m mdxv, maggio. 224 la vedeva; sichè è licito a donne a far ogni materia. A dì 23. La malina, in Colegio vene sier Francesco Foscari, venuto capitanio di Zara, veslito di scadalo e con gran comitiva di paren’i, et relerì di quelle cosse: lo longo; et zercha la Madona fa miracoli, et li danari si trova di offerta. Fo laudalo de more dal Principe ; in loco suo è andato sier Agustin da Mula qu. sier Polo. Da poi disnar, fo Cunsejo di X con la zonta, et la zonta di 6 nominati di sopra, in materia di dadi di l’insida, over caratadori, et lo terminato et posto et preso questo, clie li diti caratadori in termene di zorni.. . debbi aver dato in conladi ducati 5000 a conto di quello è debitori dii dito datio, e il resto, eli’è zerca altri 5000 ducati, deb- * bino pagar in tre lermeni ogni 15 zorni il terzo; li quali ultimi 50u0 ducati se intendi che da poi passato anno uno li siano restituiti in questo modo a scontar in loro angarie e di altri, et che siano assulti dii debito, ut in parte. A dì 2i. La malina, nulla fu di conto. Vene sier Marco da Pexaro qu. sier Caroxo, venuto prove-dador di Cividal di Friul, et in loco suo ..ndoe sier Alvixe Baffo, et referi di quelle cosse un poco, e dii cavar dii fosso si fa de lì, e come sono 5 con-testubeli con conduta di fanti etc. ; e non compite. Vene l’orator di Ferara e comuuicoe alcune nove di Franza. Di Padoa, dii capitanio zeneral. Zerca zenle et monstre, et voi andar a Treviso a far la mon-slra di le altre fantarie. Di Udene, di sier Lunardo Emo luogotenente. Si scusa la cosa non seguì ad vota di Gradisca, e che di qui si dize à credeste tropo ; dize quello ha da boti servidor avisa, et al capitanio zeneral; e si la cossa non è andà ad effecto non poi più, voria esser sta uno di do capitani, e l’impresa saria successa. Item, scrive zerca danari per pagar quella zenle, e altre occorenze. Di Roma, vene letere di l’orator nostro, di 18, 19 et 20. Di coloquii auti col Papa, qual non voi esser con Franza per adesso, imo monslra esser con Spagna, et sta in streti coloquii col Cardinal Bi-bieua, signor Alberto da Carpi et orator yspano, et dize non creder la venuta questo anno dii re di Franza in Italia, licei le provision si lazi; tutavia voi aver 1000 lanze tra lui e fiorentini. Il Magnifico lì in Ruma fa /.ente; Lorenzin a Fiorenza la etiam lui zenle, et Marco Antonio Colona, ch’e col Papa, mele a bordine la sua compagnia. 11 Magnifico vien a Bologna. Scrive coloquii auti esso orator nostro col Magnifico, qual si duol di le parole dii Boy zerca voler il reame di Napoli eie. Item, di uno sponsalizio fato a la.....di una neza dii Papa, fia, in uno si chiama......, et vi fu l’orator nostro a dite zerimonie; e altre particularità. Et manda letere di Franza, dii Dandolo orator, di 7, replichade. Da poi disnar, fo Pregadi et comanda Consejo 131 di X. Di Ingaltera, fo leto letere di sier Andrea lìadorr orator nostro solo, date a Londra a dì 28 Aprii. Come a dì 23, il zorno di San Zorzi, li ilo oratori ebeno audientia dal Re. Poi scrive dii fato suo, dolendosi molto non aver auto li danari li bisogna per levarsi, cli’è debito ducati IGOOepiù, et perde andar a compir uno suo vodo di San Jaco-mo di Galicia, che convien far; però si provedi che habbi li diti danari, aliter non si potrà levar. Et per Colegio fo mandato letere di cambio al diio di ducati luOO; tamen di oratori nostri Jusli-nian e Pasqualigo non son lelere. Di Cania, di rectori, di . .. Aprii. Zerca lo armar, quanto hanno fato, et laudano li synici stali de lì. Dì la Cania, di sier Michìel Memo retor et consieri. In risposta di letere scritoli zerca armar et aver subsidio da quelli de lì, scriveuo aver exequito et trovalo ducali 800 et mandali in Candia per armar; di quali uno ciladin solo ha dato ducati 400, videlìcet......... Di Retiino, di sier Filippo Salamon retor e consieri. Zerca questa materia, e lauda le provision le’ sier Bernardo Barbarigo olìm capitanio di Creta quanJo fo lì, el si dia observarle. Di sier Zuan Nadal Salamon e sier Marco Antonio Calbo syndicì di Levante, date in Candia, a dì.. . Aprii. Scriveno in laude di quelli rectori sier Alvise Emo e sier Antonio Juslinian do-tor, el che hanno auto poco da far lì, ma convene-no andar a Napoli di Romania, juxta i mandali di la Signoria, dove inlendeno haverano da far assai el esser la controversia tra quelli rectori ; ma hanno il tempo brieve, e s’il par a la Signoria di lon-garlo. Di Spalato, di sier Mafo Michìel conte fo leto le letere. Di Crema, di sier Bortolomio Contarmi capitanio e provedador, di 19. Ringrazia la Signoria di la sua eleclion consier, et suplicha sia mandato il suo successor. Item, hanno viluarie assà; è