429 UDXIII, GIUGNO. 430 Leonardo Mozenigo, sier Alvise da Molili savii dii Consejo, e sier Vetor Foscarini savio a terra ferma, do decime et uno quarto di tansa a restituir con don 10 per 100, videlicet dii dazio del vin 1514. Sier Leonardo Mozenigo predilo e il Foscarini messene una decima et uno quarto di tansa a pagar a dì 10 et 15 dii futuro con don di 10 per 100 a restituir, ut supra. Andò in renga sier Alvise da Molin contradicendo a la parte di savii, e si troverà danari con zivanze senza dar angaria a la terra, qual è slreta ; non li fo risposto. Sier Piero Balbi volse andar, ma restò. Andò la parte :..., di savii.....questa ; e fu presa. Fu fato il scurtinio con boletini, per esser con pena, de do savii a trovar danari ; e tolti 9 rimaseno sier Alvise da Molin savio dii Consejo qu. sier Nicolò, sier Zacaria Dollin, fo savio dii Consejo qu. sier Andrea ; soto sier Lorenzo di Prioli, fo consier. 11 scurtinio sarà qui avanti. Di Roma, vene letere per corier a posta, di 28, hore una di note, di V orator nostro, qual è venuto prestissimo in hore 45. Scrive coloquii auti col magnifico Juliano et altri, et die li do nostri cardinali Grimani e Corner è stali dal Papa a dir Soa Santità non procedesse cussi presto conira la Illustrissima Signoria nostra, qual è stà sempre fiola di Soa Beatitudine, et scrive la risposta li fe’ il Papa, qual dice aver aver auto li capitoli di la liga fata con 11 re di Pranza per via di Mantoa, e visto che la Siria voi recuperar il suo Stado, sia tenuto per chi se voglia, e tenendo la Chiexia le terre la tien in Ilo-magna, cb’erano di la Signoria nostra, non à potuto patir, et etiam a tuor le terre di Puia ; però à dito quello disse. Et scrive uno breve al viceré, vadi aju-tar Verona; uno al marchexe di Mantoa, ajuli l’impresa, et uno al vescovo di Trento, è in Verona, non li mancherà di aiuto. Manda uno altro breve a la Signoria che desisti di l’impresa di Verona ; et dice voi mandar uno suo a la Signoria per tratar le condition di la pace con l’Imperador, qual è nominato Pyn-daro. Item, à scrito le sue 300 lanze cavalchino in campo di spagnoli, e altre particularità ; qual cosse à fato gaiardamente per aver inteso che francesi certissimo sono passati i monti e non si pensano di tornar. Et è letere nel Cardinal d’Ingaltera, come en-glesi *24 milia erano passati su la Franza. De’ sgui-zari si ha la mazor parte esser ritornati a caxa loro, restati alcuni pochi ; et che il Ducha era in Asie con febre terzana e doveva andar a Milan. Avisa, a dì 26, a hore una di note e meza, zonseno lì in Roma li do cardinali scismatici Santa f e San Severino, e andono alozar in palazo dii Papa, e la malina si reduse concistorio; et volendo questi andar come cardinali, il Papa non volse et veneno da puri preti per quelle sale dii palazo, qual erano piene a vederli; et intrali dentro,niun di cardinali si mosseno,et butati ai piedi dii Papa, poi leto una poliza loro che revocaveno il Concilio pisano et aprobava questo romano eie., e si sottoscrisseno di sua mano. Dcmum, dimandata venia, il Papa li asolse metendoli la bareta rossa, ro-cheto, capello et mantello, et fono restituiti ne li loro primi gradi, zoè vescovo et prete, non però di le loro intrale. Fo parlato et ussileno Inora a li loro gradi insieme con il resto di cardinali, et rimaseno a di-snar col Papa. Ozi, 28, andando il Papa a vesporo, se li feze incontra li do cardinali Sedunense et Anglico con uno nodaro, protestando al Papa non intendevano questi sismatici fosseno restituiti cardinali et venivano con Soa Santità per acompagnarla lei e non per esser questi scismatici in loro consorlio. Scrive, il Papa diceva voler andar a Viterbo, ma non dice di andar lì. Da Milan hanno come sguizari voleno ducati 200 milia, et hanno dato tuia a caxe 60 ducati 60 milia, zoè mille per una. E1 capitolo di Milan di XXI sarà nolado qui avanti. Et leto le letere, reslono il Consejo di X con la zonta, et feno poi i loro capi per Luio: sier Francesco Falier, fo podestà e capilanio a Vizenza, qual più non è stato, sier Michiel da Leze e sier Zorzi Pixani dotor e cavalier. Scurtinio di do provedadori a far provision di la recuperation di danari per la guera, justa la parte. Sier Lorenzo di Prioli, fo consier, qu, sier Piero procurator ..... f Sier Alvixe da Molin savio dii Consejo qu. sier Nicolò ....... Sier Francesco Fosca ri,- fo savio dii Consejo, qu. sier Filipo procurator Sier Antonio Trun procurator e savio dii Consejo........ Sier Francesco Falier, è dii Consejo di X, qu. sier Piero...... Sier Antonio Condolmer, fo savio a terra ferma, qu. sier Bernardo.... f Sier Zacaria Dolfin, fo savio dii Consejo, qu. sier Andrea....... Sier Stefano Contarini, fo capitanio a Padoa, qu. sier Bernardo. . . . Sier Alvixe Pixani dal banco, savio a terra ferma........ 85. 73 146. 12 80. 84 49.113 68. 92 26.137 105. 52 73.104 57.100