517 MDXV, AGOSTO. 518 simo rechiesti el signor Prospero et io del parer nostro, il quale fu che dove se potesse trovar li inimici et combaterli andassemo de drito, ma andare ad una terra murata, ove bisognasse tirare arlelia-ria et salir mure, a le volte se ritorna senza haverla, cosa troppo damnosa, et de quella mala consequen-tia che se sa ; et che de abandonare questo passo per oro del mondo non era da fare. 11 che i nimici potevano venire cum artegliaria al manco cum cavalli lezieri, et homeni d’arme, et fanti in lo plano in mezo de Susa et noi, il che importava la ruina nostra per le victuarie. Fu sopra il parer nostro chiamato di novo il parer de li capitani, li quali cum multa disputa in la sua opinion, prima arguendone, et noi e converso demostrandoli che dapuò non se può andar a combatere de drito el caso nostro è di tener fermi questi passi, et in spelie Susa, quale è il passo vero per le genti d’arme el artegliaria, et per là vcneno li lanzechenech insieme cum loro ; et de più che il caso nostro sempre megliora andando manti, pur che denari vengano cum li oratori del Santissimo et Catholico ; la qual cosa è pur di grandissimo momento. Extendome sopra questo, corno la verità è, perchè il re de Franza se desacorerà vedendo la sua Santità descoperta a questo modo. Allegassemo ch’era impossibile ch’el re de Spagna veduta la liga conclusa et il campo qua, perdesse questa occasion di romper in Franza, et molte altre cose concluse per noi. Tandem, omnibus auditis, tulli si redusseno a la nostra opinione, et furono ben aiegri et contenti haver inteso le opinione nostre; et per questo fu concluso, che 10 milia fanti andase-no a Susa domani proveduti de artegliaria, cioè de archibusi et falconi abastanza. A Salutio vano 8000, computali li primi, et qui restano quelli che erano logiati a Vigione, che sono 7000, certandovi se re-duceno talmente, che questa banda, quale è in mezo, scorerà ove bisogna. Et cussi tulto è benissimo proveduto, spero, benché quelli vano a Susa farano de li fatti avanti quattro giorni. El Signor Prospero an-darà a Salutio per governar quella banda, dal quale si haverà ogni zorno el vero de le cose che se possine sapere, et secondo le occorrentie, cusi se governai ; et a questi capitani lutti pare quello che è il vero, cioè ove è la persona sua, il tulto non pos- 312 * sa passare se non bene, et per certo loro 1’ hanno in grandissima reputation et existimation, corno per altre mie ho scrito, prò conclusione, civitas super montem etc. Signor protonotario, aciochè Nostro Signor intenda minuto de questi monti, li dico che hanno tre passi principali, cioè Collo de l’Agnello, la Perosa et Susa: li due primi sono difficili, di sorte che non si può conduccre artegliaric. Susa è bono, et non è dubio, che chi havesse havuto denari, haveria menato li fanti sotto el Collo de l’Agnello, uno castello chiamato Castel Delphino, et da sta banda so saria andato ad una terra chiamato Susana al piede de Mongenevrio, et da 11 se serava la via de Susa et Exilia; ma il non haver denari, ha causato come de sopra, imperochè non si poteva andare se non cum munitione de viluarie, le quale bisognava pagare, et bisognava cavalli per l’arteglieria ; et sempre ch’io proponeva tal cose, respondevano dove sono li denari ? al clic non era risposta. Et per aventura è stato il meglio per una ragione onnipotente, la quale è, che se havea danari al principio che venissemo qua, passavamo li monti senza obstaculo, et ne seguivano questi tutti in posta, ialiter che a noi slava la guera et pace, et Dio sa quello haressimo fallo, essendo suso tanta gloria, come se sariano trovati. Seti prudente, intendetelo; agionto che la lega non era ancor conclusa. Dirò bene che, anclto per avere lassato quel Castello et Susana, per questo, havendoli in mano, non erano già signori de li dui monti ; vero è che li bastava tanto manco genli ; ma veduto poi che li bisognava comprare sino al sole, senza dubio se sariano levati senza dir altro, et saria stata una levata per essi loro senza remedio. Questa è la pura verità ; ma concludo clic Susa e qui teneremo, se Nostro Signor non ne fusse contrario. A quello altro Collo de l’Agnello vedirano de passar o al piano, havendo