MDXIII, MARZO. 8 za averi Sguizari omnino ; el qual Re li :ì fato la consignation de li do Incili Lugan e Lucarno. Et in Lugan era 300 fanti, quali non poteano più viver: 1 ' inanellava le vituarie, et erano reduli a tanto che co-menzavano a manzar li cavalli. Et in Lucarno erano 700 fanti et haveano vituarie per mexi 10; et che sguizari dicono inanellarli in dilli lochi alcune cosse per valuta di ducati 1500, e tien francesi gè li durano omnino. Item, che missier Zuan Jacomo Triul-zi era lì vicino, dove si dovea far una Dieta per le cosse pertinente a lui. Scrive coloquii à auti esso secretano con monsignor di la Trimolia orator francese zercha l’acordo dii Roy con la Signoria nostra, e tien ch’el seguirà, et la Signoria non doveria var-dar a lassarli Cremona etc. Di Ingolferà, da Londra, di sier Andrea Badoer orator nostro, di 23 Zener. Come quel Re fa grandissimi preparamenti conira Pranza, et è stà deliberato nel Consejo ch’el passi in persona; et che ogni zorno el va a solicitar l’armada et maxime la gran nave ch’el fa far ; sichò al tutto a tempo novo voi passar contra Franza. Scrive esser nova ch’el ducha di Bresvich, capitanio zeneral di l’Iinpe-rador e di madama Margarita con exercilo contra il ducha di Coler, è stato a le man con il prefato Ducha ; el qual ducha di Brexvich à auto una gran strota, et è stà presi do soi capitani, tra li qual uno nominato monsignor de Reselich, el qual si ha tolta taia raynes. .. milia per riscato, e cussi li à mandato a oferir il prefato capitanio alemano ; et scrive altre cosse de lì, ma questo è il sumario. Fu posto, per li savii dii Conseio e di terra ferma, atento il signor Frachasso di San Severino sia stà più mexi in questa terra, et di tempo in tempo li sia sia dà danari per la Signoria nostra per il suo viver, et al presente havendo dimandato che li sia dà partido, over licentia di andar a Roma, pregando la Signoria li sia dato qualche danar da poter spender in camino, et pertanto sia preso che li sia dato licentia e vadi al suo piacer, e li sia dalo ducali 150. Andò la parte: ave ... . di no, et.... de si e fu presa. El Consejo voleano darli qualche danar di più, acciò sia nostro amico, perchè con effeclo è il secondo homo de Italia ; ma la Signoria nostra non l’ha voluto ai nostri stipendi al presente, perchè in Franza el Cardinal San Severin l’à falò mal ofi-cio eie. Fu posto, per li diti, che le decime numero 21 et 22. ch^è a l’oficio dii sai, et la tansa numero 12, si scuodino ancora con il don per tutto 10 dii presente, et poi senza don fino a dì 20 ; et fu presa. Fu posto, per li savii ai ordeni, che alento il danno à auto sier Jacomo Morexini di sier Vetor, ut in parte, sia balotà il pratichar de’ nostri in Aman. Andò la parie : 33 de sì, il resto di no; e non fu presa. Fu posto, per li savii, una letera in campo a sier Domenego Contarmi provedador zeneral, che debbi dar li alozamenti a le zenle d’arme, insieme col colatemi, parte sul Polesene di Ruigo e lì intorno, Este et Montagnana, e parte sul visenlin. Le fantarie restino a San Bonifazio, zoè la compagnia dii capitanio di le fantarie etc. Fu presa. Fu posto, per sier Antonio Trun procurator e sier Zacharia Dolfìn savii dii Consejo, una parie qual è stà opinion dii dito sier Zacaria, leta zà più mexi in Colegio, e niun non l’ha sentida, tamen hora questi do savii 1’ hano posta, che de ccetero tutti li fermenti che ussirano di questa terra pagi a la Signoria nostra soldi 10 per staro; li megii soldi G ; sorgi soldi.... ; legumi soldi . . , ut in parte, li qual danari siano scossi a l’oficio di... Et leta la dila parte, sierVelor Morexini, è provedador sora le pompe, andò in renga e la eontradixe. Poi sier Alvise di Prioli, vien in Pregadi, qu. sier Francesco, andò in renga et parlò ben contra la parte per aver pratica, è merchadanle de formenti, dicendo è parie pericolosa, perchè le biave crosserà etc. Andò poi suso sier Zacaria Dolfìn sopradito, e disse le raxon l’havia mosso a metter questa parte insieme col colega, di la qual si trarà ducati... milia a l’anno etc. ; tamen il Consejo non la sentiva. Li rispose sier Gasparo Malipiero savio a terra ferma; non fo aldito molto. Poi etiam sier Antonio da Canal qu. sier Zorzi, è a le raxon nuove, disse alcune parole. Andò la parte : 50 de sì, 120 di no, e non fo presa. A dì do. In Colegio non fo letera alcuna ; fono sopra le banche di la becharia el altre cosse non da conto. Vene il capitanio di le fantarie, con il qual fo conferito alcune cosse et exortato a tornar in campo etc. ; e fo dito a li savii ozi lo expediscano. Lui, pur su la sua opinion, non voi star soto il governa-ter per niun modo, commemorando è stà ne l’ase-dio in Treviso, et mediante lui à aquistato Crema ; et si l’havesse auto il governo quando era soto Bre-xa, l’aria otenuto quella cità per amor o per forza ; e il governador ne à mal servito. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta di presonieri e Cai di X, questo mexe, sier Piero Lion fo consier, sier Anzolo Trivixan, fo capitanio a Pa-doa, e sier Zuan Venier, nuovo. Et veneno zoso a