469 UDXV, AGOSTO. 470 :0 Et poi finito di ptlblichar questi sopranominati et quelli che di novo si veneno ;i oferir, lo chiamà li bandii a capello, el fono poi elecli li nominali dii Consejo di X, et rimaseno. Primo di b.ilote.sier Chr*i-slufal Moro, (b savio dii Consejo, qu. sier Lorenzo, 1147, 460 di no ; sier Nicolò Bernardo, fo consier, qu. sier Piero, 917, 705 di no; sier Hironimo Con-larini, fo capitanio a Padoa, qu. sier Berluzi procura t or, 836, 70*2 di no. Soto, sier Piero Capelo, fo savio dii Consejo, qu. sier Zuan procnrator, qual ave 613 e titolo di Cao dii Consejo di X ; poi sier Stefano Contarmi, fo capitanio a Padoa, qual ave titolo di consier, 738 et di no 805 ; sier Alvise di Garzoni el consier, 735, sier Francesco Fosca ri, fo consier, qu. sier Filippo procurator, 630. Poi sier Pi ro Lion, fo consier, 547 ; et pezo di tutti fo sier Marco Antonio Lorednn, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Zorzi, qual ave 395, et 1196 di no, et questo per esser rico, et non volse imprestar alcuna cossa. Fo tolti di Pre-gadi ordinarli, con titolo di Pregadi, numero 15, et rimase questi per ordine di balote : Sier Francesco Donado el cavalier, foavogador, 1004; sierJacomo Badoer, fo luogotenente in la Patria di Friul, 962 ; sier Francesco Coniarmi, è di Pregadi, qu. sier Polo, che ha serrido di ducati 2000 per i bisogni di Crema ; sier Andrea Gusoni, è di Pregadi per danari, qu. sier Nicolò, 898 et 688 di no ; sier Francesco Foscari, fo capilanio a Zara, qu. sier Nicolò, 890, 679 di no ; sier Zuan Emo, el camerlengo di co-mun, di sier Zorzi, 888,768 di no. Solo, sier Alvise Bon dolor, è di Pregadi, 866 ; poi sier Domenego Capelo, è di Pregadi per danari, qu. sier Nicolò, 845 ; poi sier Hironimo Grin ani, è di Pregadi. di sier Antonio procurator, 836, et sier Lorenzo Falier, è di la zonta, qu. sier Thomà, 808, e li altri poi ; sichè ozi tre nuovi di Pregadi rimaseno. Il primo fo il Gusso-ni, e questo per li ducati 600 à prestado; sier Francesco Foscari prestò ducati 300, el à gran favori, et à fradelli che vien a Consejo, el sier Zuan Emo rimase, perchè in questa camerlengaria di comun ha Servilo di danari publici tutta questa terra. Conclusive, chi non ha mandato non è sta servito; sidiè in tempo di guerra à dispensa ducati più di .. . milia, adeo li danari di camerlengi, che valeva ducali .. . el ceutener, era cressuli e valeva ducati.....Dito " sier Zuan Emo è di anni. .. , non ha aulo altro officio die camerlengo di comun e Pregadi, tamen dii suo romagnir à dato molto a mormorar a la terra. Havea più di 200 che procurava per lui, e questo per aver auto danari in questi bisogni dii danaro. Ho voluto scriver questo, perchè cussi è la verità, el si non avesse servito, saria cazuto, come è cazuto suo colega sier Bortolanio Moro, qual cazè 3 volte a le Cazude, et ultimate provedador di comun di sier Alvise Vituri s;'iiza titolo, et questo perchè non serviva n.uno ; e questo à servilo, è rimasto. Hessendo ozi, a dì 5, redulo il Principe a Gran 281 Consejo, sier Nicolò Vendramin qu sier Polo, qual à lelere spesso dii capilanio zeneral, per esser suo amico hessendo slà provedador execulor in campo, disse aver aulo lelere di esso capitanio ozi, li scrive il campo de i nimici esser pur ad Albore, et non anno ancora fallo il ponte, el à soa excellenlia uno avi-so che sono in disacordia Ira loro. El viceré voria andar in reame, e il conte di Chariati, ch’è a Verona et governador cesareo, qual vene lì in campo a consultar, voria l’andasse in Lombardia conira francesi ; sichè non hanno terminalo il passar PA-dexe, el rimesso far uno altro consulto aspelando certi avisi. El in la Signoria fo letere, di ozi, dìi provedador venerai, da Este Avisa li pagamenti fati a le zenle d’arme e cavali lizieri, zoè dato li danari a li capi. I nimici sono pur ad Albarè, et molti fanti spagnoli scampavano via, el questa è la causa non vo-leno far il ponte, perchè dicono aspelar certa risposta di P Imperador. Ozi fo assa’ pioza, quasi tulio il zorno, e più la sera con vento et grandissimo temporal. Di Roma, fo letere, al venir voso dii Con• sejo, di Votator nostro, in hore 42, di■?, hore 18, qual fo lecte tra li Savii, e poi con la Signoria et in camera dii Doxe. La conclusion : Il Papa feva quello el poteva contr-a francesi che non venisseno in Italia ; mandava danari publice a’ sguizari et a’ spagnoli, et la Liga è conclusa con loro, et il Papa l’ha mandato i capitoli autentici sotoscrili, overo la copia ; sichè si poi dir publieala. Per tuta Roma si dice il Papa è fato spngnol. Et come l’ha inleso, in li capitoli è Papa, Imperador, Spagna, Milan et sguizari ; non vi è fiorentini. Il Papa promele dar ducali 20 milia al mexe ; P Imperador 6000, Spagna 10 milia, il ducba di Milan 10 milia, et sguizari servivano un terzo di bando, e li do terzi pagati, licet le lelere dicha do terzi di bando, ma à equivocalo ; tamen il Papa dice non à fato ancora nulla. È zonto quel nontio andò in Franza con la risposta dii Re. E altri avisi el coloquii à alili, l’oralor nostro con il Cardinal Bibiena, il sumario di qual è qui avanti scrito. ltem, che sguizari oferiscono 30 milia da esser pagali sohm 10 milia per la Liga, e il Papa dice che l’à ben dà la bolla a’ inimici, ma li convien far cussi