357 MDXV, DICEMBRE. 358 Griti alozerà a Lodi. Poi l’altro zorno si anderà a Piasenza tutti li oratori insieme, i qual tre di loro, a di 4, Marti, partiranno de qui per Pavia, dove mon-terano in uno burchio, per andar zò per Po a Bologna. Ozi li oratori con tutti nui zentilhomeni, balliamo disnato dal signor Theodoro Triulzi, el qual à fato un bellissimo pasto su quel andar li fe’ li oratori nostri a loro signori francesi, et vi è stato etiam con nui il Gran canzelier. ■203* Fu posto, per li Savi lutti d’acordo, una letera a l’orator in Ilongaria in risposta di sue, et se li manda la proposta et risposta fata a li oratori di Poiana. Iteni, al reverendissimo Cardinal Strigoniense, nui li desemo il patriarchi di Costantinopoli che a nostra compiacenza il Cardinal Corner lassò, et non è achadesto poder dar qualche degna »Italia ; ma semo ben contenti, acadendo, scriver a Roma, il Papa ge la conferissa. Item, di le trieve da esser fate col Signor turcho, nui semo in bona paxe, nè ne achade far Irieve dove non è guerra ; però quando instas-seno volerne nominar, semo contenti ; ma per questo non se intendi siamo ubligati dar alcun danar a quella Majestà etc. Fu presa. Fu posto, per li Savi : che li 4 oratori nostri an-derano col Cristianissimo re a Bologna, et poi volendo Soa Majestà partirsi per ritornar a Milan, do di loro, qual sarà balotà per questo Consejo, vadi con Soa Majestà a Milan, li altri do toh licenlia, e possi venir a repatriar, ut in parte. Sier Francesco Bolani, l’avogador, andò in renga e contradise, dicendo si faria vergogna al Re a non lo far reacom-pagnar a Milan, et poi darli licentia ; li rispose sier ZuanTrivixan savio a terra ferma su la sua rengeta, dicendo tien se li farà cossa grata, resti do soli di quattro etc. Andò le parte, 82 di Savj, 93 di no et lo preso di no. Fu posto, per tutti li Savi!: che sier Vicenzo Capello provedador di l’armada, chè in Istria, di quelli danari el si trova, possi lenir ducati 1400 per satisfar: prima ducali 800 la sua galia, a quelli ofi-ciali e zurme, et il resto a la galia Liona e Zu-slinian vieneno a disarmar, ut in parte; et vengi di longo tutte tre a disarmar. 4 di no, 168 de si. E nota: el dito sier Vicenzo vene con la so'galia a bore 3 di note di longo ; sichè la parte non bavera locho, ma li danari si disporà a loro a l’Ar-mamento. È da saper: adesso a l’Armamento si dà farine per sier Lucha Trun provedador execulor, di quelle dii Polesene. Nota. In la parte fu preso che di danari di Can- dia si toli li ducati 1300, e il pagador a l’Armamento vadi in Istria col scrivan e fante di la Camera solamente per mancho spexa, e dagi li 800 ducali a la galia del provedador, 350 a la Liona, et 250 a la Jusliniana, per non esser state dite do galie fuora dii Golfo. El poi balotate queste parte, a bore una di noie, 204 sier Marco Dandolo dotor et cavalier, cli’ò di la zonla, venuto orator di Franza, andò in renga, et fe’ la sua relatione, comenzando quando l’era capitano di Brexa, et fo roto il nostro campo. E come el se tirò in castello, et juslifìchò di danari benissimo, sichè lui non tochò alcuna cossa; et fe’ lacrimar quasi tutti, dicendo che, per merito, li a-vogadori che erano alhora, veneno a caxa sua a zerchar. Soa mojer, era gravida, disperse e li fo Irato la creatura con le linaje, morta, dii corpo. Poi disse fu fato presoli e menato in Franza, dove è stato mexi 43. E in questo mezo, venduto il suo stabele, era conditionato, e dii libero, tolto in tenuta per li Procuratori eie. Poi seguì l’acordo, la Signoria col Senato lo fe’suo orator con il qu. re Alvise morto, poi con questo è stato mexi 32, in tutto absentc di la patria mesi 75. Poi disse di questo Re ch'è al presente, qual nasete dii 1494 a dì 9 Sep-tembrio bore 10, sichè à anni 21, bellissimo, gajardo di statura, di grandeza come domino Andrea Griti, sapientissimo et pralicho in cosse di stato, paciente ad aldir tutti, e risponde lui, e come l’è a consultar fa optimi consulti, poi ai soi piaceri si sta, nè si pensa*di altro; la madre di anni 37, sapientissima più che dona sia in Franza, rimase vedoa di anni.... la qual fo... et questo fio nutrichato per lei e tenuto a dormir con sì fino sì maridò la fia, chiamata madama .... moglie di monsignor di Lansom ch’è il Dolfin al presente; e soa madre è sta quella l’ha solicità a la impresa de Italia, et è molto amicha di la Signoria nostra. Era zonta a Lion con la Raina e la sorella dii Re. Disse il Re à op-tima voluntà verso il stado nostro, et che abiamo tutto il nostro stado perso s’il potrà. Disse la condition di molti signori, e di Lansom, 204' e di Barbon e di Vandomo, ch’è li tre per ordine di sangue regio ; et poi di altri gran maislri per numero . .. lutti degni et excelenti capitanei, ma il forzo zoveni. Disse di monsignor de Boisì gran maestro, qual poi ogni cossa col Be, è di anni. . Item, dii Gran canzelier et Ruberlet, etc. Laudò il suo stato secretarlo, eh’ era Piero Cri-stofolo Lodovico ltegiui, qual a tendeva a li auditori | nuovi, et è reslà a Breza ; ma lo laudò usque ad