137 MDXV, APRILE. 138 fanti su dillo Polesene; sichè esso capitanio tien la cossa facla, et ordinò di farla secrelissima; il successo dirò di soto. 75 Da poi disnar, fo Pregadi el leto le lelere sopra-scrite et quelle aule di 1G, di Roma, con li a visi di 4, di Pranza, drizate a domino Tlieodoro Triulzi, è a Padoa. Di Candia, di reofori, di 20 Fcvrer. Come haveano ricevuto le noslre letere. Zerclia lo armar, exeguirano, et zà per tulio Marzo ariano ducali G000 scosi per armar; ma di ducali 4000 di domino Bernardo Barbarigo, scriveno non polrano averli; e altre particularilà. Fu posto, per i Consieri et i Savii, una lelera a sier Vicenzo Capello provedador di Parmada: atenlo aviso dii galion e barza di spagnoli, debbi per se-segurlà di li navilii e nave nostre mandar in quelle oque verso Cao Malio una galia bastarda et una so-til, overo tulle do solil con la bastarda, ut in parte; e fu presa: 170 di si,'5 di no. Fu posto, per i Savj, atenlo Piero Rigolin dacier di la muda di Cividal, e Policreto da Castelfranco dazier di la spina, Becaria et Grasso da Treviso ha-bino prodoli certi capitoli dimandando resloro; che li ditti capitoli siano expedili per Colegio a bosoli e balote: 27 di no, 134 di si; fo presa. Fu posto, per li diti, che le do ultime decime perse sono a li Governadori numero 95, 96, se posano pagar senza pena, come si fa al presente, per fin la mila di Mazo, et con li do quarti numero 4 et 5 di tanxe a restituir et mezi fìtti ; videlicet li.tre quarti in danar contadi e P altro quarto con sconto di quelli crediti e con il prò’ dii Monte Novissimo di Marzo che si paga al presente con il don. Pasato il qual termine, dille decime siano mandate a le cantinelle a li dilli Governadori,dove se debbano scuoder con li modi et condilion consuete. Ave 10 di no, 162 di si. Fu posto, per li Savii, che al strenuo Mariano da Leze, fo nepole di fra’ Leonardo, capo di 50 cavalli lizieri, dove Pavia ducati 20 per paga di pròvision, li sia azonto altri ducati 10; sichè P habi ducali 30 atento li meriti soi e li boni servicij auli da lui. Fu presa : 13 di no, 163 di si. Fu posto, per li diti, che a Mafio Cagnol da Bergamo contestabile nostro, qual si à portato ben in Crema, è stalo in Bergamo e tutavia serve la Signoria nostra con fanti: dove P avia ducati 23 per paga, li sia cresuto ducati 7 di più, ita che P babbi ducali 30, ut in parte; et fu presa: 26 di no, 151 di si. Fu poslo, per li ditti, che a domino Gabriel da Martinengo, qual voleva certa possession vendete alias suo padre a Sonzin Benzon e il fradello, et è sta molto recomandato a la Signoria nostra per il capitanio di le fantarie, li sia dato provision ducati 20 per paga, ut in parte; e non fu presa. Fu posto, per i Consieri e Savj, certa permuta-tion per la scuola di San Rocho di una compreda di alcune cuxe fata et comprade dal piovan di San Pan-lalon, ut in parte, die ’1 dillo fondo, dove è queste caxe, sia liberalo di decime. Fu presa: 18 di no, 144 di si. Fu posto, per sier Bernardo Barbarigo el con- 75 * sier, certa parte di Candia, intervenendo una possession vendete, qual l’havia a livello sier Nicolò Moro, ut in parte. Sier Christofal Moro, fo savio dii Con-sejo, comparse a la Signoria, volendo contradir, dicendo è injusta; et fo rimessa a uno altro Consejo. Fu posto, per li Savj, alento che le galie si armano non si vanno a interzar di fuora, come è il dover : che per Colegio, su la prima galia si arma, qual è sier Polo Juslinian, si mandi uno di li scrivani, over cogitori, di PArniamento, con commision debbi esser presente a P interzar di quella, e veder dispensar el dinaro in li homeni, quali siano sufi-zienti, et vedi di trovar le galie zà partile, e non essendo interzate, farle interzar. E cussi de ccetero si observi di mandar su ogni galia si armerà qui ; li qual danari dar si debi dove i se interzerano, presente quelli redori nostri et il predito scrivan. Ave 30 di no, 120 di si ; fo presa. Noto. In la parte di ozi si scrive al Provedador di l’armada, è questo etiam, che dar debbi in com-mission a le galie manderà a Cao Malio, che trovando il galion e barca di spagnoli, lo debbi inlrometer el farli ogni danno etc. Et licentiato per tempo Pregadi, restò Consejo di X con la zonta, et siete poco, et veneno zoso a hore 24. In questa malina, sier Zorzi Emo savio dii Consejo fe’ lezer in Colegio una parte: che li zudei, quali sono in questa terra molti in diverse caxe et contrade et danno mal exempio a li christiani lutti, siano mandati ad habitar a la Zueca etc.. Ilor inteso questa parte da’ zudei et maxime Anseimo banchier et Vivian andono a trovar i Savj, dicendo è pericoloso non siano messi a saco, stando a la Zueca, da’ fanta-zini, et che stariano meglio a Muran ; et feno tante pratiche, che il resto dii Colegio non Pasentì, et però fo soprastato. È da saper, a Treviso, Domenega, acadele uno