587 MDXV, AGOSTO. 588 messo andò in Pranza al Roy, e si vederà s’il starà duro ad aeordarsi con Soa Beatitudine. Scrive de 11 non si sa alcuna verità. Tieneno secrete le cosse; ma poi che ’1 Chrislianissimo è in Italia, de qui se dia saper ogni successo; niente di meno non voi restar di avisar quanto de lì se dice. In questo zorno, fo fato malofizio a San Marco, justa la deliberation di Quaranlia, a quelli robono Santa Maria Mazor. Una femina, se intendeva con loro, fo incoronala, et poi disnar do fono apicadi, et è uno prete, qual e in preson, loro compagno, per il Patriarcha. Gionse ozi li synici di Levante, sier Zuan Nadal Salamon et sier Marco Antonio Calbo stati fuora mexi...., et è venuti con gripo da Corfù in qua ; hanno tocato Ragusi, dove ànno inteso il zonzer a Constantinopoli dii Signor turco, et dicono ragusei che ’1 solicitava l’armada sua di galic 200. 354 Lconardus Lauredano Dei Gratta Dux Vene-tiarurn etc. nobili et sapienti viro Victori Diedo de suo mandato corniti et provisori Lesina fideli dilecto, salutem et dilectionis affectum. Per vostre di tre di l’instante, diretive a nui et ai Capi del Consejo nostro di X, habiamo inteso con nostra singular satisfatione il prudente modo et ordine per vui servato in componer le differentie vertivano fra quelli fidelissimi nobili et populari, del che molto vi laudamo et comendamo, parendone che in cadauna action vostra vi deportate con tanta pru-dentia, dexterità et circumspectione, che non poreSii più satisfar al desiderio 'et voler nostro ; nè menor piacer habiamo receputo, imo supra modum siamo rimasti contenti et satisfati, che l’una et l’altra parte, con tanta amorevoleza si habiano pacificati, cum tanta demostratione di carità, quanta inerito si conviene a fideli et devoti del Stato nostro. Però vole-mo con i Capi dii Consejo nostro di X e vi coman-demo che debiati in nome nostro comendar et laudar cum quella affectuosa et dolce forma di parole vi parerà convenir a carissimi et fidelissimi dii Stalo nostro i prefati nobili et populari, facendoli certi che i non haveriano potuto farne mazor apiacere; ma molto più contento ne serà et tanto più acquisterano la gratia del Stato nostro, quando che vederemo la perseverantia loro in questa bona opera tanto a nui accepta et grata quanto dir si possa. Perseverino adunque con bon animo et demostrino con effecli 354* la propensità de l’optimo voler suo, perchè cussi facendo, seremo promptissimi ad ogni suo commodo et benefitio. Laudarete preeterea quel nobile fidelis-simo de Balzi, quale posposta ogni passione, ha cum tanta carità abbraciato l’interfector del proprio figliolo; de la qual piissima dimostratione el Nostro Signor Dio è per remunerarlo, et darali retribution di sorta che et qui et apresso la Maestà Divina el ne sentirà il benefitio che a tanto clementissimo eflecto si ricerca. Demum, vi dicemo, che quanto spetta a l’aricordo contenuto in fin de le letere vostre preditte, reputandolo ben a proposito, lo haremo a memoria et meteremolo, quando serà il tempo, ad exe-cutione. Dii successo veramente di quanto è sopraditto, ne darete per vostre particular adviso ai capi preditti. Data in nostro Ducali Palatio, die 22 Augusti, indictione tertia, 1515. Fo publicata a Liesna a di 14 Octubrio 1515. Jo. Baptista Adriani. FINE DEL TOMO VENTESIMO.