387 MDXIIf, GI170N0. 388 et zernl barche numero C, et mese liomeni 6 per barca e lui montò su la prima barca, dicendo voleva pasar il ponte;e non trovava chi volesse venir. Pur zernì alcuni li parse, e cussi, a bore do di note, si messe a passar con dite barche, et cussi in bona ventura passoe il ponte con la barella patron Nicolò. Fo (rato alcuni archibusi di la rocha e pas-sono a boro di la barella, adeo le altre barche non lo seguivano; unde mandoe,Biaxio de Duvit a farle venir suso, et pur 4 altre barche vene. La sesta rimale per paura, patron Jacornin Fachin, sta a San Nicolò ; e pasato ch’el fu, se intese con alcuni dii paese et andoe solo la rocha di Lignago. Per forza a colpi di saxi tolseno al passo tre burehii et 4 burchiele et le conduseno suso arente le barche predile ; e fato questo, andoe dal signor governador : era hore 4 di note. E1 qual dormiva, e inteso questo, ave grandissima alegreza, e fe’ ponte e quel che bisognava. Tu-tavia si bombardava per li nostri la roca benissimo; et a dì 1C, hore 13, fono a parlamento con quelli di * la rocha, et spagnoli e todeschi, eli’ erano dentro, volevano tempo per luto venere, a dì 17, a rendersi, e il governador li voleva tuor a descrition. 'E cussi rasonando, el governador volse andar a far colation, e i fanti nostri si messeno con gran vigoria a dar la bataia la rocha, e con scale da la banda di la piaza al revelin montano suso e fo il 'primo Batista Doto valentissimo homo e non conossulo, qual liavea uno banderier che si portò da uno Iletor. Fo combatuto zercha una bora; tandem li nostri fanti introno in rocha vigorosamente. Fo feriti, di nostri, da 8, morti di inimici per li nostri 85, scampati...., presoni 14. Era dentro femene assai, e par spagnoli tìcoe fuogo e brusoe munizion e altro per ducali 4000. Fo trova in rocha pezi 5 di bella artelaria grossa francese, archibusi da 40 e altre cose asai ; fo rasonevel bulin, e l’acquisto fo a hore 15. El caslelan, nome à Guicl-mo Borgognona fanti 30. In la terra era capitariio di spagnoli uno nominato Ferando con fanti CO; el qual capitanio, a dì 7, fo a Bonaigo e fe’ bon butin, e, auto la terra, si tirò in la rocha con li fanti. Item, dize come la rota di Malgera è passa 13, la rota di Chaslignaro pasa 40, e a far il ponte a la Villa Bortholamea è passa 80 in 81. Da Gastei Baldo è largo l’Adexe passa 49 in 50, e tra Begoso e Castignaro è largo in un loco passa solimi CO, e a la Badia è passa 20, dove è il ponte. È podestà a Castel Baldo sier Lorenzo Diedo, et a la Badia sier Lorenzo Gradeiligo, Questi sono li patroni di le barche pasono di là dii ponte. Nicolò Sovio qu. Francesco da Venezia, sta a San Rafael in dia’ Miani, voria una caxela di bando da ducali 5 a l’anno di filo. Zuan Maria di lago di Garda, abita a San Rafael, voria una balestraria di galia. Bastian di Piero da Veniexia, chalafao, sla a San Rafael, voria lavorar sempre in l’arsenal. Mariti Zanchagna qu. Benelo, vende pesse, paga ai pescaori soldi 40 al zorno, voria esser asolto di quesla angaria. Zuan da Sibinico qu. Lorenzo voria esser asolto di soldi 30 paga a l’anno, e di l’angaria di la varda li tocha ogni 8 mexi. Rodio da Parenzo qu. Marco, voria per uno anno andar con le barche de la stimaria. Da poi disnar, fo Pregadi et leto le soprascrile 203 letere. Di campo, vene di provedadori generali, di 17, hore 18, date a San Znanne Lovatoto, soto-scrite Andrea Loredan et Menego Contarmi provedadori generali. Dii levar quella matina per tempo di Ronchi con lo exercito e venuti alozar lì, et hanno fato lirar el ponte etiam lì propinquo. Scrive haver mandato il trombeta a Verona a dir si rendeseno a la Signoria nostra, minazandoli dii guasto c più. Li hanno il capitanio zeneral fato proclama che la Signoria perdona ogni rebellion pasata, e.t rendendosi sarano fioli di San Marco, con li privi-legii, immunità eie.,,come erano prima. Item, che erano venuti fuora do nuntii di do citadini a dir vo-leano venirli a parlar a lui sier Domenego per esser stato suo capitanio, e cussi conferito col signor capitanio e colega, li mandò a dir venisse ; qual disse era per cosse di aver la terra, e che tutta la città desiderava San Marco, da 8 citadini rebelli in fuoxa, et che erano andati via questi zorni da 2000 fanti di quelli di Tiruol et restava in la terra da fanti 3000, molto timidi, et 400 cavali,e il governador di la terra era il vescovo di Trento. Item, pativano molto di vituarie ; et come il vescovo havia fato una oration al popolo che si doveseno tenir, perchè veria aiuto 5000 sguizari et il campo spagnol ; et che era letere di domino Zuan Lodovico Faela orator suo a l’Im-perador, li scrivea dii socorso li veniva di spagnoli; ma ben è vero non poteva esser avanti 10 zorni. Scriverò come havia il capitanio fato condur Fartela-