221 MDXV, MAGGIO. 222 Et è da saper, sguizari in la dieta feno, rispo-seno a li oratori di Franca e il ducha di Savoia che vi andò per acordarli con Franca, che volevano prima seudi... milia, et per do anni non si parlasse Franca di venir in Italia; le qual propo-sition sdegnò il Re e il suo Consejo, et però fa un grosso exercito, sia contro di loro o per venir in Italia. In questa terra è il signor Renzo da Zere capi-tanio di le fantarie nostre, come ho scrito di sopra, qual dimanda, tra le altre cosse, voler meter in suo loco un locolenente juxta la promission fatoli in Co-legio, qual sarà suo nepote Zuan Zordan Orsini, et questo sarà soto il capitanio cenerai, e lui voi star in disparte; et si duol il capitanio voji cassar li fanti, perchè sta a lui, et ben che in li capituli di la conduta non sia il primo capitolo, tamen dize li lo promesso certo, a!iter non voi più servir, e dimanda licentia ; sichè il Colegio è sopra questo. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta sopra certi dacieri di Padoa di sali, et altre materie. Vene uno nontio, over messo, vien di Franza, con ¡etere dii Dandolo orator nostro, date a Monte Argolo, cb’è di qua di Paris, per andare a Bles,,a dì 27 di V istante. Scrive come era partito da Paris et venuto lì con le lelere dii Senato nostro, dove trovoe la Christianissima Maestà con la Regina, et li cotnuuicoe le letere, solicitando la Sua Maestà a la impresa de Italia; el qual disse era certissimo dii bon voler nostro, et che . .. Item, scrive coloquii auti con sua madre zerca l’impresa etc. El qual Re va a Bles, dove starà su zostre e piaceri; in questo mezo le zente ordinate sarano a bordine e li lanzi-nech veruno, et poi vera a Lion questo Zugno. A dì 22, ¡a matina, fo letere di Padoa, dii capitanio generai etproveditor generai, con avi-si di Peschara che couse sul Poleseue, e aver fato comandamento a tulli quelli hanno cari si debano andar a darsi in nota, perchè si voleno levar. Di Spalato, di sier Mafio Michiel conte e capitanio, di... Come turchi erano corsi su quel contado, el non havendo trovato anime, hanno bru-sato alcune case di paia non da conto, e sono ritornali. Aricorda si lazi provisione e si mandi ar-tellarie et polvere, ut in Ktteris. Fo tolto il scurlinio di provedador in Are in luogo di sier Sebastian da ctià Taiapiera, perchè sier Donado Muro cao di XL solicitava mollo, et erano tolti 4 solamente; ma per esser l’ora tarda, il Doxe si levò e non fo balotato. Ma ben fu falò Provedador sora il dazio di l’insi-da intervenendo li Governatori; el qual dazio si scuode et scuoderà per conto di la Signoria nostra, el era provedador al presente sier Marco Barbaro qu. sier Andrea, il qual à perso grosamente da ducati 10 milia. Et rimase sier Michiel Foscarini qu. sier Zacaria dal dito sier Marco Barbaro, che il Colegio non lo volse più aprovar succiente. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta per 130 ultimar cerla materia di caratadori dii dazio di l’in-sida, che perde ducali 10 milia c più, quali voria-no, per le raxon dicono haver, prestar danari a la Signoria, et etiam aver ristoro, et è stati in Colegio e aldilo le loro rnxon con li Cai di X; i qual sono i primi richi di la terra. Vnde, per Iralar questa materia nel Consejo di X con la zonta, fo necessario legitimar el Consejo, et era cuzado sier Batista Mo-sexini consier, e fo fato viceconsier sier Donà Mar-zello, era di la dita conta dii Consejo di X. El perchè dii Consejo di X ne mancavano 0, che si cacava, fo fato tre scurtiiiii a do per volta; rimaseno questi dii Consejo di X: Sier Marco Donado, fo consier, qu. sier Bernardo. Sier Piero Marcelo, fo consier, qu. sier Jacomo Antonio cavalier. Sier Nicolò Bernardo, fo consier, qu. sier Piero. Sier Zorzi Pixani dolor et cavalier, fo consier, qu. sier Zuane. Sier Andrea Foscarini, provedador a le biave, qu. sier Bernardo. Sier Alvixe Malipiero, è di la zonta, qu. sier Stefano procurator. In questo zorno,'a vesporo, a li Sora consoli, hessendo in lite Zuan Balochio masser a la ca'me-ra d’iinpreslidi con uno suo cugnado nominato Piero Bouavita, et altercandosi di parole, el dito Piero dete di uno fuselo al prefato Zuan Balochio e poi altre ferite, ita che statim morite. El qual Zuan Batochio era drapier richo, et tutto di caxa dii Serenissimo Principe nostro, qual io fece capitanio di le preson, e lui messe dito suo cugnado e poi fu casso. Ancora ozi fo in Sensa la moier dii capitanio zeneral nostro con le sue tre fiole, nominale. .. Etiam vidi, cosa notanda : una noviza di questo anno ila di Alvixe Rizo da la messetaria, scrivun, muridada in sier Alexandro Querini qu. sier Jacomo, qual havea sopra li cavelli fìl di oro da filar e una zoia di foie di provincha, cossa nova, e tutti