421 MDXV, Lauda la Maestà Regia e li soi mollo; e scriveuo l’opinion dii He saria il noslro exercilo venisse avutili più che ‘I poi lesse. Et come loro oratori fono il-1 Consejo dove erano siali 0 hore, el il duella di Geler el quelli li disseno la deliberatoli l’ala, ch’era omnino di passar i monti, o per amor o per forza, e non dimorar più. Item, che con il ducila di Geler erano venuli 800 zenlilhomeni a cavallo benissimo 252* in ordine e boni cavali, et tuli li deputati a la impresa erano venuti excepto il capilanio Michiel con 4000 lanzinech, che fin zorni . . . saria zonlo li. Scriveno che monsignor di la Trimoglia li disse: « Domini oratores, non sarà 4 zorni che intenderò una bona nova, che non la penseresli mai ». Item, poi, in letere di 19, scriveno il Re averli dito, di sua boea, che li piace aver inteso per le nostre letere eh’ el signor Renzo sia zonlo a Crema con le zelile; et Soa Maestà à letere di Zenoa, di quel Doxe, che havia fato 3000 fanli ; dice li havemo provislo di le letere di cambio per li danari, aziò ne lazi altri 4000, et mandemo 300 lanze capo monsignor domino Marco de Pria fradelo dii Cardinal di Bat ti, eh’è valente homo, le qual passino di Niza a Zenoa, e dite /.ente e fenili 7000 se utiissa col signor Renzo vostro capilanio e fazi faconde a la recuperatimi dii stailo di Milau. Item, il Re à senio al Papa che ’I sia contento che ’I Cardinal ile Liiceinburg con 15 episcopi possi andar per luta la Pranza et suo reame visitando le chiexie, et li dagi I’ autorità. Item, il Re 11 ha dito aver inteso che il conte Paris Scolo era stà condulo con la Signoria 200 cavali lizieri, e li piace: è boti stagi a Piasenza per farla voltar. Scrive poi sier Piero P.isqualigo oralor, solo, una teiera, di la gran spesa P à ’ufo per andar in lngal-lera e tornar e andar in Borgogna, overo in Fiandra, da P Archiduea, et sopra questo scrive longo a gran tanxa eie. Voria li fosse dà resloro, over credilo, a le Gizuiie, et dice za ha scrito il suo viazo el quanto ha fato con P Archiduea; le qual letere ancora par non siano zonle. El corier fo chiama in Colegio. Disse la via l’avea falò ; vien per Zenoa, e su le alpe di Fiorenza h.ivia trovà corieri dii Papa portavano danari a’ sguizari ducali.... A Zenoa il Doxe havia fato, per il Roy, fanti 3000, et che Zanon corier era stà spazà zorni 12 avanti di lui dal Dandolo.oralor; qual fu retenulo, fu presso Avignon a Talardo da uno capilanio francese non lo cognoscendo, e tolto le letere e mandate a missier Zuan Jacomo a Garnopoli, e spogliato, e questa è la causa non è venuto di longo. luglio. 422 Sumario di una letera di sier Piero Pasqualigo 253 doctor et cavalier, orator nostro, data a Lion, a dì 19 Luio 1515, drizata a sier Marco Barbo qu. sier Marco, rieevuta a dì 20 Avosto. Scrive, come per avanti à scrito, il suo esser stalo in Fiandra da lo illustrissimo signor archidu-clia di Borgogna, el liora scrive la qualità soa. E uno garzon di anni 15, perchè ’I nacque dii 1501 a dì 24 Fevrer, corenle el bisesto. È di mediocre statura, magro al posibile, palido, mollo rnelincolico; porla la boca sempre cazuda el aperta, et così li ocliii eazudi che par li stagino alacati et non sieno soi. Li sui medici dicono è di molto debole complexione, el invero così dimostra; ma à una bella e gran cor le dove sono infiniti spagnoli malcontenti dii re di Spagna, e de molli lodeschi, e madama Margarita va sempre con lui ma non governa, nò se impaza plui in cosa alcuna de Slado, ma solimi atende a darsi piacer e bon tempo; è più bella e fresca che la fusse mai. La excel-tia sua à visita e tolto el dominio de tutta la Fiandra; la qual, olirà le ordinarie ini rate, se è acordala darli in anni 4 ducali 400 milia a ducali 100 milia a Panno; e così à falò la Brabantia. L’isola d’Olanda, dove lo trovai andar de terra in terra togliendo obedientia, recordando el basar del manipolo, li dà pur in anni 4 ducati 150 milia, nel che so include etiam Zilanda, dove sua signoria lo per avanti; sichè sine dubbio, olirà le sue intrude, qual però non sono molle, Para per anni 4 proximi ducati 300 milia a Panno. Lui, per esser pillo, non governa ma vien governato, et el suo Consejo è diviso, perchè parie sono aficionali mollo et depende da Pranza, e parte dal re do’ Romani. Tulli tamen insieme sono malcontenti dii re di Spagna per plui respili, ina johncipaliter perchè non cavano niente da quelle bande. La fin sarà che indurano l’Arziducha andar a cazarlo dii governo di la Chasliglia per esser suo; al che Franza.et Ingallera coopera ogni dì per excellenlia. Di le cose di qui, per quanto a la impresa, quel che vedo certo sapereli, videlicet, che indubitatamente ne l’ultimo Consejo fo deliberato che non si sopraslesse plui, ma che le zenle pasasscno di longo a la volla de Italia, el cussi forano; et che la Maestà Chrislianissima senza alcun fallo vien in persona. Diviso el campo in (re parte, zioè la antiguarda de la qual sarà capo el duca di Barbon gran conlestabele; la balaglia di la qual sarà capo la Maestà Regia e suo locotenente el duca di Lorena, qual è qui in Lion,