135 MDXV, APRILE. 136 derii a! meglio che i puoi. Item, che niuno navilio de sorle alcuna, zoo de mercadantia, possino sorzer in li lochi di la Morea di esso Turco se non a Chiarenza el a Palras, se crede per bonificar quelli lochi l’habbi facto, el che non si possi trazer biave di sorta alguna sotto la medema pena; il qual Signore mollo oltedilo, perchè tutti trema di lui. 1 turchi depuladi a caval-char, fino quel hora non erano cavalcadi, ma ben stava in hordine al bisogno; si dize tra essi turchi, che il loro Signor voleva ritornar al suo luogo de visier Mustafia bussa, qual per lui Signor fo privato per avanti. Se parla variamente de ditti turchi se-gondo el voler de le persone; si starà a veder il successo. El Provedilor di l’armada, in questi zorni, essendo a la vela in le aque di Dulzigno, se li rompete l’antena de la sua galia et ha mandato di qui a Corphù la galia Zanglivana a cambiar el suo ar-boro etiam roto in quel di, et luor una antena per ritornar a la volta de Cataro, dove è andato ditto Proveditor, credo per far l’efeeto et conzar la sua galia in quel luogo. Hasse da poi ditto molte zanze, che per non esser verisimile non le scrivo; ma ben se dize che i turchi cavalca, et che cl comandamento del Signor turco è che non si possi trazer cussi biave come de ogni altra sorte de mercadantia. 74 A dì 22, Domenega. Fu fato la processione si dovea far el zorno di San Sydro, Luni, che piovete. Vi era el vicedoxe sier Piero Lion el consicr, vestito di veludo negro, e li oratori Pranza e Ferara, e quel capitanio hongaro qual vene qui e fo a Roma per farsi asolver de quello à fato contra quelli tumulti fo in Hongaria, et mo’ ritornato e va a caxa soa. Et poi pochi patricii, zercha 30, tra li qual vidi do insoliti : sier Alcxandro Pixani proveditor di comun et sier Francesco Contarmi qu. sier Polo, è di Pregadi, vestilo damaschili negro di dossi. Et compito la processione, Colegio si reduse. Da poi disnar, fo Gran Consejo, et fu fato capi tanio a Padoa sier Hironimo Contarmi, fo proveda-dor zeneral a Padoa et Treviso a so’ spexe, qu. sier Francesco, qual vene dopio: ave di si 1026, di no 576. Solo, sier Hironimo da dia’ da Pexaro, fo con-sier, qu. sier Beneto procurator, qual ave di si 839 e di no 736. Il quarto fo sier Daniel di Renier, fo avogador di comun, ave 533 et 1063. Fu fato etiam consolo a Damasco sier Andrea Arimondo, e pro-vedador sora il colimo di Alexandria... qu. sier Alvise, vene dopio. Item, capitanio di le galie di Baru-to sier Andrea Marzelo, fo patron in Fiandra, qu. sier Antonio ; di la zonta. in luogo di sier Piero Lan- do è inlrado dii Consejo di X, sier Lorenzo Falier, fo di Pregadi, qu. sier Thoma: ave 931 di si, 763 di no, e vene con uno solo scontro. Li altri do non si provono, e questo è il secondo che con titolo di Pregadi per danari sia rimasto di Pregadi. Et a questo Consejo eramo numero 1654, tra li qual vidi domino Piero Antonio Bataia colateral zeneral nostro, olirà i cazadi a la pruova di la balotation di la zonta. A dì 23. La malina in Colegio non fu cosa di 74* novo da conto, solo di Udine, di sier Leonardo Emo luogotenente. Come, di danari mandati, havia dato la paga a li fanti, et a numero 30 quali voleano page morte etc., li ha dato da li ducati uno di più di la paga per uno, ita che hanno auto ducati 4. Item, è stato a Cividal di Friul dove si fabrica etc. El in Colegio fo gran rumor, dicendo non doveva meter questa usanza cativa di dar ducali 4 per provisionato ; et per tanto li fo scrito più non dovesse far tal cosse etc. Di Padoa, dii provedador zeneral Contari-ni. Come il capitanio zeneral non atende ad altro che ultimar la fabricha, videiicet conzonzer il muro vecliio col nuovo; et sta da la malina fin sera. À bulato la fondamenta, è stato in aqua con lutti li soi, e si faticha tanto. Item, scrive, in consonanza con il capitanio zeneral, di quanto è seguito in visentina, et la morte di Thodaro Renesi capo di cavalli 40 di stratioti, et la vendela à fato essi stratioti. Dii capitanio general, fo letere. Dii caso seguilo in visentina ne la villa chiamata Zogian sotto il vicaria’ di......... per certa custion si feva per causa di una stalla, linde volendo meter di mezo, Thodaro Renesi capo di stratioli alozato li fu morto da quelli villani; et inteso questo, Zorzi Busi-chio, capo etiam di stratioti, con quelli dii ditto Renessi andono a la prefata villa, e brusono quel cor-tivo dove è seguito il caso, el altri cortivi zercha 100, amazando homeni, done e puti eie., ita che ha fato gran crudeltà. Et esso capitanio, inleso questo, à scrito al prefalo Zorzi admonendolo assai non fazi tal cosse, aziò non senti la ira sua, et reprendendolo di quello ha fato; et fo una oplima e savia letera, la qual ozi fo lela in Pregadi. È da saper: di hordine di la Signoria nostra e per letere di ditto capitanio zeneral, il podestà di Chioza armò 15 barche presto, et non lassò passar niun burchio o altra barca di là di Chioza per far una intelligentia, qual havea. Et cussi messe hordine di mandar 500 fanti verso il Polesene a una villa dita Canal, dove era 200 cavali di spagnoli grossi a l’erba et voleva prenderli, e dite barche tragetar li