489 XIDXV, AGOSTO. 490 tre oratori: pontificio, liispano, el anglo; successive poi li doi reverendissimi cardinali Strigonia el Gur-cense; nè molto spacio dapoi seguirono a cavallo el 293 * serenissimo Polono a dextris, et il re Ludovico a sinistris, et successive seguilorono la Cesarea Maestà a dextris, et a sinistris questo serenissimo re di Hungaria ambi in due sbare coperte di veluto negro et scarlato inquartate, et portate ciascuna da dui cavalli bardi, e drielo successive seguitò la bella regina Anna figliola di questo Re in uno carro trium-phale dorato, nel qual solum modo erano la ditta regimila, figliola naturale del serenissimo redi Polonia, et la moglie del conte Piero di Ovar, olim vai-voda transilvano, scompagnale da uno altro carro pur dorato pien di dame. Postremo loco, quasi per retroguardia, seguirono fanti domilia germani ben in onlene, tutti cum le arme el corsateli sui, parie scbiopelieri, et parte lanzaruoli. Era ordinalo ad ho-norare questo ingresso el clero et la università, ta-men forono interdilli da la piogia. Li allogiamenti a questi Serenissimi Re sono stà deputati in questa forma: in castello la Cesarea Maestà et questo serenissimo re Ilungaro cum liberis suis extra vero; non mollo distante, in uno superbo palazo, allogia il serenissimo Polono; la qual Cesarea Maeslà ba voluto siano fatte le spese cum grande abondanlia cce-sareis pecuniis a questi Serenissimi Re, ac etiam a le compagnie et corte loro ; la grandeza de le qual spese, apresso le alire cause, fa creder a molti cbe non siano per dimorar molti giorni in ditto loco. Signori da conto venuti cum la Cesarea Maestà intendo esser solum do soi nepoti, videlicet il duca di Baveria et il marchese Bran leburden capilanio di Sua Maestà ; ben è fama che molti altri Duchi et baroni si expettino. El questo è quanto fiuhora è succeduto. Data Budce, die XX Julii 1513. Orator Surianus. 294 Questi Serenissimi Re congregali in Vienna, Principe Serenissimo, come sum certificalo et dal maestro Antonio de Zuane et de l’exploratore mio, hano finalmente concluso la materia de li longamente (radati matrimonii, et tal conclusione etiam exequila ne l’infrascripto modo, videlicet. Dominica preterita, che fu la festa Divce Maria Magdaknm, essendo già preparala la Cesarea Maestà una cum questi Serenissimi Re et le corti loro per conferirsi a la chiesia di Saneto Stefano, ne la qual si dovea celebrar la solamità che io narro, prima che si moves- seno, la regina Anna figliola di questo Serenissimo Re vene a la presentia di la Cesarea Maestà, et feceli dono di una girlanda di fiori a la foglia di questi paesi, ne la quale era posto un adamante mollo nobile, ac ut asserì tur, di valor grande. A l’incontro veramente, Sua Maesla donò a quella una corona d’ oro ornata di molte et riche gemme, et tnanibus propriis la pose a lei in capo coronandola in guisa di Regina ; poi la vesti de uno lavor de oro lirado a la foglia francese molto superbo ; et ita precedendo li Re pur nel caro dorato, se aviò verso chiesa, accompagnata da l’orator hyspano et dal Palatino di la Littuania, simul etiam da madama Maria di Borgogna nepote cesarea, la quale cum dicco carele di donne belle el pompose la expectava a la porta del castello. Da poi si mosse la corte ees rea mollo et numerosa el pomposa per li sopravenuti signori insieme cum la corte di questo Serenissimo Re hun-garo; et nel rnegio, more patrio, processe a cavallo la Cesarea Maeslà a dextris, el a sinistris el re Ludovico, apresso del qunle, ma drieto, seguiva questo serenissimo re Hungaro portato in sbara. Era vestila la prefata Maestà Cesarea a la francese, di uno bello et ricco drappo d’ oro folcalo di armellini, et havea in capo una barda di veluto negro, sopra la qual portava la girlanda donala per la regina Anna. Era etiam vestilo el re Lodovico di simel ballilo, et pur a la francese, donatoli per la prefala Maestà Cesarea, la quale, quantunque et a questo serenissimo re Ilungaro, et al serenissimo Polono parimente ha-vesse donato simil vestimento, tamen di quello per ta graveza et peso questo serenissimo Re valiludi-nario non si ha potuto vestir. Driedo queste Maeslà, seguivano li do reverendissimi cardinali Slrigonia e Gurcense cum il clero ordinatamente. Appropinquandosi questi serenissimi Re a la chiesia, se incon-trorono nel serenissimo Polono, che expectava, vestilo pur del dorato battilo a la francese, li quali fa-losi reverentia et datosi cum Cesare la mano, recto tramite entrorno in Chiesia, dove per lo episcopo Viennense fu celebrala la missa; et pervenuti al segno del prefacio, essendosi primum la Maeslà Cesarea mutata del pristino indumento, et vestita a la imperiai, el reverendissimo Strigoniense, una cum lo episcopo celebrante, addusseno la regina Anna a la prefala Maeslà Cesarea, el ibi fu celebrato el matrimonio in hac forma et his conditiombus, vide-licet che, casu quo in termine de uno anno Sua 294* Maestà non possi darla per donna ad uno de li soi nepoti borgognoni Carlo aut Ferdinando, la pretenderà per sé, promettendo la obsemliouo di tale