227 MDXV, MAGGIO. 228 Da poi disnar, fo Pregadi el leto soprascrile le-tere eie. J)i Crema, di sier Bortolomio Coniarmi capiianio e provedador, di 21. Di quelle occoren-lie ; poi che a Milan si fa preparamenti di zente, chi dize andar contra Zenoa, chi dize contra francesi, et par sguizari siano calali da 6000 sul novarese. Fu posto, per li Gonsieri, salvoconduto per mexi C a Zuan Maperger merchadanle todesco, qual si voi venir ad acordar con li soi creditori. Ave 16 di no, 109 de si. Fu posto, per li Savii, reluor a stipendio di la Signoria nostra, aricordalonedal capiianio zeneral nostro, el signor Malatesta da Soiano, qual alias fo condutier nostro, con homeni d’arme 100., et lui per la sua persona ducati 100 per paga a raxon di page 10 a l’anno, con certa condition, che havendo il numero di 50 homeni d’arme, debbi aver il caposoldo e da li in suso mancando, ut in parte. Fu presa. Fu posto, per li diti, luor a’ stipendi nostri, aricordalo per il signor capiianio di le fantarie, Zuan Zordan Orsini fo Gol dii signor . ., qual è a Roma, con fanti 1000, e a Li sua persona ducati 100 per paga a page 10 a l’anno; fu presa. Fu posto, per li dili, che il signor Zuan Antonio Orsini, qual è in Crema, nepote dii diio capiianio di le fantarie, li sia dato per la sua persona ducati 100 per paga, ut supra-, et fu presa. Fu p islo, per li diti, certa confirmation di alcuni ha deputado sier Hironimo Querini patron a l’Ar-senal guardian di boschi in Irivisana e Friul, vide-ìicet do cavalcanti, li quali siano esempli personal in vita e alozar soldati; 5 non sincere, 49 di no, 75 di si. Presa. Fu posto, per li diti, ch’el se ritrova 10 presoni todeschi el spagnoli tulli pieni di mal l'ranzoso, nudi, et stanno malissimo, quali è di farne poco conto, ch’el sia preso che li ditti lusse cavali di lì el liberati; et ledo la parte, il Pregadi comenzó a cridar che non la voleva, unde li Savj si lolseno zoso. Tamen fo mal falo a non la prender, perchè è una compassion a vederli, sicome referiva sier Zuan Antonio Dandolo, à quesla cura di presoni, et sono in grandissima penuria, et stanno malissimo. El licentialo Pregadi, restò Consejo di X con la zonta et li 6 novi deputadi et electi in locho di ca-zadi, ch’è dii Consejo di X, e cazadi 6, zoè sier Nicolò di Prioli, sier Francesco Foscari el cavalier sier Francesco Bernardo, sier Francesco Falier, sier Mi-chiel Venier, et sier........... El è da saper, sier Dona Marzelo, ch’è di la zon-la, per esser sii» fato uno vice dii Consejo di X sier Piero Marzelo, lui convene ussir di zonta, et fo fato viceeao ili X sier Andrea Foscarini. Fono sopra la materia di caraladori dii dazio di l’insida in conzar la parte: che olirà li ducati 5000 darano termine zorni dieci, dii resto voriano dar a raxon di ducali 20 perso chi voi, e chi voi dar tulli, et esser l'ali creditori a scontar poi l’anno. Et balolata la parie do volte, non fo presa: mancò 5 balote; sichè si è resta di locar ducati 8000. El etiam è uno allro dazio dii vin 1513, condutor sier Marco Bragadin qu. sier Andrea, qual è debitor ducali 1000 e più, voi far questo inslesso. Veneno zoso a bore 23. In quesla malina, sequite un caso notando: che havendo sier Lorenzo Orio dolor, avocalo di pre-sonieri, difeso el aiutato uno Zanelo marangon in Quaranta cantra li Avogadori che lo voleva far morir, incolpado di. . ., el fo absolto; unde vene a star in caxa di dito sier Lorenzo per far alcun lavor, parse ch’el dillo se inamorasse in un massara di caxa, vechia, el posto bordine, in quesla note roboe diio sier Lorenzo arzenti e danari per ducati 800 e allro, e tolseno suso. El qual sier Lorenzo mandoe drio in diversi luogi e vene a PAvogaria acciò si desse taia ; ma si sapeva il ladro et non acadeva dar laia. Hor questa matina vene aviso di Chioza dito ladro con la massara e danari esser sta trovalo in P hostaria di Brondolo in leto per il cavalier dii podestà di Chioza, e cussi fono conciliti in quesla terra tulli do e posti in camera ; sichè inlravieu cussi, che un gran benefizio è pagato con una grandissima ingratitudine. E ben si dize despicha l’apichado, ch’el le apicherà poi li. In questo zorno, per il Consejo di X con la zonla, fo spazà letere in Franza, replicando quanto per a-vanli li fo scrilo et solicitando a la impresa ; e altre parlieularilà; etiam a Roma. El è da saper, la maleria di la venuta di Franza in Italia, è letere di Roma dii voler dii Papa, tulle, e tirale nel Consejo di X con la zonta aziò siano più secrete, perchè tulio quello si fa in Pregadi se intende. A dì 26. La malina, nulla fu da conio. Letere 133* di Padoa. Zerca pagamenti, el si mandi danari, perchè lui capiianio è di opinion di ussir col campo di Padoa eie. 1 nimici si dieno levar dii Polesene, certissimo, quesle feste. Da poi disuar, fo Colcgio di savii ad consu-lendum. Pi Brexa, fo una letera di.., particular, a questi brexani è qui, con questi avisi. Prima, co-