669 MDXIII, AGOSTO. 670 per la vostra parte ninno malfactor non saria stato retenulo quel giorno, et per fosar (sic) le cose vostre et iniuste querele, voy non rescriveti che li lio-micidiarii de mar debiano comparir personalmente ma per procurator ; per la qual cosa vi certifico che l’è contra le lege divine et humane, quando una action criminal, come è di homicidio, non debia comparir personalmente, perchè niuna punition non ne seguiria per la morte d’ un homo. Et però l’é cosa vana far più rafrontar li nostri comisarii sopra li coniini, et è una mala experientia che voy non siali deliberato de conservarla justilia et la equità et ancora la amicitia nostra. Nuy havemo troppo sofferto li grandi odii et ingratitudine facti per avanti da voy contra noy et li nostri, come appar per juramenti, e non potremo baver justilia de più mali che ne haveti facti, et principalmente per la Carta Zurè, che fu gran danno a nui et alla nostra lege de diecemilia marche in bestiame ; et havete ancora favorezato Robert Sca-ret et Bastardo Eron, li quali erano in la compagnia quando el nostro locolenente fu amazalo, et quando sopra la fede el nostro locotenente preditto intrò in Ingallera per farli justilia, come è de costume, in li nostri confini, questi mercanti cum li soy compagni 364* se volseno mantenir nel vostro reame et farsi vostri confederati,et jurare el contrario in grandissimo di-sonor vostro contra il vostro sacramento el vostro gran sigillo, per el qual sigillo voy ne haveti promesso de non lenir alcun di vostri confederati che ne offendesseno nel vostro regno, et vui tenete li sopraditti personagi che hanno dislealmente et falsamente amazato il diclo nostro locotenente et sono sta judicati per ultima sententia de novi homeni, et al tempo di vostro padre vi fu ordinato che doveti remeterli al nostro juditio; et sotto color de pacc et tregua, voy havete fatto amazar li nostri nobili più che non hano fattoi vostri progenitori in guerra, nè voy farcii se a Dio piacerà. Et havele facto piliar di nostri colligati la note, et fatti poner in pregione, dicendo che loro venivano a robar in vostri paesi ; voy havete retenuto quello che vostro padre havea lassato per testamento a vostra sorella, mia moier, al dispeto nostro; havete fatto ¿ìmazar Andrea Beltran per vostro proprio comandamento; haveti retenuti li nostri navilii contra ragione, rompendo l’amicitia vostra, et tenete le nostre arlegliarie a’ vostri bisogni ; et ne havete fatto prometter spese volte, per li vostri locolenenti, farne restituir il tutto, che monta-ria una grande et inextimabil summa, videlicet lo danno che haveti fatto a noy et alli nostri. Et ultra di questo, vi havemo più volte scripto et rechiesto come amico nostro, che dovesti desister da la invasion de’ nostri parenti, cusini et amici del reame et paese, quali may non vi hanno olfeso, et primum vi havemo rechiesto che dovesti cessar dalla invasione del nostro cusino duoha de Geldria, incontra il qual voy haveti inviato le vostre gente cum bordine de de-strugerlo. Quello che haveti fatto voy el le genie vostre, lo sapeli voy medesimo, et se haveti hauto ho-nor,li vostri vicini ve lo saperano dir;et vi havemo rechiesto ultimamente che dovesti desister da la invasione del nostro l'radello cusino colligato re Chri-stianissimo,che è il principal homo del nostro sangue, el seie stato causa che l’ha perso la ducea de Milano. Et adesso voy haveti invaso el suo reame et la sua persona, el qual è il secundo grado dii nostro sangue. Ditto re Christianissimo è slato a vostro padre el a voy sempre conservator et gralioso senza mai farvi offesa, et più guarentator et gratioso che non fu may a noi, come lutto il mondo sa, et voy voleti farvi richo cum suo gran danno, et non pretendete aquislar sopra li altri se non sopra li nostri amici; onde vi assecuramo che non volemo supportarlo per modo alchuno se piace a Dio, certificandovi che nui havemo deliberato defendere il ditto Christianissimo re nòstro cusino et piliarla per lui, come lui farà per noy quando sarà il bisogno; perochè ad aviso de altri voy ne haveti dato causa et alli nostri colligati de far cosi, et vui perseverate in destruger li nostri più proximi parenti, che è uno cativo exempio. Ma il tuto alla fine sarà sopra di voy, perchè si apertamente fate injuria a vostra sorella per amor nostro, et havete ditto al nostro araldo che vi havemo date belle parole pensando far altro, nui vi havemo date tale parole quid vui a noy, sperando dovesti esser più gratioso a li nostri amici per amor nostro. El da poy che havemo inteso che non voleli aldir alcuna ragion di nostri amici et maximamente del re Christianissimo, et che non voleti patir per modo alcuno che solicilamo la pace, come papa Julio et el Papa presente ne ha comandato, cusì havemo inteso et visto che voy haveti deliberato de invader nostro fra- ggg tello et cusino re Christianissimo et che non volò altro se non perseguitarlo, vi dechiaremo che non solicitaremo may la pace nè triegua, ma aiuteremo el ditto Christianissimo re cum lutto il poter nostro, et cum la gralia de Dio vi mostraremo che haveriti a far cum uno principe antiquo, che non è venuto nè fieri, nè hogi, ma è de vero lignazo ; et così vi mandamo L'on nostro araldo d’arme per dechia-rirve la nostra firma intention. Ve pregamo et ite-rum vi rechiedemo et desiderano che voy vi absle*