149 MDXV, APRILE. 150 Vene poi il capilanio zeneral, per il qual fo mandali sier Zuan Badoer dolor et cavalier et sier Hi-ronimo Juslinian savj a lerra ferma. El qual venuto, disse la condilion de i nimici, quali sono lanze 500 spagnole et non più, fanti 2000 spagnoli, et nui senio lanze 800 et fanti 4000. Per tanto aricorda si dagi a tnczo Mazo la paga zeneral ; et el capilanio di le fantarie si veda li contestabcli si ha, et quelli sono boni augumentarli di conduta e non far altro contestabeli novi ; li tristi redurli a provisione e farli lanze spezade ; el agumentar li fanti, perchè conve-gniremo questo anno esser soli ; et non li venendo più zenle a i nimici, si potrà ussir a la campagna e far li nostri subditi asunano le intrade; e venendo i nimici grossi, si inlrarà in Padoa e Treviso, dove bisogna siano fornite di viluarie. Padoa sarà ben fortificata per lutto Mazo. Voi far far in l’Arsenal 20 pezi di artellaria nova, la chiama Aspidi, che vanno in terra et scosi ; e di questo il Golegio lo laudò. Disse cli’è seguilo molti disordeni di le zenle, de’ danni ha fatto per le ville, però voi melerli a conto tutti ; et si scrivi a li podesladi togliano in nota da le ville e castelli li danni fati olirà quello li villani sono ubli-gali dar a li soldati, e tutto farà satisfar in questa paga farà zeneral. Item, disse che, zerclia far ho-82 * meni d’arme, laudava, ma voriano zoveni da anni 18 in zoso; e se li dagi 10 in 12 a lui nostri zenlilho-meni, che li inseguirà il meslier, et sarano perfelissi-mi. Etiam mandarne bon numero con li proveda-dori zenerali con darli stipendio, e con li provveditori picoli si fa. Disse, è bon si fazi provedador di cavali lizieri. Poi disse che si dovesse levar il paga-dor sier Filippo Baxadona, non fa per la Signoria nostra ; 1’ ha admonito, come comanda Christo, lui solo, poi in presentia dii provedilor e altri. Poi lo dice in Golegio; sichè sia levalo: non bisogna pagatore. Fino il campo sta in Padoa, basla il camerlengo; ma quando il campo ussirà, si potrà poi far pagatore; concludendosi trovi danari per la paga zeneral. Noto. È con esso capitanio zeneral qui Zuan Paulo Manfron, Baldisera di Scipion et Zuan Paulo da Sant’ Anzolo, Vetor di Pii, Julio Manfron condutieri nostri, tulti zoveni, e vanno sfozadi el vestili con saioni d’oro e di seda a le spese nostre. Et vene zoso di Colegio esso capitanio con sier Piero Trun savio a terra ferma, qual tene a di-snar con lui. Da poi disnar 1’ andò a l’Arsenal a ordinar li Aspidi. Di Padoa, letere dii provedador zeneral nostro, dì eri sera. Ila uno aviso, i nimici è in moto per levarsi e fato uno ponte a la Canda. Tamen il capilanio zeneral dice non è vero nulla fino lui non babbi aviso, et sono tulle zanze. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonla, et fono sopra certe vendede di Cypro dii viseontà, per anni 10 per ducati 5000 a uno Dimitri........; quello sarà scriverò. In conelusion, fanno il tulio per trovar danari, et venderiano ogni co§sa pur trovasc-no chi comprasse. Item, feno Cai di X, per Mazo, sier Francesco Falier, sier Francesco di Garzoni et sier Piero Landò nuovo, che più non è sialo. Item, expedileno sier Ilironimo di Prioli qu. sier Ruberto, fo rector a Legena, qual è in presoli in camera dii Consejo di X nova, zoo di Signori di nocle, per quanto aspela al Consejo di X, et fu preso di procieder contra di lui et condanaio, come dirò di solo ; la qual sarà publicala in Gran Consejo, reservato etiam la inlromission à fato sier Zuan Antonio Barbaro capilanio e provedador di Napoli di Romania e synico in questo caso sopra di esso sier Hiro-nimo, per cosse facte in diclo rezimento etc. Ilor per la cossa è sia expcdilo per dito Consejo di X, e per monede, videlicet el ditto ha fatto indorar cinque 83 che si spende per cinque soldi con la stampa nostra, qual par un ducalo, et li dilli ha spexo, dice lui, in Turchia per riscato di alcuni schiavi. Ilor è stà con-danà in perpetuo, privo di tutti gli oficii e rezimenti da mar, et per anni cinque di rezimenti da lerra ; in reliquis si aspcti la venuta di sier Zuan Antonio Barbaro capitanio e provedador di Napoli di Romania, qual 1’ ha intromesso e tutto il suo tolto, et mandalo sotto bolla a l’Avogaria. Et nota. A Napoli di Romania, tra dito sier Zuan Antonio Barbaro e sier Francesco Arimondo suo colega, è stà usa di stranie parole et ditoli vilania eie. Ancora in questo Consejo di X fo venduta la can-zelaria di la Cania, in vita, per ducati 500 a uno nominato ... ; sichè tutto si va vendando. Item, fu preso, non ostante sia parte in contrario noviter posta quando sier Filippo Capello di sier Lorenzo in Irò XL con prestar ducati 100, hor ozi, che sier Leonardo Venier di sier Moixè rimasto XL criminal, prestando a la Signoria ducati 100 per uno anno da esser poi scontadi eie., possi mirar XL, non obslante non habi li anni 30. A dì 29, Domenega. 11 capitanio zeneral fo a la Signoria, et prima vene in Piaza pasizando lì, e sier Ilironimo Zuslinian e sier Zuan Badoer savii a terra ferma li andono conira et lo conduseno in Colegio. El parloe zercha le zenle nostre et quello si ha a far; et siete assai, dicendo, olirà il pagador si ha a far di