11 MDXIir, .MARZO. Da poi disnar, fo Pregadi ; et avanti si reducese, vene uno corier di Roma per la via di Rimano, qual è stato 4 zorni li a Rimano a spelar barca etc. Da Roma, di l’orator, di 25 le ultime. Come, poi la morie dii papa Julio, e portalo il corpo in cliiesia di San Pietro, fu sepulto ivi, et è dato principio a li exequii, qual dura 9 zorni ; et il decimo li cardinali, sono in Roma, intrano a far electione dii novo pontefice. In Roma sono 20 cardinali, et. se ne aspela 5 over C, perchè li scismatici venendo non sarano admessi. È sta dito a Lion esser morto il Cardinal San Severino. In castello è sta trovato ducati 250 milia in contadi lasati per il Papa ; zoie per zercha 150 milia di valuta, et arzenti per peso di marche, zoè pesi 5000, eli’è zercha ducali 80 milia. Alcuni cardinali voleano partir quello tesoro tra tulti li cardinali ; tamen li altri non hanno voluto, et si riserverà al novo pontifice. È sta trato ducati 30 milia fuora per far la spexa in Pexequie e quello acade. È slà fato congregation di cardinali in caxa dii reverendissimo San Zorzi, per esser camerlengo. È stà fato governador dii Colegio lo episcopo di Treviso, 3 * di Rossi. Orsini e Colonesi sono intrati in Roma, alo-zano in Capitolio. È stà certa cossa in Roma di cu-stion ; morti alcuni, come dirò di soto. Scrive che il confessor dii Papa, qual è vardian di Ara Coeli, spagnol, li à dito il Papa in reconcilialione aver be-nedeto li venitiani ; sichè non est timendum dii monitorio. Si aspela a Roma il duca di Urbin come capitanio di la Chiexia, con zente d’ arme. Scrive, è stato dal Colegio di cardinali, nomine veneto, a far le oferte solite, pregando elezino un pastor bon per la Chiesia, linei ancora non habi auto nostre ; e altre particularilà, ut in litteris. Da Milan, dii secretano Guidoto, di 27. Come hanno de li che nel Dolfinà è lanze 1200 francesi et G000 lanzinech. Item, che domino Alexandro Benlivoy era lì dimandando aiuto di zente al viceré per andaraintrar in Bologna; et che la zenle si preparava per pasar Po e andar a tuor Parma e Pia-senza. E in Piasenza era il conte Nicolò Scolo, e si voleva tenir per la Chiesia, e cussi Parma. Item, el Cardinal Sedunense partiria a dì 2 per Roma, per esser a far il Papa. Di Campo, dii provedador Contarmi, da San Bonifazio. Come bona parte di la compagnia, fo dii governador Zuan Paulo Baimi, è partita, sichè in campo non è restà se non zoveni condutieri ; el si provedi di danari. À ricevuto l’ordine di alozar le zente; eseguirà. Di Ruigo, di sier Donado da Leze podestà et capitanio. Avisa come domino Julio Taxon ca-pilanio dii ducha di Ferara ò andato con zente a la recuperation di le so terre che li à tolto la Chiesia, zoè Rezo e altri castelli. Item, li Bentivoy è andati a Zento e la Pieve, e lì adunali con zenle. Di Bossina, di uno Matio di Gaiardi piti-sico, qual sta lì, et avisa la Signoria nostra dì le occorentie. Scrive come turchi hanno tolto do castelli a’ hungari di importanlia; et che ragusei, quali, per non haver fato il presente al Signor turcho erano sta malvisti e retenuli alcuni oratori et uno morto, par ragusei li habino mandalo presente di zeladie, torzi di cera, veste e altro, ut in litteris; adeo il Signor li han tolti in gralia. Et come quel sanzacho, over bassa, di la Bossina, Feris bel, si dice dia corer con 1200 cavalli in Corvatia e Dalma-tia ; e questo perchè el Signor dize non sa da chi tien venitiani, perchè ancora non li è venuto l’orator a ralograrsi. Scrive, tra loro fradelli è gran discordia, e sono tutti su le arme, e hanno exerciti, utjn litteris. Di Udene, di sier Andrea Trivixan el cava-lier luogotenente di la Patria di Friul e ’lprovedador zeneral. Come havendo mandato a dir al capitanio di Gorizia di la trieva perlongata per tutto Marzo, insta le letere seritoli per la Signoria nostra, che vogliano etiam loro servarla; qual li rispose non haver ordine alcun di questo; tamen sono rimasti di mandarli a dir 4 zorni avanti che non vogliano servar dila trieva, e in questo mezo stiano insieme pacifìchati. Sumario di letere di domino Nicolao Lippoma- 4 no episcopo di Bergamo, date a Roma, di 21 Fevrer 1512, drízate a sier Hironimo Lippomano suo fratello, ricevute a dì .. Marzo 1513. Come, questo zorno, a hore 11, morite papa Julio con fama de pontefice excellentissimo ; et ne la morte sempre hebbe frali apresso, et morì constan-tissimamente. Disse mori ria quel zorno morì papa Martin, e cussi morite. Volse farsi li habiti, ante mortem, lutti novi, dicendo suo barba papa Sisto fo sepulto con habiti vechi da Papa. À ordinato ducati 30 milia, parte a li cantori di San Piero, e parie per far la sua capella et sepultura. À dato a madona Felice sua fiola ducati 5000 per el maridar di so’ fióla; à fato cardinal 1’ arziepiscopo di Traili suo fratello; ma li cardinali non voleno el sii ben creato. Acursio, suo familiar, ebbe in articulo mortis el