129 MDXV, APRILE. 130 Di Pacloa, dii provedador generai, di eri sera. Come i nimiei sono in moto certo di levarsi del Polesene, et par se intendalo ben col duella di Ferara, et si spende li in campo assa’ monede fera-rese, et è di danari hanno tochado di la paga meza aula ; et altri avisi sopra questo. Di Crema, di sier Portolo Contarmi capi-tanio e provedador, di 13. Come se li provedi di danari aziò possino comprar biave. Si dice el signor Prospero Colona vie» con zelile a conzonzersi con il viceré, et risona la fama eh’ el re di Spagna sia morto; la qual nova non è vera, et è una zanza. Da poi disnar, fo Pregadi et leto le soprascrite letere et quelle di Roma, e fo sagramentà el Con-sejo per l’aviso il Re non voi dar il reame eie.; in le qual letere di Roma è coloquii auli col Cardinal Corner. Fo publicato che il reverendo domino Piero Gri-mani di sier Antonio el procurator à prestado a la Signoria ducati 1000; sier Francesco Foscari el con-sier qu. sier Filippo procurator ducati 1000; sier Alvixe Pixani el consier dal Banco ducati 1000. Nolo. Fo mandato a Trevixo, di questi, ducati 1000 al capilanio di le fantarie per compir di pagar le so’ zente. Fu posto, per li 5 Proveditori sora la mercha-danlia sier Andrea Foscarini, sier Vetor Pixani, sier Andrea Baxadona, sier Alvixe Malipiero et sier Alvixe di Prioli, una letera al re de Ingaltera, esortando Soa Maestà a levar l’angaria messa di corone do per bota a’ nostri, quando nui metessemo ducati 4 per boia a li vini di Candia si trazeva per là, qual nui levasemo a compiasentia di Soa Maestà, credendo il simile quella dovesse far, e non innovar altra cossa aziò nostri possino venir a mercadantar de lì, ta-men non fece, et questo è causa molli recusano usar quel viazo ; per tanto pregemo Soa Maestà voy levarla etc. Ave una di no, 161 di si et fu presa ; ma il Re non farà nula, perchè li torna ben, et altre volte li fo scrito et nulla volse far di levarla. Fu posto, per li dilti, che de ccetero tulli li nostri zentilhomeni e ciladini, per li ogii et altre robe vieneno in questa terra di Puia, Calabria e la Marca e altri lochi dentro el Golfo, siano a quella instessa condition nel pagar di le decime che sono forestieri, sì in tempo di guera, come in tempo di pace: 24 di no, 151 di si. Fu posto, per sier Bernardo Barbarigo consier e savio, eh’ el sia scrito al rezimento di Candia, debino far proclamar che tutti quelli si vorà francar di danari de li teradegi di quella camera, possino in I Diani di M. Sanuto — Tom. XX. termine zomi 8, a raxon di 5 per 100, exborsando immediate el dinaro, e quelli prima exborserano siano li primi francati E perchè di questi il clero di Candia ha la sua decima, sia preso che la dila decima si pagi ogni anno da la camera di Candia, e li danari si trovano si mandi di qui, overoaCorl'ù con una galia, ut in parte: 25 di no, 116 di si. Fu posto, per li ditti Provedadori, che li fostagni cremonesi, quali al tempo Cremona vene sotlo la Signoria nostra li fo concesso per capitoli a quella comunità potesseno condurli di 10 Fevrer 1499 in questa terra, che prima per leze non potevano; la qual cossa ha deviato li foslagni si fevano di qui, et hora Cremona non è più nostra, sia preso che dilti fostagni non possino esser conduli, ut in parte. A l’incontro, sier Antonio Trun procurator, savio dii Consejo, messe, atento il bisogno di la caxa di 1’Arsenal di aver foslagni, li dilti possino esser conduti come si fa al presente: etc. et parlò dillo sier Antonio Trun; li rispose sier Alvixe Malipiero qu. sier Stefano procurator, uno di Provedadori sora il navegar e la mercadantia. Andò le parte, el fu presa, videlicet il Trun ave 57 e li Proveditori 113, una di no et una non sintiera, con questa però condition presa, che li fostagni sono in questa terra cremonesi, si possino vender. Fu posto, per i Savii, che sier Piero Arimondo, è capitanio in Cadore, possi spender in conzar quel castello e fortificarlo fin ducati 50: 29 di no, 133 di si. Fu posto, per i Savii dii Consejo et di terra fer- 71 ma, che uno Zupan da Cerviebai, qual però senza licentia di reclori nostri andò per tuor quel castello et redurlo a la pristina devution di la Signoria nostra, per la qual cossa è sta privo di luce, come in le letere dii podestà e capitanio di Cao d’islria si vede: per tanto sia preso ch'el preditto babbi in vita soa ducati do al mexe di provisión a la camera di Cao d’Istria. Ave 4 di no, 145 di sì, e fo presa. Fu posto, per i Savii dii Consejo e terra ferma, che uno capo di slratioti nominato Lazaro Crano, qual al tempo di sier Antonio Bon provedador in Albania e sier Antonio Contarini provedador in Albania, atento li soi meriti, li fo dato provisione ducati 12 al mese: che la predita provisión li sia con-Grmata, stando a’ servici di la Signoria nostra, qual è al presente a’ nostri stipendi; et partendosi,l’habbi etiam la predila provisión a rason di page 4 a l’anno a la camera nostra di Candia: 3 non sinciere, 19 di no, 139 di si; è presa. Fu poslo, per li Savii tutti, scriver al baylo di 9