257 MDXV, GIUGNO. 258 vanno fino apresso li stechati e loro non eschano, perchè il viceré ha fato far cride tutti stagino uniti ; nel qual campo è gran carestia, e il pan che valeva sul Polesene tre al soldo, vai qui un soldo l’uno; etiam il vin è caro. 152* A dì 4. La malina, si fo gran romor prima in Quarantia criminal davanti li Consieri da hasso tra sier Silvestro da Leze, come synico di Rialto, e sier Francesco Bolani l’avogador. 11 caso è, che dito sy-nicho havia preso di retenir uno Zaneto da Millo, era masser a la Justicia vechia, et era in preson. Par questo A vogador habbi intromesso il processo et falò cavarlo di preson con segurtà, unde questo sier Silvestro si dolse, et per la Signoria fu lato ch’el dito Avogador fe’ ritornar Phomo in preson. Et non bastante questo, diio synicho, qual è suo zerman cuxin, fo in Colegio di la Signoria a dolersi di questo, et si alierò molto col dito Avogador, dicendo non esser sta mai condanà come fo lui etc. 11 qual Avogador ha intromesso ditto synicho per aver, ut di-citur, fato il processo falso, et voi menarlo ; quello sarà, noterò di solo. Vene sier Filippo Morexini qu. sier Andrea, qual à certa causa intromessa in suo favor per sier Antonio Boldù el cavalier, olim avogador, contra sier Ruberto Morexini qu. sier Alvise suo parente, intervenendo li beni di sier Marco Morexini el ve-chio ; la qual se dia menar in Pregadi; unde fe’ questa oferla al Colegio, di prestar a la Signoria ducali 200 fin uno anno, et li sia dato le do Quarantie a definir tal sua causa ; unde sier Antonio Grimani procurator, savio dii Conseio, laudò acetar il partido, et si melerà la parte nel Conseio di X ; ma la soa parte, non voi questo. Vene Porator di Franza, episcopo di Triulzi, qual lui non ha letere, et parlato di la venuta dii re di Franza ; poi si dolse di certo milanese Triulzi, qual, per sier Nicolò Dolfin olim avogador, preso di retenir per causa di aver, ut dicitur, tosigaio uno con uno ovo etc., e li è stà dà corda. Et suplichò la Signoria li fosse dato per esser bon servidor, e parlò con coloro non si dovea far questo ; unde il Colegio, per gratuirlo, terminò, per il Conseio di X, farli la gratia. Di Vicema, fo letere, di eri. I nimici, ut su-pra, pareva tiraseno il ponte fato a Lignago verso Albarè. Item, tutto eri, Zuan di Naldo con 37 cavali lizieri combatò conira il viceré, qual era andato con 150 homeni d’arme, 150 cavali lizieri et 150 fanti el 30 schiopetieri verso ... ; et poi reduti scaramu-zando a certo ponte smonloe a piedi et combatè, I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XX. adeo prese G cavali di spagnoli con li homeni, et di nostri perse 5 cavali et do homeni; adeo dito Zuan di Naldo merita gran laude. El qual corse la lanza lui medemo conira i nimici, et si portò molto vigorosamente, ut in littcris. Di Cypro, fo letere di sier Zuan Paulo 153 Gradenigo luogotenente e Consieri, di 29 Aprii, con nove sicome la relation tutta sarà scripta di soto; le qual letere è venute con la nave patron Luca Gobo, la qual è di..., carga di orzi et gotoni, vieti di Cypro. Etiam fo letere di Aleppo, di mercadanti, di primo Aprii, con nove dii Sophì, sicome di soto noterò un capitolo. Di Ile timo, vidi letere di sier Filippo Sa-lamon rector, di 2 Aprii. Come era nova il Signor turco havia falò comandamento sopra la Grecia, che niun greco porli capello in testa, ma bareta con uno fazuol alorno. Item, non cavalchi cavallo, nè porti caxacha con bavaro; la causa non si sa. È gran cosse; s’il sarà vero, verificherasse poi. Vene in Colegio il conte Vetor da Martinengo citadin brexan e .zentilhomo nostro, qual è con il signor capitauio. Vieti di Vicenza, partì eri con letere dì credenza, e fo in Colegio con li Cai di X. Disse i nimici esser eri levati di Lignago et andati ad alozar a Manerbe, pertanto esso capitanio voria unir l’esercito tutto a uno e ussir in campagna ; e s’il non paresse a la Signoria il star in Vicenza, licet sia seguissimo, redursi a Monte Galda e Monte Galdela ; però si fazi il capitanio di le fan-tarie vengi con li soi fanti in campo, et cussi tutte le zente etc. Da poi partito di Colegio, li Savii consullono quello si havesse a risponderli et scriverli, el fo varie opinion, adeo le do man di Savii una era contra l’altra, e fo comandà Pregadi. Di Udene, di sier Lunardo Emo luogotenente di la Fatria. Come di sopra non intendeva preparalion alcuna si facesse. Item, à fato eleclion di zercha 40 cavali electi, quali si hanno offerto non lassar inlrar viluarie in Maran; a li qual ha promesso darli ducali uno di più al mese per uno ; sichè per questi do raexi è poco, si cussi piace a la Signoria farà ; unde per Colegio fo scrito..... Di Crema, di sier Bortolo Contarmi capitanio e provedador, di 2. Come fu vero il vescovo di Lodi fo retenulo in castello a Milan ; ma dii fra-delio dii Ducha non fu vero etc. 17