207 MDXV, OTTOBRE, 208 neral a la Signoria nostra, di 3. Si doleva di la sua egritudine, più perchè le cosse di la Signoria puliva, che dii mal suo. 11 signor Theodoro Triulzi stato lì era partito et andato a Cremona per solecitar li francesi venisseno presto; el qual fa optimo ofìcio, et tornato el sarà si consulterà de agendis. Ilavia mandato esso capitanio uno trombeta a Axola e Lonà a dimandar si rendesenoa la Signoria nostra; li qual lochi leniva il marchese di Mantoa. Item, mandano do letere spagnole prese per nostri, di uno capitanio scrive in Verona a domino Zuan Hemanuel, et li scrive quello ha fato il campo lì da conto; le qual però non so si questa posta o l’altra le mandasse. In Verona erano Marco Antonio Cotona et da faiili 5000. Item. Salò si havia dato a la Signoria nostra, et quel suo capitano spgnol era lì è partito, et loro provedadori hanno mandato sier Zacaria Coniarmi di sier Alvise fo podestà a Citadela nepote di esso sier Zorzi Emo, fino la Signoria di qui provedi: et per Colegio fo confermato. Item, scriveno di danari zonti portati per Farfarello, et altre occurentie. 112 In questa matina vene in Colegio per referir sier Andrea Donado venuto conte di Sibinico, et non fu tempo. Et inlroe savio di terra ferma sier Alvise di Prioli, qual non era prima intrato per veder s’el potea esser dii Consejo di X et cazete da sier Zu-lian Gradenigo che dete danari. Da poi disnar fo Pregadi, et leto ìetere assai, ma non dì Roma con li capitoli di l’acordo, qual è lirà nel Consejo di X. Et numero 110 in lutto ussileno, et 98 nuovi introno computa li 40; sichè è renovado il Pregadi. Fo loto le letere scrite per Colegio a li oratori a presso il Christiauissimo re, zercha il Papa et che l’acordo è con.....etc. Item, in campo, e fo comandà grandissima credenza et dato sacramento. Fu posto, per li Consieri, Cai e Savii, che li qua-tro oratori vanno al Cristianissimo re, possano portar con sì arzenti per ducati tiOO per uno a risego di la Signoria nostra, stimadi per le Raxon nuove. Fo presa, 147, 10, 1. Fu posto, per il Serenissimo e tutto il Colegio, che atento il reverendo episcopo di Aste oralor dii Cristianissimo si parte doman ; aziò vadi ben edificato, il Colegio habbi libertà di farli presenti de arzenti et altro, per valuta ducali 800. Fo presa ; e di questa fo comanda etiam grandissima credenza. Fu posto, per li Consieri: che sono alcuni a l’ofi-cio di X Savii sopra le tanse quali non sono al pre- sente di Pregadi, però sia preso possi venir fin san Michiel non metando balota ut in parte-, i qual sono 9. E fo presa, 121, 33 di no. Sier Antonio da Canal qu. sier Nicolò, fo proveda-dor a le biave. Sier Carlo Contarmi qu. sier Batista, fo provedador al sai. Sier Marin Sanudo qu. sier Francesco, fo di la zonla. Sier Nicolò Trivixan qu. sier Toma procuralor, fo savio a terra ferma. Sier Valerio Valier qu. sier Antonio, fo provedador al sai. Sier Benedeto Gabriel qu. sier Alvise, fo di la zonta. Sier Andrea Enzo qu. sier Francesco, fo di la zonta. Sier Gabriel Moro el cavalier qu. sier Antonio, fo di Pregadi. Sier Marin Corner qu. sier Polo, fo provedador al sai. Ancora fu posto, per li diti : che sier Alvise Bon dotor, rimase orator in Hongaria e aceptò, possi venir in Pregadi fino el vadi a la sua legalione; e fo presa tutta in una parte. Et altro non fu fato, e licentiono il Pregadi a ore una di note, e restò Consejo di X con la zonta fino 3 bore. Scrisseno in campo a li oratori a Pavia et in Hongaria. Di Vicema, fo letere dii podestà et prove- 112* dador Manolesso. Come hanno di Verona che fortificavano la porla di San Zen dubitando il campo nostro non vengi lì, etiche qui non vi è zonto più zente di quelle erano da prima venute, et fo dito era stà preso per nostri Bernardin Calderaro veronese alias stipendiato nostro e hora con i nimici ; ma non fu vero. A dì 6. Fo lelere di reofori di Padoa, di questa note. Come haveano auto lettere di la Badia, di domino Tadeo di la Motelia, qual partì da qui per andar in campo et trovarsi a l’aquislo di Brexa dove à il suo, et che andò fino a Castel nuovo sora Po, dove intese spagnoli fevano il ponte a Revere per passar di qua e venir in veronese, et andavano retenendo burchii et burchiele, el zà erano passati di qua 50 cavali lizieri di essi spagnoli ; sichè lui era ritornato a la Badia. Vene l’orator di Franza episcopo di Aste domino Antonio Triulzi et tolse licenlia. Si partirà fin una hora e lassaria qui il suo secretano, et faria bon ofi-cio col Christiauissimo re, e voleva andar presto. El Principe li fe’ gran chareze et tulio il Colegio, e lo abrazono et tolseno combialo e si parli.