Sii) MDXV, AGOSTO. 520 gnoria ne ha causa, et so non fusse por l’istantia grande quella ino ha fatto, li prometto non li [laveria scritto cussi longo, perchè il tempo non mi avanza, et io so fastidirà Nostro Signore, il che non voria già. Ha questa posta il cavallaro del prefato Sandissimo in la moderna diligentia, et spero sarà Soa Santità ben chiarita de quello desiderava, per quelle parole de la tregua et paura, et ab operi-bus corum etc. Solicitate di novo le gente d’arme 313 et cavali lezieri, che o pochi o assai vengano; così li cavali legeri venosseno avanti a bone giornate, che saria la cosa feria molto gaudio a questi ho-meni et a li inimici terrore, et li poneria fora de ogni speranza; ma il ponto de li denari, vengano per pagar li fanti novi de li quali se è promesso, , et conviene anco succorrere a li capitani novi se sono fatti per andare a levare li ditti fanti, a li quali se vederia puro, per quella vìa, dargli qualche picola summa. Et sapia vostra signoria et quella quale scrive ol signor oratore calholico al signor Prospero, al quale scrive de questa levata molto largamente, et certo prudentemente, et più forse necessariissimamente s’è fundata la deliberatane di essa levata, et voria mò ne costasse del nostro, et che havessemo havuto, cum piacere però de sua signoria qua el signor don Hieronimo Vich tre mesi fa cum uno oratore del Santissimo Pontifico, perchè anche che tutto è bene et in bona speranza et quasi certeza de vittoria, tutta volta saressimo certi de essa vittoria qualche setimana fa. Concludo che tutto andarà b^ic, et tanto più vedendo, ehe la prefata Santità et prefato oratore mandino lì denari in bona diligentia; et così ha teiere dal Gambaro da Turino, quale expetto qua ozi, et scrìverne che l’orator hyspano deve esser anche lui in via. Non manca hora salvo che comparessino pure ducento cavalli del Santissimo Signor Nostro, li quali amore Bei si solicitano per tutti li respetti del mondo. Do me non dico niente, almanco che non mora elico, che vi prometto n’ haretì, salvo che se havestovi una pace, in la quale serveria pure, Monsignor mio, un poco de compassione, che la merito per molti concetti et non più, salvo che vi prego cum lutto el cor mio siate contento far mie hu-mìlissime recomendation a li piedi de Nostro Signor, excusandomi se non li respondo al breve. Hora non si può più, et assicuratime. Da bora inanti servirà el Gambaro, al quale sarò quanto per l’anima propria ; et cusì impegnate la mia fede a Nostro Signor. 11 medesimo farò a l’oratore hyspano, et cusì proluderete al signor don Hiero- nimo cum fare le mie recomandalione. llicoman-dateme vi prego al signor Alberto, et se ne le mie non lo nomino cussi spesso corno li altri, sua signoria sa ben che n’è causa lui stesso, perchè non manda danari ; vero che mi può rispondere che chi non liabet non potest dare, et per Dio ha ragione, signor protonotario ; che è bono segno che burlo, il che non haveti veduto per li tempi passali. Causa ne è il locotenentc del Nostro Signor Idio et il Calholico. Cerio a Vostra Signoria me racomando, el ve prometto che, finita questa impresa, dico che questo anno me ne vengo a Roma a basar i piedi a Nostro Santissimo Signore, et rechiedere absolu-lioni del male ho fatto et altri hanno fatto per causa mia. Il che non se può negare, perchè son stato il conduttore. Binar oli, XI Augusti 1515. Vene l’orator di Forara, qual ave audientia con 314 li Cai di X, et avea letere dii suo Duella zerclia la presa fata apresso Figaruol di Zuan di Naldo et. . È da saper, a dì 14, la vezilia di la Madona, in trivisana, verso il Terajo accade che sul Sii e lì intorno tempestò sì fortemente et sì grossa, che pesava lire 4 a la grossa, adeo rupe braze a’ villani, caxe ruinò e arbori et fe’ grandissimo danno. Da poi disnar, fo Gran Consejo. Vene il Principe, zoè portato in cariega. et fu fato provedador sora la sanità sier Piero Mozenigo di sier Lunardo qu. Serenissimo, qual oferse prestar ducati 300; provedador di comun sier Marco Antonio Venier dolor, fo auditor vechio, qu. sier Christofolo, qual prestò ducali 300, et etiam fo solo sier Faustin Barbo, fo provedador sora la revìsion di conti, qual so fradelo et fiol oferse ducati 200. Di Progadi rimaseno tulli quelli hanno prestado,come si vederà notadi di solo, et fo soto sier Lorenzo Falier, qual prestò etiam lui. Molti vechi con titolo fonno tolti, et haveano poche balote, perchè el Consejo voi danari, et non si varda altro si non a quelli presta danari a farli ro-magnir, nè va età, nè titolo grosso. Et accidit che sier Jacomo Soranzo qu. sier Francesco dal Banco havia dito non voler prestar danari a questo modo. Suo fiol fo in eletion e sapendo la voluntà sua non Io tolse di Pregadi, e lui, credendo esser tolto, si pentì et oferse prestar ducati 600, tamen non fo nominato, ch’el saria rimaso. Li altri che prestò ste-teno a veder di vognir di Pregadi ; et perchè di or-dene de la Signoria li era fato intender che veniano di Pregadi, et loro veniano a la Signoria a oferir