2*29 MDXV, MAGGIO. 230 me sguizari calavano zoso et aveano tolto uno Iodio dii ducha di Savoia, chiamato San Zerman. Item, eh’el doxe di Zenoa con li soi erano venuti l'uora a uno castello di Adorni e Spinola, loro parte contraria, chiamato..., dove erano alcuni sguizari li quali taiono a pezi, et brusono il castello. Item, che 300 spagnoli, che erano in Brexa, è parlili per campo; et che Troylo Savelo con 400 cavali era ussito in campagna ; qual è a stipendio dii ducha di Milnn. Etiam si ave nova, sguizari aver posto a sacho Verzei, ch’è terra dii... In questa sera, hessendo il Ciliegio rimasto d’a-cordo con el signor Renzo di Zero capitanio di le fantarie nostre, qual è qui, di soi capitoli, qual si ha contenta di non voler quello el dimandava di meler uno locotenenfe etc., unde fono espelliti in publica forma et botali; el questa sera per Stefano di la bolla portali a caxa sua et invidato a venir doman in chiexia a compagnar la Signoria. El qual non volse, dicendo doman si partirà per Treviso. In questo zorno achadete cosa notanda, la malina, a Rialto, che uno tnia calze, lavora solo il campaniel, chiamato Balzati, altercandosi di parole con uno altro so zovene, e sua madre dii zovene era li, unde lui Balzati volendo trar le forfè l’avia in man per dar al zoven >, indivinò che zonse a la madre nel pelto et statini morite. Fo mandato a Padoa, in quesla sera, per pagar li cavali lizieri, ducati 4000; et sier Thotrià Michiel pagador vene qui e li fo dato ducati 2000, va a Treviso con il colateral, dove sarà il capitanio di le lantarie, a pagar quelli fanti di esso capitanio, et Antonio di Castello, qual andò in la Patria, come ho scrito.............. 134 A dì 27, Domenega, fo il zorno di Pasqua di Mazo. La Signoria vene in chiexia a messa, more solito, zoè el vicedoxe sier Piero Lion. Eravi solo l’orator di Ferara, perchè quel di Pranza è amalato alquanto, et altri patricii non molli, perchè non venendo il Doxe, vi vanno pochi. Et compito la messa, il Colegio si reduse per esser venule letere di Roma, le qual fono lede, et etiam, Vene in Colegio il capitanio di le fantarie, rin-graliò di la condula dii signor Zuan Zordan Orsini, dimandò la expedition di alcuni altri, tolse licentia, e ozi parie per Treviso. El è da saper, in questi zorni, el ditto capetanio in Colegio aricordò eli’ el meglio potesse esser a far levar questi spagnoli di qua, era con armata andar in Puia et lui monleria su le galie, et con 200 fanti che l’havesse e qualche cavalo di stratioli, faria voltar tuia la Puia e spagnoli si leverano. Tamen non parso al Colegio, imo non si seguisse più a Tarmar lino non si vede quello fa Franza con armata. Et si sta in gran aspelalion di la venula di Zuan Gobo corier, qual con letere andò in Franza, parli a dì .. ., per il qual si saperà la verità, certissimo, di le cosse di Franza. Di Roma, di l’orator nostro sier Mar in Zorzi dotor, di 23 le ultime. Coloquii auti col Papa zerca questa venuta di francesi in Italia, et il Papa li ha ditto: « risona pur, per molte vie, ch’el vien grosso; venendo io sarò con lui e vui et avanti non è tempo di scoprirsi » e allre parole. E mostra amar mollo questo Slado; tamen a Roma si fa zenle a furia, zoè fanti. Et etiam il Magnifico fa zente d’arme; ha fato lanze ... et si parie per Bologna. Il magnifico Lorenzo è a Fiorenza, e tutavia fa zente e trova danari. Item, coloquii col Cardinal Bibiena, qual è molto più mite, dicendo la Signoria averà il suo Slado tulio venendo francesi in Italia ; ma nui fiorentini semo su una polita d’ago, maxime venendo cussi grosso, e altri coloqui. Item, sguizari 14 milia par siano calali e zonli a Valenza, ch’è 40 mia lontan di Zenoa, et il Papa voi aiutar le parte è dentro di Zenoa, e vi manda tr.00 fanti. Etiam voi far cavalchar le sue zente verso Parma e Piasenza sotto specie di dubitar di sguizari, quali mai si conleulono il Papa havesse quelle do lerre. Il Magnifico torà il possesso di Modena e Rezo, e venendo il Roy, sarà con lui. Item, par sguizari dimandano al doxe di Zenoa ducali 150 milia et 17 obslasi, tra li qual l’arcivescovo di Zenoa suo fratello, e allre cosse, el zenoesi non li voleno dar, e voi difendersi. Et per letere di Roma, particular, vidi come Camillo Orsini feva fanti in Ronfia a nome dii Magnifico, e luta Roma era in moto, nè si vedea altro si non fanti voler soldo; tamen il forzo di tolti sono lodeschi e spagnuoli, e cussi li capi. Lorenzin in Fiorenza fa zenle e trovò danari ; il Papa solicita sguizari, e li oratori di PImperador el Spagna sono spesso col Papa ; di la venuta di Franza pur risona. El è da saper : fo diio si farà G cardinali per queste feste, 4 fiorentini el do venitiani : domino Pelro Bembo et uno Lipomano. Tamen, in le publiche, di questo non si dize nulla. Fo letere di Roma in li Cai di X, le qual importano assa’. Di Napoli, di Lunardo Anseimi consolo, di 18. Come de lì provedeno a la Puia; e di Manferdo-