375 MDXV, LUGLIO. 376 per far l’intrada in Milan. Et è letere di 28 et 30, di Lion, di! zonzer li Piero Navaro con fanti e le ar-tellarie, et le zente d’arme erano poco distante a Ferara ; sichè tutto si preparava. Et manda do letere di Lion, di quel Costanzo secretano di missier Zuan Jacomo Triulzi, di 30, che scrive a Gasparo di la Vedoa secretano nostro. Item scrive, questo Zuan Paulo Baion sarà governador di fiorentini e il magnifico Lorenzin capitanio, e farano la massa di le zente dii Papa e dii Magnifico a Bologna insieme con quelle di fiorentini. Scrive di Lion esso Costanzo di quelle occorentie, et chi è zonlo lì di capi, ut in lìtteris, come dirò di solo; et che a di 20 di questo doveano zonzer lì li lanzinech di la banda negra et erano 6000, et che era zonto lì a Lion monsignor di Lutreeh con 500 homeni d’arme, over lanze, et 6000 lanzinech e l’artelarie; et che ’1 duella di Bar-bon era poco lontan con le zente d’arme in uno loco ditto Ferara et saria subito lì. Item, il Re si aspetava a Lion a dì 12 dì questo; sichè la impresa è in bordine. 225 j)i Itoma, di sier Dironimo Lipomano, vidi letere a mi drezate, di 6, copiose di nove. Como a dì 6 parti il Magnifico per Bologna e Piasenza, e fin do zorni partiria el signor Antonio Maria Pala-visino, qual sarà suo locotenente. Item, che a Milan è seguito gran rumori; et il vescovo di Lodi, ch’era in Sguizaria, non è più preson, ma con vardia va per tutto. Scrive, il Papa sarà a la fin con Pranza et nui, el che fino hora li era stà dito Pranza non vegnirà in Italia, e che sguizari farano; hora che ’1 vede va daseno, voi esser neutral, e tegnirà da chi vinzerà; sichè spera haveremo presto il nostro Stado. L’orator nostro si porta bene; è in gran grada con il Papa e altri. Li cardinali vanno fuora di Roma secondo il solito, et zà sono andati San Zorzi, Grimani, Volterà, Farnese el Siena; il Cardinal Corner resta in Roma ; et altre particularità, ut in litteris. Di Crema, di sier lìortolomio Contarmi capitanio e provedador, di 7 et 8, vene letere a nona. Come il capitanio di le lanlarie zonse a dì 7, Sabado, con gran jubilo di lutla la terra. Item, che hessendo lui a Monte Chiari, il viceré era in Brexa con 150 cavali venuto per andar a Casati a parlar col ducha di Milano e il Cardinal sguizaro, el andato fuora a la Mella, iTitese che ’I prelato capitanio di le fantarie era lì a Chiari, unde voltoe e ritornò in Brexa. Item, scrive Milan è pur in combuslion, licet il Ducha li metesse solimi la (aia di ducati 50 milia con darli certi ofìcii, e loro non voleno com- prar li ditti officii, dubitando non siano perpetui. Item, scrive è fama a Susa erano zà zonti francesi, el sguizari li fo a l’incontro, ma francesi fono a le mano e li taiono a pezi ; sichè hanno auti li passi. Scrive poi dito capitanio di coloquii fati col signor Renzo preditto, qual desidera di la Signoria aver comissione quello l’ha a far, perchè bisogneria luor formenti e condurli in la terra per ogni rispe-to; et andando a tuorne si romperia la trieva, eh’ è zorni venli di disdita ; la qual, licet sia compila, si va perseverando de lì. Item, li basta l’animo susitar populi e far facende, perchè non vi è zenle duche-sche a li confini; sono andate tutte verso Aste. Item, quelle terre duchesche tremano; et che’asppta hor-dine di ziò da la Signoria nostra. À portato li ducati 5000; e altre particularità lete con gran credenza. Di TJdene, di sier Leonardo Emo luogotenente. Come quelli villani adunati di sopra conira li nobeli, par habino laiato a pezi 400 fanti che venivano in favor di nobeli, di numero 2000 hanno mandato a far; sichè quelle cosse è in più combu-stion che mai. Da poi disnar, fo Conseio di X con la zonta per trovar danari, et fo trovalo zercha ducati 2000, zoè tolto do zentilhomeni in Pregadi: Sier Domenego Grilli, fo al dazio dii vin, qu. sier Nicolò, con ducali 500 per uno anno, et sier Antonio Loredan, venuto governador di Nichsia, qu. sier Matio, con ducati 400 per do anni, et promete poi dar altri ducati 400. Item, di uno conlrabando dii Grimani, che fo preso desse ducali 1000, è contento prestar ducali 500. Item, uno altro visentin, per una cu-stion con uno altro, ducati 300, e altri danari, ut patet in suplication prese con dar danari. In questa malina, in Quarantia criminal, dove fu sier Francesco Foscari e sier Alvise di Garzoni consieri di sora e sier Marco da Molin di soto, per el piedar di sier Ferigo di Renier l’avogador, fo preso di retenir, posendo, si non chiamar, sier Anzolo Bragadin qu. sier Piero, sier Piero Dandolo qu. sier Alvise e uno pre’ Iletor Zon scrivan al mobele, in-colpadi di aver amazado sier Bernardo Juslinian qu. sier Lorenzo; e che ’1 Colegio possi retenir etc. E nota. Sier Francesco Bolani l’avogador non si volse impazar, perchè il Dandolo lui perlende sia suo zenero, licet siano a lite a Castello ; però vo-luntarie si cazoe. Eri acadele che sier Marco Contarmi qu. sier Mathio eao di seslier, andato verso Uriago per tuor vin di una sua possession, se scontrò in uno Marco Muson bandizato di terre e luogi e gran contraban-