241 MDXV, GIUGNO. 242 dieri et la soa compagnia vi vadi lì, e quella di Ma-latesta Bajon e il resto di le zente d’ arme si reliri a Bassano, et a questo modo asegurerà il vicentino, et è in bon alozamento, S vorà veder chi lo vera a far mover de lì essendo col suo esercito in bordine. I nimici non sono molti ; hanno passa di qua di l’Ade-xe et si stanno a le rive a Lignago, e lì introno. Lui capitanio fa cavalcar li cavali lizieri ; et altre particu-larità, ut in litteris. Di Vicenza, di sier Nicolò Pasqualigo podestà et capitanio. Scrive, in conformità, dii voler dii capitanio, e lauda il mandar le zente lì etc. Di Padoa, dii provedador zeneral Contarmi. Scrive questi avisi, ut supra, e quanto li ha scrito il capitanio zeneral ; però la Signoria comandi etc. Et lecto queste letere, fo disputation fra li Savii di scriver. Alcuni di Colegio voi ritorni in Padova per segurlà di le cose nostre e non meter a sbaraio aspetando la venuta di Franza in Italia, che in uno 141* zorno si reaverà il tutto ; e benché i nimici siano da zercha 4000 fanti spagnoli, 700 lanze, 600 cavali lizieri ad stmmum, et li nostri sariano assà più, ma si vede la fogosità dii nostro capitanio zeneral et esser poco amato da li soldati, et ch’el capitanio di le fantarie non voi esser con lui per non li ceder. Poi vicinarsi cussi non è bono : loro inimici sono tutti di una lengua, e nostri di varie nation et roti do volte; siehè non é da meter in alcun pericolo. Altri Savii diceva di alozamenli é bon lassar far al capitanio, et hessendo a Vizenza é in loco securo ; movendosi i nimici si poi retrazer; et é bon indusiar a doman a scriverli vengi via di Vicenza, perchè partendosi, tutto il visentin anderia in preda et ctiam il padoan, é sarà grandissima vergogna nostra de’nostri subditi, e di esso capitanio zeneral eie. ; qual scrive per niun modo voi tuor con loro impresa ancora che vedesse il partido.....Ilor fo terminato chiamar Pregadi per expedir tal materia. Da poi disnar aduncha, fo Pregadi et ledo le letere et quelle di Cypro, di sier Zuan Paulo Gra-denigo luogotenente e Consieri, di 27 Marzo, con uno aviso auto di Scandalorum, di nove dii So-phì. Item, come sperano trar da ducati 12 milia per certa franchation di alcuni ubligati a la fabrica etc. Di Vicenza et Padoa fono letere, di ozi, con avisi de i nimici di Mercurio Bua et Spadazin di Este. Come i nimici sono con effeto tutti levati dii Polesene, et passati di qua di l’Àdexe et alozati verso Lignago e fato il ponte etc. Di Crema, vene letere di sier Bortolamio I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XX. Contarmi capitanio e provedador, di 29. Zercha quelle occorenze, e come se dize de lì sguizari esser in Novara e aver retenuto il vescovo di Lodi barba dii duca di Milan, e il fradellodiiDucha et unodi casa Visconte, et esser scampa di man di essi sguizari el signor Zuanne di-Gonzaga ; et ch’el ducha di Milan era intrà in roca di Milan, et Milan è sotosopra. À mandato uno explorator, etaviserà quello riporterà. Questa nova subito se intese per la terra, perchè la Signoria mandò a dirla a l’orator di Franza, et quel portò le letere disse a bocha sguizari aver morto il fradello dii Ducha, et. che a Cremona erano stà re-tenuti da 20 citadini perchè pagaseno le loro taie. Di Treviso, letere dii signor Renzo capitanio di le fantarie, in risposta di quella li scrisse la Signoria. Come pagava li fanti et voria star con la sua compagnia apresso, perchè sa la fadione i fanno etc. Repòrto de uno homo di reofori di Cypro, se 142 a trova a le bande de Turchia in una terra nominata Scandalorum, facto a dì 6 Marzo 1515, et mandato a la Signoria nostra per letere di sier Zuan Paulo Gradenigo luogotenente di Cypri, sier Zuan Dolfin e sier Nicolò Michiel dotor, Consieri, de dì 27 Marzo, ricevute a dì 31 Mazo 1515. Aviso le magnificentie vostre, che se ha de qui come ej Gran Turco fa grande exercito più eh’ el non havea l’anno passato, et voi andar ad expugnar un signor de Natòlia, sta su una montagna Stella, el qual signor de Natòlia è provisionato de Soffi et dal signor Soldan ; el qual signor domina questa montagna Stella, che sono loco de passo et forte. El Signor ha inteso costui aver provision sì dal signor Soffi, come dal signor Soldan, et cussi el Gran Turco è per mandar grande exercito contra quel signor de Natòlia per expugnar quel passo. Item, adviso le magnificentie vostre come el Soffi si atrova in Tau-ris con gran campo, et voi vegnir contra el Gran Turco. Et aviso come el Soldan hanno manda a dir al Soffi, per sue letere, de far liga, et eh’ el vadi contra el Turco. El Soffi hanno manda le letere del Soldan al Gran Turco, et hanno manda a dir guarda le lettere del vostro amico el signor Soffi. Per questo nuntio medemo ha manda una rnazoca dorada el una spada et una sola al Signor turco, mandando a dir ch’el stia aparechiado, et hanno manda questi tre presenti per signal de guera. Aviso etiam le magnificentie vostre, come in tuti questi luogi se 16