5-27 MDXV, ACOSTO. 528 l’oralor a caxa, monsignor di Soglier li disse la venuta di corieri ; poi il maistro di corieri lo afermò, et terzo il Cardinal Cerner li mandò a dir; et lui orator mandò dal Cardinal Bibiena Santa Maria in Portico a dimandar si era vero. Li disse di si, et ch’el Papa havia dato la bolla di la liga fata a li oratori yspani, et fato el Cardinal Sedunense lega- lo in campo conira Franza etc. Et poco da poi lete queste letere, soprazonse uno prete nontio di missier Zuan Jacomo Triulzi con letere drizatc a la Signoria nostra a dì 12, sid pian di Piamonte, per le qual avisa il suo passar a dì 11, fo Sabato, la copia di le qual letere sarano scripte qui avanti, et una di Costanzo secretarlo di ditto missier Zuan Jacomo. Et il prelato nontio etiam disse a boca come per francesi erano sta svalisate 400 lanze dii signor Prospero Colona; el altre particularità. E come è venuto a Zenoa et portò lai nova al Doxe; poi è venuto dì longo; la qual relatioue etiam sarà senta qui solo. El questa optima nova intesa per il Principe e li altri di Colegio et Consejo di X re-318* duti, intesa, fo mandata a notificar per la terra, et a l’orator dì Franza ; et poi reduta la Signoria et Colegio, fo terminalo spazar la dita nova a Roma, aziò il Papa la intendi di certo francesi esser passà monti, et scrito in campo al capitanio zeneral et a Crema, et mandato la copia di le letere a lutti: qual è qui soto. Copia di la letera di sier Marin Zorzi clotor, orator nostro, di 15, hore una di note, dri-zata a suo zenero sier Mafio Lion. suto per obviarli quel transito. Et cussi son passati et zonti a pie’ de monti ad un loco chiamalo Chuni. E dice haver veduti monsignor de Barbon et duca de Geldria, signor Zuan Jacomo Triulzi et altri capitani, et che hanno conduta l’artelaria da campo per via ch’el diavolo non ge seria andato. Vero è che hanno lassato qualche pezo de artelaria grossa adrieto per l’asperità del camino, et hanno perso anche qualche numero de cavali per sinistra de vi-luarie. A’ 9 del mexe zonse la banda negra a Lion; il Christianissimo era a Granopoli che aspetava per passar anche lui con quella. Mi dicono che francesi non sono distanti ino’ da’ sguizari 10 milia, ma eh’ el gè il Po de mezo eie. Exemplum. 319 Serenissime Princeps. Aviso la Serenità Vostra che beri cimi lo aditilo de Dio arivassemo qua a la pianura del Piamonle, tra Rocha Sparvara el Cunio, cimi l’armala del Chri-slianissimo re. Hozi expetamol’artelaria, quale ancora non è zonla per il male camino ha passalo, cioè insolito, et difliculloso, che non è accostumalo di pasarli niuno. Zonla sia ditta artellaria, si inviaremo al camino nostro. La Maestà del Re è partilo da Granopoli, et è a tre zornate de qua in camino. Li inimici nostri pensavano sopra li altri passagi, et mai si sono accorti de questo, nè de la venuta nostra ; lì è ben parso stranio hozi che l’hanno inteso, et pare non sapiano che deliberare per parerli questo una cosa a la sproveduta ; sichè cimi la gratia de Dio io ho avuto honore di quello ho proponuto. Grafie eie. Data in fcelicibus castris regiis, 12 Augusti 1515. Serenitatis Vestrce scrvitor deditissimus. lo spazio il presente corier in diligenza, per esser valente homo, cumducali 20, ch’el sia in 48 hore, con la infrascrita nova : Hozi sono venuti 3 cavalari de Francia cum vacantie, quali sono stali retenuti alcuni zorni a Lion, aziò non porlasseno nova alcuna del campo francese. Cum uno ha parlato il nostro maestro di corieri et un altro mi è venuto dir a casa che etiam lui ha parlato col corier. Dice che francesi hano dato la baia a’ sguizari ; hanno finto com-bater a Susa, et hano mandato a la volta de l’Arzen-tiera, ch’è una strata a la volta del genoese strania et qiiodammodo inaccesibile; et credendo sguizari che francesi facesseno deinostration de voler passar per l’Arzentiera per desviarli da Susa, e come li haves-seno desviati poi ritornar a passar per Susa, non credendo mai che a l’Arzentiera havesseno a passare, non si mosseno cum queforzo che haveriano pos- JOHANNES JACOBUS TrIULTIUS. Al magnifico missier Gasparo. 11 Re preheri gionse ad Ambruno. Credemo sarà qua Mercore aut Zobia. Questa mia havemo fatto, dove vene il magnifico missier Zuan Badoer, cioè da .... in qua. Qui sono il duca di Barbon et il duca di Geler cum li lanzchnech, cioè 12000, il conte Pietro Navaro et banda sua, et tuta via arriva il campo, che so dire a la signoria vostra ch’el pare uno miraculo che in tre dì sia passato un tale exer-cito per questi monti. Spero si vederemo presto. Li inimici sono parte a Saluzo, che si voleano levar, et