529 MDXV, AGOSTO. 530 li son siati furati, et levati li buoi de Partellaria, che non la hanno potuto levar. 11 Sedunense cum li altri sono a Pinarolo. Questo paese del Piamonte è in arme, et a noi dà vitualie cum grande abundantia. Data fra Rocha Sparvara et Cunio a di 12 Avo-sto 1515. Servitor Constantius. A tergo : Domino Gaspari a Yidua secretano. Exemplum. Die 17 Augusti 1515. Pre’ Bernardin de Faino mandato dal signor Zuan Jacomo Triultio cum letere a la Illustrissima Signoria, partito dal campo del Christianissimo re a’ 12 del presente mese di Avosto, dice il campo esser tra Rocha Sparvara et Cunio, sul piano del Pia-monte, sopra le ripe de Po. E1 sito è questo, che svi-zari sono de là da Po parte a Saluzo, et parte a Pi-naruol, e ’1 Po veramente è di mezzo tra loro et lo esercito del Christianissimo re, et cosi da Pinaruol come da Saluzo sono miglia ... al Cunio, dove sono le gente del Christianissimo re, et lì el Po à le ripe altissime, come è questo palazo di Venetia. Referisse, che hessendo lui a la Trinità, loco di Savoglia dì* stante da l'exercito francese miglia 18, et da Villa-franca di Savoglia nove, intese lì a la posta, da molti che venivano da Villafranca di Savoia et Savignan, che portavano le nove correndo al Re, come domino Filiberto da Fore homo d’arme del signor Zuan Jacomo, et el Tondu da Mondimi capi di parte in quelli lochi, partili Sabado da sera dal campo regio, che fu 11 dii mexe, cum lanze 400 per far lo effetto infrascritto, erano stati cum li partesani sui al ditto loco de Villafranca, et in quello haveano svalizate circa 300 lanze et molti cavalli legieri del signor Prospero Colona ; et chi diceva lui esser preso, et chi ch’el non si trovava : et cussi affirma esser la verità per haverlo inteso da zentilhomeni et persone veridiche che portavano la nova al Re. Item, dice che de là da Savona a le Carche verso Genoa, el trovò le gente d’arme et fantarie del Christianissimo re che andava a Gavi per unirse cum le gente del duca di Genoa, che poteano esser lanze 400 et bon numero de fanti guasconi. A Zenoa, dove lui relator si trovò a’ 14 de l’instante, 1’ andò dal Duce et ritrovò che sua signoria havea la inslessa nova dii svalizar di le gente del signor Prospero, ditta di sopra ; et ch’el I Diarti di M. Sanuto. — Tom. XX. Tarlatino havea fatto li fanti et si trovava in Genoa cum fanti tre milia, et che a Fornovo el trovò ho-meni d’arme 300 cum il conte Francesco Torello per andar dal Duce ; et che lui relator ha mandato al conte Alexandro Triultio la commission del Christianissimo re ch’el se ne vadi cum quel maìor numero di partesani el po’ da pe’ et da cavallo, ad unirse cum le gente di Genoa, el restandone, alcuno el mandi ad unir cum il signor Renzo, over cum le altre gente de la Illustrissima Signoria. Copia litterarum datee Florentice 320 die XIII Augusti 1515. Beri se fece qui la monslra de la compagnia et genlfi d’arme del signor magnifico Laurentio, in la quale fu observato questo ordine in gran parte, vi-delicet; fu ordinato che tre volte in diverse hore li trombetti andasseno sonando per la terra, videlìcet una avanti giorno, che significava ogni homo mettersi in bordine, a le hore 11, che se montasse a cavallo, a le 13, che tutte le gente fusseno in ordinanza unite tutte in uno loco deputato. A la quale hora tutti se trovorno, ove andò poi el signor Mario Ursino locolenente del signor magnifico Laurentio, quale in primis fece venire da quello loco, che è el tempio de San Marco, non molto sopra la casa de epsi, da cerca 140 cavalli lizieri, di quali erano capi el signor Francesco del Monte con trenta, Mosachino con trenta, Simoneto da Cortona con trenta, et el resto erano de li genlilhomenì del signore magnifico Laurentio, tutti li novanta vestiti con saioni di panno a la livrea dii prefato signor Magnifico, cioè morella et verde, cum duo leoni in petto che mettono in mezo uno lauro, cum breve che dice ita et vir-tus; el resto erano vestiti secondo le livree de’gen-tilhomeni loro patroni. Dopo li quali, venne la fan-tarìa a piede. Jacomo Corso capitanio generale de la fantaria in megio a duo capo colonelli, zioè el marchese Theodoro Malaspina elMeo da Castiglione. Se-quitavano questi 28 contestabili armali bene a sete per filazo. Drielo veniva la fanteria divisa in 40 bandiere a sei a sei tutti armati, il maggiore numero de qui erano piche et corsaletti. Fu in tutto la summa de 4000 fanti, a li quali nel passare la casa de’ Medici, fu prohibito fare strepito per causa del signor magnifico Juliano. Passata la fanlarìa, vene el signor Ursino da Magnano, cum saione di velluto et bracato, capo de quaranta lanze spezate de le quale portava la bandiera Ilironimo Corso, tulli vestiti cum saioni de panno et velluto a la livrea del signor ma- 34