè, et fo rebatuto; el qual è passà poi in Barbaria. Quello sarà scriverò di solo. Et a hore una di note gionse, letere di campo, fcl ’ di provedadorì nostri Emo e Contarmi et dii capitario generai, date a San Cotomban, mia ... a presso Pavia, a dì 20, hore 2. Come erano venuti lì col campo, el venendo, inteseli» spagnoli esser levati di Piagenza e vanno verso Ponlremolo. Undc dice il capitanio a ridarà trovar il Cristianissimo re per veder quello ordina. Scrive si mandi danari per pagar le genie, et hanno grande ragione. Di Milan, hanno Piero Navaro aver tolto le aque dii Castello, et erano mirali in rocha a parlar al Ducila el gran scudier clic è il signor Galeazo di San Seve-rin et monsignor di la Palissa, per tralar apontameii-to eie. Item, li provedilori scriverlo il capitanio ze-neral à voluto di danari si dagi in gropi a li capi, non solimi a le zelile d’arme ma efiam a le lanla-| rie, zoè a li contesta beli, per non esser tempo di far monstre; el scriveno longo sopra questa materia di danari. El è da saper: si ave per letere dii 18, dii zonzer di ducali bOOO portali per Farfarello, per lelere di Cremaj el altri danari, zercha ducati 1)000, è slà mandati a ducali 1000 et 2000 al tralo in bustine, parte per cavalari, parte per altri li tuo’ a portar a ducali 6 per 100 di utile; siché si convien mandar oro. El di quelli ha impreslado, resta a dar più di ducati 37 milia. A dì 25, la malina. Fo leto le lelere di campo venule eri sera. Di Crema, di 21: come in Brexa era 1000 fanti lodeschi, 200 cavali, et si aspelava dentro quelli di Lodron con li butileni di la Valle, che sono gibelini. Di Vicenza, di sier Nicolò Pasqualigo podestà et capitanio, e sier Jacomo Manolesso prò-veditor, di eri sera. Hanno in Verona esser da 3000 fanti lodeschi et non più, el veronesi sono malcontenti, dicendo il Papa averli inganati; e il conle di Chariali aver lato una oralion a quelli citadini, dicendo non dubitasseno perchè veria assà todeschi e il Cardinal Sedunense con li sguizari evasi dii fallo d’arme ; e altre parlicularità. Di Corphù, di sier Alvise d’Armer baylOj di 7. Come à di Patras, da un Aurami ha nova di Conslanlinopoli, el Signor lurco aver fato tajar la