349 MDXV, LUGLIO. 350 209 ' Copia di una parte presa in Pregadi zercha far 4 nave, a dì 29 Zugno, posta per i Pro-vedadori sora la merehadantia et navega-tion, tutti cinque d’acordo. È sta in diversi tempi con varie vie et modi previsto al fabriear nave in questa cita, eognosceudo l’utile, benelicio et reputation che di quelle sente el Stado nostro, imperochè, ultra el parlilo che hanno i inaistri di lubricarle, la marinareza et l’utile dei nolli, quelle etiam sono in molli bisogni opportune. Et perchè al presente ne sono pochissime, et per re-dursi a meno se con alcun partito al dar causa di fabricarne non se provede, et però l’anderà parie : che sia proposto partito de far 4 nave che non siano de menor portada de bote 500, ma ben da quel numero in suso, per le qual sia dato de don ducati uno per bota de tanto quanto le seratio stimade portar de so et fra do coverte secondo el consueto ; dei qual danari siano facti creditori quelli torauo a far le nave de tanti danari di le Cazude de la mila posta, che sera la prima coperta, et de l’allra mila avarada che sera la nave, da esser quelli che a tal eflecto se oferirano iti termene de uno mese eletti per questo Consejo congregado da 150 in suso passando la mila; quali siano tenuti in termene de mexi ti aver posto le nave in cantier, et averle avarade in termene de mexi 18 ultra li sie del melerle in cantier, soto pena de ducati 500 da esserli tolti per i Patroni nostri de l’Arseiial senza altro consejo, et posli in uso dei bisogni de quela caxa nostra. Et aziò fazino quelle de sorte che si possano usar in ogni bisogno et non siano come marani, debano far quelle de bote 500 di queste mesure, zoè longe in columba da comedo a comedo loro de soto de la colomba* passa 14; in bocha pie’ 24; in cantier alte in cadena pie’ 8 ; alte infra do coverte pie’ 5 et uno quarto, et de mazor mesure per portion secondo che sera la portada mazor, come è sopraditto. Et li provedadori mes-seno la dita parte, fono: Sier Andrea Foscarini, sier Velor Pisani, sier Alvise Malipiero, sier Andrea Baxadona et sier Alvise di Prioli ; et fu posto un scontro per sier Antonio Trun procurator, savio dii 210 Consejo, qual è questo, ch’el vuol la parie in tutto, con questa conditiun che li danari de l’olìcio di le Cazude non corino, salvo finita la presente guera. Andò le do parte: 2 non sincere, 5 di no, 66 dii Trun, 67 di Provedadori sopra la merehadantia. Iterum balutala: 3 non sincere, 60 dii Trun et 87 di Provedadori prediti; et questa fu presa. Dii mese di Luio 1515 A dì primo. Introno solum 4 Savii nuovi : Sier Alvise da Molili e sier Andrea Griti procurator, sier Juslinian Morexini e sier Bortholamio da Mosto, manchava sier Zorzi Corner cavalier procurator, eli’è a Padoa, e sier Velor Foscarini che si risente da gote. Cai di X : Sier Francesco Falier, sier Marco Orio nuovo et sier Francesco di Garzoni. Et vene in Colegio il reverendo domino Stefano de Tagliaciis arziepiseopo di Patras, et olmi episcopo di Torzelo, el qual è alcuni zorni è venuto di Roma, et parloe per cosse sue particular zercha il suo vescoado di Torzello. Di Padoa, letere di sier Domenefjo Trivisan et sier Zorzi Corner cavalieri procuratori, dì eri sera, drizate a li Cai di X. De occurrentiis. Dì campo, di le Brentele, di sier Domenego Contar ini provedador zeneral, di eri sera. Come i nimici sono in Vicenza, et è ritornalo in campo il marchese di Peschara, che si parti con la caval-chata grossa verso Verona per far scoria a le vilua-rie venivano in campo. Item, di cavali 150 de i nimici, quali haveano pasato la Brenta, come scrisse eri, andati verso Asolo, facendo danni, e fato presoni 40 villani el do amazati, et ritornorono con la preda fata. Feno la volta di la Rosa, ma nulla tro-vono. Li nostri cavali vanno sul veronese; sichè non si scontrerano a questo modo facendo. Item, scrive è sta apichato a Padoa quel. . . Pisato da Montagnana, rebello, juxta le letere di la Signoria nostra scritoli con il Consejo di X. Item, dii zonzer a Padoa 40 cavali lizieri dii conte Paris Scoto. Item, Zuan Corado Orsini, et dize aspeta di bora in bora li soi fanti; sichè li ara tutti, ma bisogna danari da pagarli ; però si provedi etc. Da poi disnar, fo Gran Consejo et nulla da conto fu fato. Di campò, letere dii provedador zeneral, di ozi, ìiore 15, date a le*Brentelle. Come era zon-to dal signor capitatilo zeneral el signor Olio Visconte fo lìol di domino Francesco Bernardin Visconte, e fradelo fo di Sacramoso Visconte, qual è di zentilhomeni in la compagnia di esso capitanio. Referisse è zorni 5 parte di Piasenza, el al suo partir ave nova che a dì 24 el gran conteslabele duca di Barbon era zonto a Lion con parte di l’exercito dii Re et artelarie, et che fin tre zorni aspetava la Maestà dìi Re, qual harà uno exercito di 20 milia lanzi-necli, licei la fama sia di 25 milia et 10 milia fanti