59 MDXVj .MARZO. CO 31 * Vene in Colegio l’abate di Borgognoni, domino Hironimo Trivixan eleeto episcopo di Cremona, et fu con i Cai in maleria dii contracambio col Cardinal San Pietro in Vincula zercha il vescoà di Padova. Noto. In questa malina, comenzò a nevegar un pocho de qui ; ma l’altro eri nevegò a Malamocho, et al presenle in questa terra è grandissimo fredo ; si fosse Zener non saria tanto, acleo quelli huveano levato dossi, ritornono le pelle grosse. Da poi disnar, fo Colegio di Savj ad consu-lendum. A dì 16, la rnatina, fo letere di Padoa dii capitanio generai. I nimici erano venuti a Monta-gnana et voleno meter li uno comissario, et altre particularità non da conto. Di Crema, di sier Bortolo Contarmi capi-tanio e proveditor, di 12. Di quelle occorenlie, et si provedi di danari per comprar vituarie, che pur ne averà, et pagar le zente è a quella custodia. Il signor Prospero con le zcnte duchesche era ritornato a le stanzio solite, vicino a Crema; el ha-vendo essi nostri di Crema fato ussir alcune zente fuora per andar habitar a Piasenza, et done et putì, par che molli erano in strada per li inimici et nostri spogliati et presi ; di che parse a lui capitanio mandar fuora il conte Alexandro Donado con alcuni cavali lizieri, e trovono diti inimici, fono a le mano et ne amazono 15, ita che non si sente più che quelli en-seno di Crema babbi questi ollrazi. È da saper : hessendo in questi zorni morto sier Francesco Querini qu. sier Domenego da Santa Marina, in tre zorni, e sepulto e portado il corpo in chiesia; nè pensando fusse peste, licei havesse certa infiason soto la rechia, hor eri è morto la madre, la qual etiam fo portada in chiesia, et poi ozi morì la iìula, fo moier di sier Alvixe Zorzi amalato, feno serar il piovan di Santa Marina, li medici li haveano miedegato e altri lì atorno, etiam la chiesia di Santa Marina, et fo principiato a meter barche di Lazareto vechio et nuovo, numero . ., eh’è za .. . mexi erano sta licentiate e non si vedeva ; sichè questo è il principio dii morbo, nè si sa dove la vegna. 32 Da poi disnar, fo Pregadi et leto le soprascrite letere. Di Sibinico, dii canzelier di la comunità, di 7, qual scrive a sier Marco Bolani procurator di le nove de lì. E come il vescovo Vesprimiense ban per nome dii re di Hongaria, era zornate do di Sibinico lontano a ... con 200 cavali et 2000 fanti e aspeta-vano 5000 boemi; sichè tien voglino far qualche movesta in Dalmati» a le nostre terre; et come à mandato schlopelieri a Clissa e Scardona ; e altre particularità, ut in litteris. El qual sier Marco Bolani procurator dete a farla lezer per esser de importanti». Fo prima Consejo di X con la zonta et steteno * assa’; credo per lezer letere di Roma over di Franza. Fu posto, per i Savi tutti d’acordo, excepto sier Antonio Trun procurator, scriver una letera a li o-ratori nostri in Franza zercha l’alianza, et mandarli dila lianza in bona forma et sigilala, solicitando la Christianissima Maestà a le cosse de Italia etc. ltem, un’altra secreta, che vedendo essi oratori il Re non mandar exercilo questo anno, voy dimandar socorso di danari, aziò posiamo mantenir Crema eie. Parloe prima sier Antonio Trun procurator savio dii Con-seio, qual voi la indusia fino zonzi qui Lodovico Fio-rayante, che sarà fin 4 over 5 zorni; li rispose sier Polo Capello el cavalier savio dii Conseio e ben, dicendo è cosa zà presa in questo Conseio. Poi parloe sier Francesco Foscari el cavalier, fo savio dii Conseio, qual voria la indusia e non se ligar non potendo aver socorso; li rispose sier Francesco Bra-gadin savio dii Conseio. Poi parlò sier Alvixe Pixani el consier, per la indusia. Ultimo sier Zorzi Emo, fo savio dii Conseio, qual aricordò fosse leva di la letera certe parole, intervenendo solicilar l’acordo con Ingaltera. Hor il Trun mirò con li altri, e il Pixani messe de indusiar, et andò la letera: 24 di no, il resto di sì, e fo presa. E poi a la seconda letera, sier Antonio Trun procurator messe indusiar: ave 12 di no, e fo presa. Fu posto, perii Savii d’acordo, mandar ducati 6000 a Crema, videlicet 2000 per comprar biave, il resto per pagar le zente, intendanclo non principii a pagar tino non sarà compiuta la trieva fo fata con il ducha di Milan ; et fu preso di tutto el Conseio. Fu posto, per li Savi, atenlo la venuta di l’orator di Hongaria in questa terra per danari, che li sia dato il safil qual ha Anseimo zudio, per ducati 3000, et sia pagato a dito Anseimo per diti ducali 3000, zoè scontar da poi anni do, et li sia ubligà la università di zudei, ut in parte. Item, a dito oralor li sia dato etiam per ducali 3000 di panni di seda etc. ut in parte; e andò la parte, e non fu presa. Ave ... di no et... de si. Et visto questo non prender la parte, che saria 32 * danno dii Stado perchè hongari è su le arme vicino a Dalmatia, el Principe, licei non potesse star in Pregadi, si levò suso et comenzò a parlar, persuadendo il prender di la parte, et che l’hebreo non ha si pon ducati 2000, il resto vien a sier Piero Braga-