453 MDXV, AGOSTO. 454 liavia a far ozi, che era tre dii Consejo di X et C di Pregadi. Poi Zuan Batista di Adriani leze tre parte : una presa ne l’excellenlissirno Consejo di X con la zonta a dì 3 di l’instante zercha la cauzion a quelli impresterano, et a questa condition siano zerca ducati 3000 di creditori di l’altro impreste-do che non hanno scontado. Item, do parte prese noi Consejo di Pregadi a di 3, l’una di quelli impresterano, et a dì 4 l’altra di publicar in el Mazor Consejo lutti quelli hanno et non hanno pre-stado; le copie di le qual parte sarano notade qui avanti. Et poi lexe tutti quelli imprestono a dì 3 in Pregadi, a dì 4 da iriatina in Colegio, e il poi disnar in Pregadi. et cussi quelli di Pregadi, che non hanno voluto imprestar alcuna cosa ; li qual è scrili più avanti. Poi il Principe se segnò di volersi levar; ma per non poter star in piedi si sento, et comenzò a parlar cussi. El Consejo si levò, et vene apresso il tribunal per aldirlo. Et falò silentio, comenzò in questa forma, et si cavò la barela di lesta, dicendo: « Signori! volemo rengratiar el nostro Signor Dio, che più volte senio vegnudi a questo Consejo per exortarvi a la defension di nostri inimici, che voleva l’ultimo exterminio nostro; adesso mò ve par-lemo in exortarvi che vi voiè aiutar a la recupe-ralion dii Stado vostro; e cussi per gratia di [’Onnipotente Dio potemo dir esser ussiti di grandissimo pericolo, et esser certi e seguri de r, haver tutto il nostro Stado, e di più se eia nui non mancherà di aiutarsi. Et havemlo il Stado, saremo signori come prima. Haveremo li otìcii e rezimeuti senza contribution e con utilità, purché si lazi juslicia. Et potemo ben ringratiar il Nostro Signor Dio che ne ha dà un capitanio ch’è più desideroso di darne il nostro Stado che nui di averlo, ch’è il Chrislia-nissimo Re di Franza, qual è come capitanio venuto a’ pie’ di monti con un potentissimo exercito 274* di lanze 2500, fanti 40000, cavali lizieri et assa’ artelarie, et nui li havemo promesso 1000 lanze, 10 milia fanti, 1500 cavali lizieri, et Soa Maestà desidera slamo in hordene per aiutarlo a la impresa ; et cussi bisogna habiamo, per mandar il nostro campo avanti a recuperar il nostro. El Soa Maestà vien zò di monti; el qual à dito, di soa boca, che tuta la soa felicità ha posto in questo Stado, e voi sempre esser unito con la Signoria nostra, e ne ha manda una relification di l’alianza con parole molto afectuose, la qual si lezerà aziò se intendi ogni cossa, et fino quando l’era in minoribus, l’era inclinalo a questo Stado. El a voler far^questo, ne bisogna danari, perché a mantegnir Crema havemo di spexa ducati 8000 al mexe, eli’è in le viscere de i nimici, nonché a far l’altro exercito; però è stà preso nel Consejo di X e in Pregadi le parlo lede, et. Signori, avè aldito quelli ha prestado da boni citadini, et quelli che ha puoco amor a la patria, che non ha voluto imprestar, o non ha potuto. Et non perde niente quelli impresta. Sconterà le so’ angario e de’ altri, overo li sarà reslituidi con utilità di 5 per 100. Pertanto exorlo cadaun vogli prestar a la Signoria quello i poi : e cadaun se dia sforzar di aiutar la patria e loro medemi, e vegnir a oferir quello i voleno. E si doveria scansar le spexe, e si poi dir, si doveria, quelli spende soldi 20 al zorno in caxa, spender si non soldi 10, e ’1 resto prestarlo a la Signoria, e tino le sculier, pyroni, piadene e maiete (?) d’arzenlo darle, come feva i nostri vechi, in tanto bisogno. È pertanto ben, in recuperar cussi bel Stado perso, che se ricorda, hessendo in Pregadi quando era in minoribus, che molti anni sentii dir a quelli padri vechi che havevamo 7 reami in terra ferma, zoè Bergamo, Brexa, Verona, Vicenza, Padoa, Trevixo et la Patria di Friul, senza il Stado da mar; però esortava iterum lutti a voler sforzarsi loro medesmi et prestar a la Signoria, perchè presto preslo si ìnete-rà fin, et sa quello el dice, rehaveremo tutto il nostro Stado, et di più. Pertanto, chi vorà vegnir a prestar, si vegni a dar in nota et sarano publicati, aziò tulli intendi il boti voler suo. Et fe’ fine: è ve-chio; era mal aldito. lo li era per mezo, aldi ogni cossa ; però ho scrita la sua renga. El poi andati li palricii a seular, fo leda per Zuan Batista di Adriani la relification di l’alianza dii Chri-slianissimo Re, la copia è qui posta; et poi alcuni si andono a oferir. Fo chiamà i banchi e tutavia si andava a oferir, utpatet. Die tertio Augusti 1515, in Rogatis. 275 Serenissimus dominus Dux, Consiliarii, Capita de Quadraginta, Sapientes Consilii, ab-sente sier Aloisius de Molino, Sapientes terree firmee. L’anderà parte, che, atenla la prudentissima et ponderala exorlatione del Serenissimo Principe nostro, per la qual ampiamente se ha inteso la urgentissima necessità, tutti quelli che de prcesenti pre-sterano a la Signoria nostra scontar possino lo im-prestedo suo in tutle angarie che serano poste, sì in nome suo come de altri, et in datii, et demum habino