19 MDXV, MARZO. 20 di loro siano tansati ; e dita tansa duri anni 5. Etiam se elezi 0 altri Savj, 3 per camera di rispelo in loco di cazadi, et una man di Savj debbi tansar l’altra, ut in parte. Ave 24. Sier Antonio Trun procurator, savio dii Con-segio voi sia electi 20 Savj, ut supra, et ogni anno quelli si vorano doler di le tanse siano realdili, et comenzi da quelli che non hanno pagato le so’ tanse (aiate ; et ocorendo angario al presente si siegui le tanse 21. Sier Christofal Moro, savio dii Consejo, voi elezer 20 Savj, ut supra, quali in do camere . reduti 10 di qua da canal, videlicet et 10 di là, mandino per tulli, si in questa terra e comissarii etc. come sotto el Dogado, comenzando a contrada per tessera, et debino tansar excepluando i beni posti a decime, videlicet per ogni 100 ducati uno a pagar oltra la decima e solili pagar, havendo rispeto quelli tanserano a le industrie, spexe, interessi di cadauno di quello ha al mondo, et si chiami decima nova, ca-sando le tanse et altre angarie, videlicet quel ducato uno per 100 di quello liaverà al mondo oltra li beni decimadi, e questa duri per anni 4, sichò di A in 4 anni sia reformada, intendendo le decime di la marcadantia si pagi come si fa al presente; et per ogni angaria si melerà olirà la decima, si pagi el terzo di dita tansa di più, e se in questo mezo aca-derà poner tanse, si pagi, con questo quelli pageran-110 li sia posto a conto come quando sarano tansati, videlicet il terzo di la tansa etc., ut in parte, la qual è molto longa. Ave 39, poi 75. 8 Adì do. La malina vene in Colegio l’orator di Ilongaria, venuto novamente, solicitando la sua ex pedilione, perchè non poi star più; à li cavalli a Treviso, et commission dii Re di ritornar presto. 11 Principe li disse voi danari, ch’è quella cossa che la Maestà Regia in questi bisogni ne doveria servir nui ; tamen l’avea raxon et si vederia qualche modo, dandoli bona verità ; al qual se li fa le spese, ogni tre zorni se li dà ducali 10 oltra la caxa preparada et le barche. Di Padoa, fo letere dii capitanio generai, dolendosi mollo zercha quello è stà fato al signor Renzo, et che non li par di esser cussi tratato etc. Unde fo terminà in Colegio di mandar a placarlo, et fo con li Cai di X parlato, per letere aute dii provedador zeneral etiam Contarmi a li Cai drizate, et terminato mandar suo compare sier Zorzi Emo, fo savio dii Consejo, fino a Padoa, con la commission se li darà ozi con il Consejo di X ; etiam porli con lui ducali 2000 per pagar le zente; et vadi poi sier Borlolamio da Mosto savio a terra ferma a far la monstra insieme con 1’ Emo di le fantarie eie. In questa malina, fo publicà in Rialto una crida da parte di sier Matio Barbaro, sier Polo Coniarmi et sier Piero Balbi provedadori sora le pompe et executori electi, zercha l’liabito di le donne, seguendo le parte vechie, et admoniti lutti che dille parie sarano observade. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonla, et feno la commission a sier Zorzi Emo va dal capitario zeneral a Padoa. In questa sera, a bore 22, fo continuato ai Servi a far la procession solila con puti e pute vestite di bianco, con candele in mano, e poi li frali e il predicador maeslro Helia da Brexa col mantello di bixo da heremila, cantando le litanie. Vi era assa’ persone; cussi farà doman et Domenega, sichè 4 zorni a la selimana questa Quaresema si farà tal processione a placar l’ira di Dio. In questo tempo, qui era bon mercato dii viver: la farina in Fontego lire 4, soldi dodici la mior e manco il staro; il vino teran soldi 50 la quarta e manco ; l’oio un poco caro, lire 5. El miro calava assai, ma per li navilj che si rupe in Puja, che venivano qui, sta pur su’ precj ; dii resto, tutto a-bondantia al solito. E tuttavia in questa cità è as-saissimi forestieri vicentini, licei molti sono andati a star a Padoa per causa dii gran dazio dii vino fevano condur che pagavano. Sono assà padoani che si apresentano ogni dì a la bolla. A dì 3, la rnatina, vene uno cor ter di lloma 8 con letere di sier Piero Landò orator nostro, di 27. Da Lion, di sier Piero Pasqualigo do-tor et cavalier, va orator in Franga, di 16 Fevrer. De Ingoi ter a, di sier Andrea Badoer orator nostro, di primo Fevrer. Et quelle di Roma e Lion fono lecte, il sumario è questo: Di Poma, di 27. Come l’orator nostro è amalato e non poi ussir di caxa, nè poi exercitarsi, et si mandi il suo suceessor acciò le cosse di la Signoria nostra non patissa ; et manda letere di Lion, dii Pasqualigo, dì 1G, drizate a la Signoria nostra. El magnifico Juliano consumò matrimonio con la sorela dii ducha di Savoja a Turili a dì 25 Zener. Il Papa li mandò, per lelere di cambio, ducali 1G milia trati in Sauli banchieri aziò fazi bona ziera. Scrivo coloquj auti esso orator nostro con monsignor di Soglier orator dii Christianissimo lì in corte. Li ha ditto certissimo il Papa sarà con il Re predito, et