45 ML*XV, SETTEMBRE. 40 Sier Alvise Pisani. Sier Nicolò Salomon, el governador. Sicr Ilironimo Ticpolo. Sier Anzolo Trivixan. Sier Zuan Trivisan. Sier Nicolò Trivisan, qu. sier Cabrie). Sier Luca Trun. Sier Piero Trun. Sier Moisè Venier. Sier Nicolò Venier. Sier Zuan Venier. Sier Marco Zen. Sicr Alvise Zen. Sier Marco Zorzi. Sier Orsato Zustignan. Sier Piero Badoer. Sicr Lorenzo Corer. Sier Tomi Micbiel. Sier Vicenzo Valier. Sier Polo Valaresso, el governador. 4') A dì 8 Sabado, el zorno de la Madona, depulado a far la solenne processione, justa la parie prosa per esser il Cbrislianissimo re di qua da’ monti zonlo. El prima, era conzado la faza di la chiesia di San Marco di sora con panno d’oro, et stendardi di Dosi el capclani, poi il Pulazo la faza con tapezeric (inissime di spaliere di sora, tulle con l’arme dii Dose, poi lapcdi cajarini et cimischasacbi el spaliere, altre bel issi noe con arme Lezc el di altri, et poi li stendardi di Doxi et capitani zenerali, el di solo lapedi grandi da taola e anzi, ita clic fo un bclissimo con-zicr, qual liavia una prospetiva mollo magnifica. Et fo dato a Kuzo di la Porla ducati 15 per dito consier di ozi, ita che la faza dii Palazo, qual non ha via nulla davanti, era gran beleza e cosa superba a contemplar. 11 Campanie! nuovo grando, era luto adorno le feneslrc, ch’è numero assà, con bandiere di galia fuora e cussi in zima. Atomo a la Piaza, era fati su anlenele coperti di panni bianchi, e a li legni uno lorzo d’oro di le scuole picole con mazi : e fo bel zorno e luta la Piaza piena. Et il Serenissimo Principe, vestito di damaschili d'oro bianco, con vesta et manto con li armelini sora, zoè il bavaro, el barda di questo color d’oro biancho in testa, portalo in ca-riega vene zoso di Palazo, con l’oralor episcopo di Asie et lo oralor di Ferara domino Bernardin di Prosperi, poi molli episcopi come dirò di solo, et andato in chiesia di San Marco, aldìlc messa per il (1) La carta 23' è bianca. reverendissimo domino Antonio Contarmi patriarca nostro. Et reduto la Piaza piena di zenle, e con bone nove, el fo lelerc di campo di G, bore... qual dirò di solo il sumnrio, et a bore 15 fo comenzata la processione, qual fo bellissima. Ma non voglio restar di scriver, come questa malina per tempo, sier Zuan Antonio Dandolo, è sora i presoni, cavono do presoni, uno todesco, videlicet il conte di... è uno spagnol chiamato.....nepole dii capitano Archon, sono in li Cabioni, et con custodia li menono a veder l’aparalo bellissimo. Dolcno una volta per Piaza, poi avanti il principiar di la processione, li ritornò in dili Cabioni, aziò oculata fide referisseno a li altri la verità. Hor la processione, poi fo comenzada, prima le scuole, vene quella di San Marco per hordene datoli di la tessera, si buta per li Cai dii Consejo di 24* X. Havia 44 dopieri con le aste d’oro avanti il pendio, poi 40 puti in forma di anzoleli con arzenti in mano, et tre insegne dii re ili Pranza, San Marco, e l’arma Loredana ^jl Dose nostro e non de altri ; poi fo portate Ire umbrelle, solo le qual era reliquie sopra solerdi in tabernacoli, Ira le qual il dedo de San Marco, e avanti quelle, baludi con lorzi grossi bianchi in man per honorar dite reliquie; poi erano 30 baludi con poti grossi et ramini grandi d’arzento in man, ch’era bel veder numero 30 e di gran valuta; demum li baludi. Poi vene la Caritae, con il numero di torzi doradi ut supra el 40 grossi a man et 40 pulini con arzenti, el ultimo uno patron di anni 4, vestito a la sguizera, lutto di negro con una picha in man, che fo bel veder, et lelerc diceva « ducila di Coler el capitante » che te' rider tulli ; el le tre insegne, ut supra, et do umbrele: solo una era l’ancona fo dii cardenal Niceno, solo l’altra una ancona fo fata di man ut dicitur di san Luclia. Poi vene la scuola di San Zuanne, con il numero di dopieri 44 d’oro et pulini con arzenti 20 el do umbrelle, con lor/.i avanti a man, soto una era la gamba de San Martin d’arzeu- lo e altre reliquie di la scuola, e solo l’allra la santissima Croze di dilla scuola, et poi arzenti assa’ por-tadi da baludi in man, numero 108, belli bazili el confetiere, et tra li qual prima era una cariega d’ar-zeulo laverà a la damaschina fo dii ducha di Milan, qual è di sier Zuan Antonio Dandolo. Poi vene la Misericordia con dopieri d’oro, 40 pulini con arzenti 40, et umbrele do con certe ancone soto el 28 torzi a man grossi, el li baludi senza arzenti: era mal in ordene questa scuola, di la qual e guurdian Micbiel da Ponle. Poi vene San Uocho con 44 dopieri, ut supra, doradi et pulini 40 con arzenti, et poi 4