323 MDXV, GIUGNO. 324 auto danno di barche a Vicenza. Scrive non è sta cossa di conto, solum alcune barche di sai etc. Item, per una relation auta di uno vilan, che i nimici sono a le Torete et voleno passar la Brenta et mandar a brusar li ruolini di Treviso, et far (pianto danno i potrano. Di Padoa, di rectori, di cri sera. Glie li fanti parlino, sicoine scrisseno, fono di la compagnia di Tristan Corso, eh’ è una brava compagnia, da 300, quali andono verso Este; pur il capitanio di le fan-tarie mandò drio uno balestrici* suo e li ha fato * restar et tornarono; et che Mafio Cagnolin, l’altro contestabele, che la sua compagnia era ctiam suble-vata, se è venuto a presentarsi in Colegio, et dize non poi più star, la compagnia non hanno danari, et voi licentia. Scriverlo poi parole dite per il capitanio di le fanlarie, che voi li sia ateso quanto li è sta promesso, et esser capitanio di le fantarie, et non come l’è tratalo eie. Conclusive, è gran gara tra lui e il capitanio zeneral nostro. Fo mandato in campo, per pagar i fanti, ducati 2000 questa matina. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta per far questi do Savii vanno a Padoa con danari. Porte-rano ducali 10 milia et vederano di aquietar il capitanio zeneral e capitanio di le fantarie, et darano la paga a tutti indifferenter li fanti. Et fato il scurti-nio, qual fo tolti numero 12, videlicet Scurlinio di do primarii citadini andar a Padoa, come fu preso, a spese di la Signoria nostra. Sier Piero Marzelo, fo consier, qu. sier Jacoino Antonio cavalier. f Sier Domenego Trivixan el cavalier procurator, savio dii Consejo. Sier Zorzi Emo savio dii Consejo, qu. sier Zuan el cavalier. Sier Piero Trun savio a terra ferma, qu. sier Alvise. Sier Marco Minio savio a terra ferma, qu. sier Bortolomio. f Sier Zorzi Corner el cavalier procurator, savio dii Consejo. Sier Andrea Oriti procuralor, fo savio dii Consejo. Sier Polo Capelo el cavalier, savio dii Consejo, qu. sier Vetor. Sier Ilironimo Justinian savio a terra ferma, qu. sier Antonio. Sier Chrislofal Moro, fo savio dii Consejo, qu. sier Lorenzo. Sier Zuan Badoer dotor cavalier, savio a terra ferma, qu. sier Renier. Sier Lucha Trun, fo savio dii Consejo, qu. sier Antonio ; li quali acetono et partirono poi doman. Di campo fo letere, di questa matina, dii provedador zeneral. Come 7 bandiere dii campo di le Brenlele di fantarie nostre se erano sublevate per andar via et tolevano la volta di inimici, tamen il signor capitanio zeneral cavalcò verso loro, e tanto li persuase che ritornorono con proinision di darli subilo i danari. 1 nimici sono al loco solito di le To-rele et Vizenza. Di Padoa, fo letere dii capitanio zeneral c di rectori, di questa matina. Come, inteso lui capitanio il disconzo di fanti partire verso Esle, li parse vonir in la terra, et a caxa dii signor Theodoro Triulzi smontato, insieme con li rectori e il capitanio di le fantarie, esso capitanio zeneral usò alcune parole al signor capitanio di le fantarie mollo persuasone a non voler vardar a niuna cossa e voler esser unito con lui al ben di le cosse di la Signoria nostra, e non dovesse vardar a cosa niuna, perchè era tempo 193 di far il tutto aspetando la venuta di la Christianissi-ma Maestà, che saria presta ; con altre parole. A le qual esso capitanio di le fantarie disse poche parole; eh’ el dieea il vero, ma li fanti voleno esser pagati et non ponno viver senza danari; et altre particularità, sicome in dite letere si contien. Di Treviso, di sier Jacomo Trivixan podestà et capitanio, di ozi. Come eri sera, volendo da 40 cavali de i nimici passar la Brenta et venir a danni-zar sul trivixan, et da li nostri cavali a l’incontro fono fati ritrar, et cussi da altri nostri cavali che erano di qua ; sichè con vergogna al passo di Santa f et con occision di alcuni di loro se nlornorono in-driedo. Di Anversa, di sier Piero Pasqualigo dotor et cavalier, orator nostro, di 7, venute per via di Alemagna. Come era venuto aviso di la corte dii suo secretano, che l’Arciducha lo vederia volenliera et venisse a trovarlo ; el qual era in Olanda, zor-nate 4 lontan de lì ; et cussi in quel zorno montava a cavallo per andar a ditta legatione. Item, si aspe-tava a la corte una degna legation di Pranza; et altre particularità, ut in litteris. Di Udene, di sier Leonardo Emo luogotenente di la Patria di Friul, di eri. Come à uno