325 MDXV, GIUGNO. 32(5 aviso di sopra, che li villani reduli insieme in ... . erano più incagnati che mai contra li nobeli, adeo haveano mandato a dimandar a Vilacho non solamente la terra, ma etiam quel Letistem è dentro ; et che portavano uno stendardo dipento, uno l’Im-perador con una spada in una man nuda, et in l’altra una balla, ch’è il mondo, e si tien sia questo con voler di PImperador per far li nobeli siano più disposti a darli obedientia ; et si vanno diti vilani ampliando con questa adunalion, verano in Italia vide-licet in Friul, et le terre acquisterano par sia di l’imperio etc. Fo tolto in Pregadi, per uno anno, con il modo di sier Christofal Capello, el qual presta ducati 500, sier Andrea Lion qu. sier Alvixe, qu. sier Jacomo. Da Chiosa, di sier Pangrati Iustinian podestà. Dii zonzer de lì 26 cavali di la compagnia dii conte Paris Scoto, tra li qual sono G homeni d’arme, licet lazi cavali lizieri ; et aspetano il resto. Di Cesena, di Malatesta da Soiano conduto con la Signoria nostra, fo letere, che avisava aver mandato uno messo a Roma dal Papa per aver li-centia di venir a servir la Signoria nostra, et che desidera servirla, nè voi servir altri ; con tal parole. In questo Consejo di X con la zonta, fo preso dar il vicharià di Conselve a Zuan Carlo citadin nostro, qual presta a la Signoria ducali 500, con condition chel’habi ditto vicharià fin li sia restituido li danari; e si Beneto Ambrosani, che ha el dito vicharià, el voi ancora lui, debi fin do zorni dar di li ducali 500. 193* A dì 24, fo San Zuanne. La matina, in Colegio, prima vene, a horc 11, Zanon corier con Mere di Pranza, di 15, di V orator nostro Dandolo, di Ambosia le ultime, c le altre G, 8, 9, 12, 13 et 15 in zifra. Et per quello fo tralo, l’ullima è, come il Re si havia fato alquanto di mal a una gamba a la caza, tamen fin do zorni sarà varilo, et per tutto il mese saria a Lion. Ilavia mandato avanti il ducila di Barbon gran contesla-bele per esser con missier Zuan Jacoino e aviar li lanzinech 14 milia et 1200 lanze avanti a prender i passi ; sichè oramai publice si dize el vien in Italia e non è più secreto. Fo oplime letere; et il corier a boeha disse aver parlà a missier Zuan Jacomo a Lion, qual li ha ditto: « Tu non mi vederà pai se non di là da’ monti »; sichè prestissimo sarà in Italia. Di campo, dii capitanio venerai, da le Bren-tele fo letere, di eri sera. Come i nimici sono di le Torete andati a Vizenza, et par non habino passato alcun di loro la Brenta per depredar ; imo è uno aviso il viceré partiva per Manloa, dove voleva esser in coloquio col duca di Milan quid agendum. ltem, di danari et zenlc scrive quelle occorentie. Da poi disnar, fo Gran Consejo, et fu posto la parte di oficii di bando per altri mexi G, principiando al primo di questo mexe, con questa clausula, che dize cussi, dechiarando che non se intendino compresi ne la presente partp quelli che sono exceptuadi per le precedente; e dita parte fu posta per li Consieri. Ave 3 non sinciere, 165 di no, 932 di si, e lo presa. Fu posta, per li diti Consieri e Cai di XL, una parte zerclia il banco di Augustini, intervenendo le diferentie di piezi con dito bancho; et perché alias fu preso certa parte di darli le do Quarantic non nominando altro a rcquisilion di chi, mò sia preso che a rcquisilion di capi di creditori possino aver la dita Quaranlia zivil, con certe clausule, ut in parte. Ave una non sincera, 92 di no, G07 di si; fo presa. Fu fato elelion capitanio a Padoa : Sier Hironimo da cha’ da Pexaro, fo consier, qu. sier Beneto pro-curator, dopio, 865, 551 di no. Soto, sier Alvixe di Garzoni el consier qu. sier Marin procurator, 714, 673 ; poi sier Marco Antonio Loredan, fu Cao di X, qu. sier Zorzi, 494, 974. Fu fato di la zonta sier Piero Foscolo, fo di la 194 zonta, qu. sier Hironimo, et Io Marin Sanudo fui in la quarta nominato ; mi fece luor sier Lunardo mio fradelo et chazili ; sichè a mi non ha valso la renga che fici a dì 10 di questo et olini con grandissimo honor, et mal son slà remunerato. Et Colegio reduto di Savii et poi li Consieri e Cai di XL col Principe, alditeno le letere di Franza trate di zifra, il sumario di le qual è questo. Come per le letere avisa di lanzinech pagati et il modo, e preparation fa la Christianissima Maestà per l’impresa de Italia, sicome in le letere si contien, el haverà 24 milia lanzinech et 10 milia altri fanti, tra li qual 4000 bretoni, che sarà per acompagnar l’artelarie, et ne lassa 5000 lanzinech a li confini de Spagna contra Spagna, et zà è stà pagati 14 milia lanzinech et mandati avanti. Item, il Reàasolto l’orator nostro dii sacramento dete questo Aprii, che non dovesse scriver si non al Consejo di X di questi preparamenti che erano per Italia; che adesso è contento che i se sapia. Et era venuto uno nontio dii Papa a dirli che venisse in Italia, che quando el fosse, Soa Santità saria con lui et li domanderia quello el vo-ria da Soa Maestà. Scrive che il Re ha ditto voi venir a veder Veniexia e visitar il nostro Doxe, e