535 MDXV, AGOSTO. 53C da Zero capitanio di le fanlarie nostre, è a Crema, e fo in Colegio con li Cai di X. Etiam vene quel Martin homo di dito signor Renzo con letere di credenza, et ebbeno audientia con li Cai di X. Par esso signor Renzo vogli licentia di partirsi, compie la sua ferma a dì... di questo; sicomc per avanti ha fato intender, non poi più star. Ben è vero, per certo tempo voi servir la.Signoria ancora. Et par sia sta fato capitanio zeneral di fiorentini ; sichè voi licentia. Questa materia è sta tratà nel Consejo di X con la zonta, et ancora non è venula al Pregadi ; quello sarà, scriverò. Et dito sier Carlo, disse partì da Crema a dì 14, la vizilia di la Madona, e con dificoltà zonse a Pia-senza, dove lì fo seguro, e trovò le zente dii Papa zonte, videlicet conte Guido Rangon, Zuan di Sa-xadello, Renier di la Sasseta, Monte Aguto, e man- * cava azonzcr 4 altri condutieri; le qual zente dii Papa dicevano esser con quelle di fiorentini, zonte le sarano, da lanze 1700; et ch’el magnifico Lorenzin doveva zonzer a Bologna con la so’ compagnia di fiorentini, e vien etiam lui a Piasenza e Parma a far la massa. Dice ivi li fo fato bona compagnia, ma che intese lì il passar di francesi di qua da’ monti a l’Arzentiera. Item, che Marco Antonio Colona veniva in Verona, et altre pariicularità, sicom’ e in la soa relation. Vene l’orator di Ferara, dicendo aver inteso che el suo Ducha era imputato eie., sicome li ha dito l’orator di Franza, et era certo nativa informatione, perchè il suo signor era bon servitor di la Chrislia-nissima Maestà e di questo Illustrissimo Stado. 11 Principe li disse........ Et sopravene l’ambasador di Franza, episcopo di Aste, qual inlrò hessendo dentro ditto orator, et si alegrò col Principe dii passar di qua da monti di francesi, e dii svalizar di le zente dii signor Prospero Colona, e tien presto sarà ultimata l’impresa, et partono un poco zerca Ferara. Poi l’orator di Ferara ussì fuora, et restò l’orator di Franza con li Cai di X etc. Di Hongaria, fo leto letere, di 30, di Vorator nostro sier Antonio Surian dotor, da Buda. Come quelli tre reali a Viena haveano lato una dieta e tratato contra infideli, et voleno mandar oratori a li Principi christiani, et maxime al Papa, al re di Franza et a la Signoria nostra, per far pace e poi union contra infideli; quali oratori sarano quelli manderà quel re di Hongaria, non lo sa. El Cardinal Strìgonia è partito di Viena, e venuto a . . . ., lo anderà a visitar per saper qualcossa. Si dice va a Roma e farà la via di Venecia. Il re di Poiana si parte e torna nel suo reame ; e benché babbi fato pace con moscoviti, pur resta che moscoviti li fanno danni. Il re di Hongaria torna a Buda, e l’Imperator vien verso Italia per le motion di francesi; et altre pariicularità, ut in litteris. Nola. Eri sera fo expedito, per la Signoria nostra, 354 uno corier in Hongaria con sumarii e nove, et con una letera di credenza al nostro orator drizata al re di Poiana, che con Sua Maeslà fazi bon uficio, acer-tandola questo Stado aver quella Maestà in ¡grande observanlia, et............ Et volendo levar il Colegio, vene iterum l’orator di Ferara con letere dii Ducha, di eri, qual avi-sava aver di Fiorenza le nove dii passar di missier Zuan Jacomo Triulzì con l’exercito dii Christianissi-rno re a l’Arzentiera ; etiam come le zente dii signor Prospero erano stà svalizate da’ francesi, et lui signor Prospero si tien sia fato preson dal marchese di Monferà. Item, il Magnifico era pur a Fiorenza con la febre. Fo ringraliato di la comunica-tione. Da poi disnar, fo Gran Consejo et vene il Principe, zoè portato in cariega, justa il consueto, con varo. Fo publicato una parte, per Zuan Batista di A-driani, presa ne l’excellentissimo Consejo di X con la zonta, a dì 17 dii presente. Conzosiachè stà fatto molte gratie a’ debitori di la Signoria nostra di dacii et altro, et etiam dato oficii, tamen quelli le hanno aute non hanno compitamente satisfato quanto sono obligati ; però sia preso che tutti questi, ut supra, che restano a dar, debano in termine di tutto Mer-core, sarà 22 di l’instante, aver exborsato quanto sono obligati. Et passato il ditto termine et non ha-vendo pagato, le toro gratie siano per nulla, et li danari arano dati, sia messi per parte dii suo debito, e dii restante siano publicati et retenuti in haver e in persona. Con altre clausule, ut in parte. Fu posto, per li Consieri e Cai di XL, che, atento che per lo incendio di Rialto la chiexia di San Zuanne Evanzelista, ch’è juspatronatus dii Ducato, fusse tuta consumpta, e volendo repararla, sia preso che al piovan et procuratori di la dita chiesia li sia concesso una di le nostre galie grosse, ch’è in l’Arsenal, la qual sia innavegabele, con tutta la feramenta, aziò con la ditta possi reparar la chiesia. Ave 4 non sin-ciere, 170 di no, 1013 di si, et fo presa. Et fo publicato di far do dii Consejo proveditor a le biave, et G di Pregadi, et fo principiato a cliia-