335 MDXV, GIUGNO. 336 vesse arisegar le genti, io saria ancora in Vicenza ; ma havendo fato lo efìeto che desiderava, et essendo venuti li inimici a Longare, loco distante di la terra 4 miglia, vel zircha, io mi son reduto in questo loco di le Brentelle aprcsso Padua senza perdila de alcuna cossa per minima che la sia, et qui atenderò ad rasetar et ingrosar lo exercito, expectando la felicissima venuta de Vostra Christianissima Maestà, a la qual voglio ben dire che questi inimici non ponno gloriarsi de havermi fato danno in tutta questa facilone de altro che di 12 o 15 cavali lizicri presi quel giorno che se spinsero a Longare, dove se atrovava Troylo Pigliatelo con circha 200 cavali ligieri, et volse expectare animosamente tutto lo exercito hostile ; ma noi ne possemo ben gloriarne de haver-ne presi de li loro, et mò et per avanti, che sono ormai pieni tutte le pregioni de Padua et de Veneria, ancora che ne siano stà relaxati 10 volte tanti, et infiniti siano morti. Syre ! questo conato loro et de li altri comuni inimici tanto durerà quanto la Maestà Vostra Christianissima difirirà lei la venuta sua, perchè questi Illustrissimi Signori mei etsi ben potesero recuperar el suo, hanno deliberato de intertenirse ; non Io voriano senza lo auxilio de Vostra Maestà Christia-nissima, a la grafia de la quale et epsi et io humil-mente ne recomandiamo. Ex castris ad Brentellas, 23 Junii 1515. 200 A dì 26, la matina. In Colegio vene l’orator di Ferara per cose particular dii Ducha ; nulla da conto. Di Padoa, di sier Domenego Trivixan el cavalier, procurato)', sier Zorzi Corner el cava-lier, procurator, di eri sera. Avisano il loro zon-zer lì, e come li vene contra a cavalo, assa’ fuora, il provedador zeneral Contarmi, et montato in barca con loro andono a smontar in Porzia, dove trovono il capitanio di le fantarie con li rectori, e li acompa-gnono a l’alozamento deputato, ch’è nel Domo. Da matina anderano in campo dal capitanio zeneral, el qual si ha mandato a scusar non haver potuto venirli contra per esser stà occupalo in far monstre et pagar le fantarie eie. Dii provedador menerai predito sier Dome- • nego Contarmi fo letere, di eri sera, da le Brentelle. Come i nimici, sono in Vicenza, stanno molto streti, hanno fato murar et sbarar do porte. Et che per alcuni nostri stratioti è stà preso 12 para di boy de inimici e conduti a salvamento. Item, come ànno il viceré partiva per Verona, et zà haveano aviato avanti le artelaric. Etiam il campo di brieve si dieno levar e andar verso Verona, et zà in campo sapevano la venuta di francesi in Italia, per il che stavano molto sopra di sé ; el che a Verona preparavano 200 cassoni di pan per mandarli in campo, perchè in Vicenza pativano molto di vituarie. Dii capitanio zeneral fo etiam letere. Zercha danari bisogna per pagar li fanti, et altre cosse per esser in ordine, lanzoni, pasadori a so modo, come manda la monstra per il suo Martino, et si metta ordine di boy per l’artelarie dii campo da tuorli di villani e il modo, et li vastadori e altri ordeni che bisogna, e l’artelarie di campo, perchè, essendo presto la Christianissima Maestà in Italia, etiam il nostro campo bisogna sia in bordine. Scrive sopra li fanti et il numero ; et altre particularità, ut in lit-teris. Di Trevixo, di sier Jacomo Trivixan podestà et capitanio, di eri sera. Zercha provision fa et à fatto, che tutti li villani se redugi in lochi securi per schivar le corarie de i nimici; e fa far guarda a li passi di la Brenta. Item, manda una letera li scrive da Citadela Alexandro Bigolin. Come à aviso da Vicenza, da uno suo li scrive che si faza bona guarda per do zorni, che i nimici potria venir a depredar il paese, perchè pasadi do o tre zorni si convieno levar per Lombardia. Fo expedito, per Colegio, a bosoli e balote, con la autorità di Pregadi, i fioli di Zuan Catello dazieri a Napoli di Romania, pagar ut in parte. Presa. Da poi disnar, fo Pregadi et leto le sopra scrite 200* letere, et vene di campo letere, di ozi, liore 17, dii provedador zeneral, et etiam di rectori di Padoa. Come, per ritorno di uno trombeta dii signor capitanio zeneral, stato a Vizenza per presoni, con il qual è fuzito uno era preson, à certo certissimo il viceré sì lieva e va a Verona per andar poi a Cremona, e zà le artelarie erano aviate a la volta di Verona, et il campo predito fra doi zorni si dia levar de lì. Fu posto, per li Savii, una letera in Franza a l’orator nostro in risposta di sue, di 15, et come si dolevamo dii mal di la Christianissima Maestà, ralegrandosi che presto staria bene, laudando di la celere expedition il fa per la impresa de Italia, lo laudamo summamente ; l’exercito nostro sarà in ordine et faremo quanto ne è scrito. Fu posto, per li Savii, che, hessendo stà per il Consejo di X, a dì 30 Marzo, la materia di le aque a questo Consejo, di elezer de ccetcro li Proveditori sora le aque de presente de quelli di Pregadi e zonta, siano electi do per scurtinio con pena, et stagino anni