il MDXV, SLTIKMBllK. 4-2 li domandò dove era ió, al quale esso rispose che io era proximo, et che mandava uno frombola a domandar la terra, et fece venir avanti uno troni-beta de li nostri et lo informò come dovea dir. Colui, intesa la richiesta, disse: «andateet ritorniale fin due horc che si chiamerà conseglio e se vi risponderà » et per quanto costui afirma, fu sentila la campana del conseglio. De quello mo’ che sia successo, è ignaro. Expetamo intenderlo s’el sarà così» alcuna, et non havendo risposta, deliberamo inviar domane uno Irombcla de li nostri a ricercliar dilla terra, et del successo Vostra Celsitudine ne haverà nolitia. Gralie etc. Ex Sancio Martino, 5 Septembrio, bora una noctis. Di oratori nostri apresso il Cristianissimo re, fo letcrc date ex fallitissimi castris regiis ad Turbitum, a dì 2 Septcmbrio, bore 3 di note. Et io ne vidi una di sier Piero Pasqualigo dotor et cavalier oralor, in forma di breve picolo, drizala a sier Marco Barbo suo nepote, qual dice cussi : Doglio nel core che credo, per uno adviso auto da li magnifici del campo nostro, che tuli li corieri e teiere scrilovi de di 4 fin 29 del passalo, siano mal capitati. Tamen, replicassemo a Verzelle (ulto le publice, c spazassemo Zuan Cobo a lì 29 da matina, che Iddio lo conducili a salvamento. Quel dì di 29, la rocha di Novara si rese, e a di 30 intrasscmo con el He in quella terra, c rilrovassemo l’arlela-ria che hora do anni, in la rota di francesi, sguizari tolse, de la qual 4 pezi grossi sono sta con-duli in campo. Zonsc la banda negra, qual vidi in balaglia a la campagna, tutta in arme de bellissimi homcni e mollo ben disposti, e fo un bel veder. A di ultimo zonzessemo a Bufalora 17 milia da Milan, e li vene 4 oratori da Milan con 100 cavali a dar la terra al Re ; et cosi eri fo facla la de-dilione, et simel ha fatto Pavia. Li castelli si tengono, ma non tirano a la terra, et per quanto senio sla certificali, el Duca è in rochela, nè poi più fuzir. Quel che se ne andò, fo suo fradelo duca di Bari, quale dicono ritrovarsi in Como. Li sguizari in qualche numero sono a Varese. La Maeslà Regia con lulo el campo va a quella volla; ma non expeterano sine dubio. El signor Zuan Jacomo Triulzi beri alo-7.ò nel borgo de Milan, et ozi dovea mirar in la (erra. Alia non sunf. A voi mi ricomando. El per le publice, è tulo questo aviso. E come Piero Navaro con li soi fanli tirava a la volta de Milan; el Duchelo è in rocha; sperava aver diio castello. In Varese sono da 30 mila sguizari e Iralano acordo, perchè sguizari hanno li soi oratori a Verzeli dal ducila dì Savoja, dove edam è oratori regi ; qual è medialor dii dito acordo. Item, in zifra scrivono come el Re non sa dove sia el nostro campo c si duol, et aulo do letere dii capitano zeneral in zifra, qual non havendo la zifra, ge l'hanno remandalc in drio, e li ha scrilo una letcra che, volendo una bona banda di zenle, ge la manderà quando el sappi dove el nostro campo so alrova ; e altro particularilà. Letera di sier Piero Pasqualigo dotor et 22* cavalier orator tiostro apresso il re Cbristia-nissimo, data a dì 4, hora vespertim apud Tur-bigum drizatc a sier Marco Barbo. Come, per via di Crema e di provedadori zenerali, scrisse suo lelere, tamen è mal capitale. Da poi è seguito l’apon* lamento con sguizari per mezo dii duca di Savoia e Bastardo o monsignor di Lulrech in Vcrzclli e li o-ralori di dili sguizari elio erano, e la retificatione si oxpecla per tulio domani da li cantoni. Tamen, non obslantc questo, eri intendessemo che 13 mila 500 sguizari andavano a Milan ; per la qual venuta que-sla lerra so levò, non havendo rispcllo a la dodition fata per li oratori, cridando Duca, Duca, che invero no parse mollo di novo : unde, nui si lovaromo e si aproxernaremo ancor nui col campo a Milan, e do qui coslrenzeremo li nimici a andarsene o a comba-ter. Cremona a dì 2 e tuia la Geradada è voltala per la Chrislianissima Maeslà, come credo già el sapeli. 15 15 a dì 8 Septcmbrio. 23 Questi fono a la proccssion a San Marco El Serenissimo. Sier Marco da Molili. Sier Balista Morcxini. Sier Bernardo Barba rigo. Sier Alvise de Garzoni. Sier Antonio Bragadin. Cai di Quarantia Sier Piero Antonio Barbaro. Sier Sebastian Querini, bordili. Sier Lunardo Zantani. Avogadori Sier Francesco Orio. Sier Francesco Bolani. Sier Ferigo Renier.