401 mdxv, Luglio. m lendo esser con lui, dar conduta al Magnifico di lan-ze, et dar a lui e a la Magnifica sialo in Pranza, eli’ è il ducato di Ni'inors, che dà franchi 50 milia d’inlra-da; et in questo mezo legni Panna e Piasenza; et non voler tuor l’impresa dii reame di Napoli senza voler di Soa Sanlilà il Papa; s’il voi far pa.xe uni-versal è contento, con questo lui babbi il suo Slado di Milan, e che dii reame di Napoli e dii Stailo di veniliani non se ne parla, et Sua Sanlilà formi li capitoli ; e altri coloquii scrive esso orator nostro aver auto col Papa et Cardinal. Item, manda lelere di Franza, di l’oralor nostro; sono replicate quelle portò Zuan Gobo. Scrive in fine di la teiera, che sier llironimo Lipomano, fo dal Banco, è slato da lui a dirli che il Papa li ha dalo a suo fiol domino Andrea prior di la Trinila el priora de Persenise in Irivixa-na vacado per la morte del prior era, el non à ’ulo ancora il brieve, -ma lo averà subito e lo manderà a la Signoria nostra; il qual beneficio il Papa libentis-sime li ha concesso. E noia. El dito prior lodesco, nominalo domino . .., era amalato e non è morto, sicliè non averà effedo, pur morite. E da saper, è zonto qui domino Zuan Balista di Garzoni fo dal Banco, episcopo di Cherso et Ossero, veiiuto ili Roma, stava in casa col Cardinal Corner, et è alozato in caxa sua a San Pantalon. Vene in Colegio lo episcopo di Aste orator di Franza; comunicoe quanto havia di Roma, et concluse non si dubitasse certissimo il Re col suo exer-cilo soperchieria sguizari, el verà di qua da’ monti; el per le prime si arà il suo zonzcr a Limi. Tien sia zonto a di 10 a Lion, perchè andava per siatela. A-ricordò il meter a hordine il nostro campo, perch’el bisogna far lacende e non dormir, e servar quello è slà promesso al Re. El Principe li disse come il nostro campo era levà di le Brenlelle e andato a Esle. Il signor Bortolamio mele in hordine l’exercito quanto il poi ; si aspela le zenle da ogni banda. Et per il Senato è slà sento al signor Renzo a Crema, rompi la trieva e fazi quella guerra ch’el puoi a Milan, pregando dovesse lenir secreto, el quelle terre potrà aver farà levar le insegne di la Clirislianissiina Maestà; sichè nui temo il tutto. Havemo ordinato oralion perii monaslerii, come ne ha fato dir la madre dii Re, che doni vitoria a Soa Maestà ; con altre parole, ita diesilo orator rimase satisfate. Di Hongaria, fo letere di sier Antonio Su-rian dotor, orator nostro, qual fo lele, Irate di zi-fra, con li Cai di X, el cussi di Constant inopoti, dii baylo, di 17 Zugno, il sumurio di le qual scriverò di solo. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XX. È da saper, eri si apresenlò sier Piero Dandolo qu. sier Alvise a le preson, et pre’ Helor Zon in man di l’avicario dii patriarchìi, incolpadi esser slà insieme con sier Anzolo Bragadin qu. sier Piero, qual è absentado, el aver amazà sier Bernardo Juslinian qu. sier Lorenzo, come ho scrito di sopra, che fono chiamadi. Et fo butà il Colegio: locò a sier Marco da Molili eonsier da basso e sier Alvise Pixani oonsier di sora in loco di sier Francesco Bragadin eazado, sier Andrea Minio Cao di XL, sier Francesco Orio Pavogador, sier Piero Gradenigo et sier llironimo Tiepolo oficiali di noie. Dicono non è in dolo e sarano asolli. Da poi disnar, fo Pregadi per expedir le gratie di molti zenlilbomeni che molestavano i Savii di Colegio a farle balolar, juxla la parte messe sier Antonio Trun procurater; sono più di 50 gralie che veleno suspension di loro debiti. Et vidi andar in Pregadi sier Luca Zen proeuralor, eli’è più di do anni non è stalo per esser debilor, et bora li è venuto voia di andar, et à auto licenlia di la Signoria di venir, licet sia debilor. Di Hongaria, di Vorator nostro, di 27 et primo di !■' instante. Come il re di Hongaria con il re di Poiana erano a Posonia, dove lui orator havia Lodovico Spinelli suo secretarlo; et si aspelava la venuta di P Imperador e dii Cardinal Curzense per abocarsi insieme et far una dieta, la qual cossa è di grande imporlantia ; el a di 2, ch’é domali, P Jmpe-rador dia mirar in Viena con IO milia combatenti, et si tien quesli reali anderano abucarsi a li confini. Molti dicono quesli Re non si fiderano di andar et vorano lui vengi a Posonia ; el si dice el voi dar 5000 di questi, che sarano .... lanzinech, al re di Hongaria per usarli conira lurchi, licet polriano divertir il ponsier altrove, che saria a le terre nostre di Dal malia. El etiam li in Hongaria si fa zenle. Di mandar orator a la Signoria, più non si parla. Scrive, hanno mandato conira P Imperador il reverendo episcopo di Cinque Chiexie el domino Moises maestro di caxa dii Re. Item, che il conte Palatino era venuto li a Buda et slato in coloquii con lui orator ; dize non si voler trovar in queste diete per non esser slà a la conclusimi di le noze e averle fate senza il suo couscjo, e dice aver visti li capitoli traterano el non sono conira la Signoria nostra in alcuna parie ; el qual è parlido e va con zenle per socorer 239 * Jayza obsessa da’ turchi. Item, scrive che lui orator è amaialo, et suplica si mandi il successor; e altre particui.irilà scrive; le qual lelere è di qualche im-portantia, et fo comanda gran credenza. 20