51 MDXV, MARZO. 52 liaveano riconzà il ponte a la rolla di Casiignaro, et a Verona si cargava sopra burchii certe artellarie per condurle a Lignago etc. Scrive, in Padoa olirà i fanli del Roncon venuti, etiam è venuti, di bordine dii capitario, per più securtà, 150 archibusieri ; et altre occorentie, ut in litteris. Dii capitanio generai, di eri sera. Come era ritornato di Treviso, et ha inteso li capi di slratioti erano stali in Colegio volendo uno provedador per non star solto domino Mercurio Bua ; et che questo li dispiace mollo,' perchè non achade far provedador. Lui voi esser capitanio e ordinar le cosse di la guerra, nè achade far altro provedador di stratioli; con parole mollo alte et con colera. Poi tocha l’aviso de i ni mici levano il ponte a la Badia, e voleno far certa cavalcata, capo Bernardin Calderaro veronese eie., che scampò da nui za 8 zorni. Di Are, di sier Sebastian da cha Taiapiera provedador, di 8. Avisa queste nove di spagnoli, e il capitanio Archon, qual era alozato propinquo di Are verso Ruigo, è levato et tiratosi a la Badia, e fatino il ponte per dover passar. Fo parlato tra i Savii di questa letera scrita per il capitanio zeneral, et consultato, fu ordina far Pre-gadi et scriver etiam a Roma e in Pranza, et, si sarà tempo, far uno provedador a Cividal di Friul, per Pregadi, con ducali 20. Da poi disnar aduncha, fo Pregadi et leto queste letere, excepto quelle di Crema et di Treviso. Di sier Vicengo Capello provedador dii’ ar-mada, date a Corfù a dì 16 Fevrer. Dii suo tornar li con do galie candiote stato, et che si provedi di dar sovenzion a quelle zurme, che non ponilo più, maxime di la sua galia ; et altre occorentie, ut in litteris. Et che quelle galie candiote non poi più star fuora etc. Di Crema. Le letere non fo lete : qual l’altro eri fo lete in Consejo di X. Fu posto, per li Savii, che Mercurio Bua et li altri capi di stralioti immediate debano andare a Padoa et esser con i loro stratioli ut in parte, e fu presa ; sichè non si farà provedador di stratioti, perchè il capitanio zeneral non voi si fazi. Fu posto, per i Consieri, Cai di XL e Savii, che sier Alvise Loredan qu. sier Luca, qual rimase per Gran Consejo sopracomito et dia armar, et haven-do sier Zacaria suo fradello acceptà podestà e provedador a Crema non potria andar al presente sopracomito, per lanlo sia preso che li sia risalvà ad armar poi quando a lui parerà, ut in parte ; e fu presa. Ave 42 di no, 98 di si. Et non fo posto altre parte. Li Savii, alcuni vo-leano scriver a Roma et Franza, e altri non voleano; et cussi altro non fu fato, e fo licenlià il Pregadi a hore 22. In questo zorno comenzò il perdon di colpa e di pena auto novamente da questo Papa, videlicet a Santa Maria Mazor et a Santa Catta'rina, e dorimi sarà a San Zane Polo; sichè questo Papa conciede assai iubilei in questa terra. A dì 11, Domenega. La matina, nulla fo da conto. Vene in Colegio sier Zorzi Emo stalo a Padoa e Treviso col capitanio zeneral, et volse referir; fo rimesso a doman, e referirà con i Cai di X. Di Padoa, dii capitanio generai. Zercha stratioti, ut ante; et di le artellarie cargate su burchio uno a Verona per Lignago. Di Roma, di l’orator nostro, di 7 le ultime. Replica il governo dato al magnifico di le terre di la Chiexia, che scrisse, par non sia slà dato per concistorio, zoè de consensu fratrum cardinalium, ma ben publichado il breve, qual è sta manda a confirmar per F Imperador in la Dieta se dia far a Viena, in Hongaria dove è andato il Cardinal Curzenze ; ma si dize non si farà, ltem, è morto Farziepiscopo Coloniense elector de l’imperio in Alemagna. Item, il Papa à suspeso, per do mexi, la scomunicha fu fato a Chioza per certa ripresaia eie. Scrive etiam si vedi di adatar la cossa di la ripresaia di formenti di Fanno passalo tolti, aliter seguirà scomunicatoli etc. Solicita esso orator si mandi il successor, perchè lui non si sente; non poi ussir di caxa come el voria. Vene in Colegio cinque capi di slratioti, sono in 28* questa terra, quali fono admoniti per il Principe, justa la parte presa, che dovesseno andar a Padoa, e loro recusando, che voleno uno proveditor aziò la Signoria possi intender chi fa factione e chi no. Etiam Mercurio Bua vene, qual disse anderia volentieri, et questo perchè è in gratia dii capitanio, et voria esser capo di altri stratioti. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Fato dii Consejo di X, in luogo di sier Marin Zorzi dotor va orator a Roma, et rimase sier Piero Landò, è orator a Roma, qu. sier Zuane, di largo etc. ; el XL criminal rimase sier Alvise Ruzier, è zudexe di petizion, qu. sier Piero, che mai più in Pregadi non è stata chà Ruzier. Fu posto, per li Consieri, una parte presa in Quaranta Criminal a di 5 di questo : cum sit che si leva uno ofìcial a la Juslitia vechia per mexi 32, e li altri tre per mexi 16, et da mo’ sia preso che deccetero el dito far non si debbi si non per mexi 16, ut in