637 MDXTII, AGOSTO. 638 Da poi disnar, fo Conscjo ili X con la zonla di presonieri, et fo spazi alcuni presonieri. Di Padoa, di provedadori generali, dì ozi, horc 18. Come i nimiei erano andati e fermati quel zorno tra Teneharuol e le Brentelle ; li nostri cavali lizieri, sono drio, non è tornati. Item, la compagnia dii Bergamo, nostro contestatele, ha preso 13 bur-chiele ferarese venivano in campo piene de formazi parmesani, salzizoni, carne salude eie. A dì 18, la maiina, fo letere di Padoa, di provedadori zenerali, di eri sera. Come i nimiei erano alozali a Conche et erano per andar a la volta di Vizenza. Usano gran crudeltà et taiano la testa a chi trovano di nostri, maxime litodeschi, et brusano le caxe. Hanno butato zoso il ponte di le Brentelle, et li nostri cavali lizieri hanno scaramuzato con loro gran pezo, et è stà morto, per loro, el locotenente di Zuan Bernardin da Leze nominato Francesco. E negò uno stratioto et do Irombeti di Mercurio Bua e alcuni altri; etiam di inimici parechi morti, ut in litieris. Et par, diio Mercurio era con questi cavali e li altri stratioli per le parte, e fra loro clic non li veneno ajutar etc.; et cussi quelli di dito Mercurio ritornorono in la terra. Fo parlato zereha una opinion di sier Zaearia Dolfin provedador a trovar danari; voleva far che li merchadanti di le malvasie poleseuo vender vin a lira e pagar a la Signoria certa lansa con danno di le hostarie etc., e fo chiamati li governadori et li 7 savii. Parloe dito sier Zaearia ; li rispose, e ben, sier Nicolò Dolfin è di 7 savii, che saria danno di la Signoria, perchè il dazio è incantà ducati 8000 e li burchii 2000 e danno di le hostarie. Parlò poi sier Lucha Trun el consier, che la sentiva ; tandem fo concluso non innovar alcuna cossa prò nunc. Da poi disnar, fo Pregadi et ledo molte letere, et di Poma dì 8 et 11, e la letera dii re di Portogallo, qual ho a stampa, di Spagna, di Hon-garia, di Treviso e di Padoa. Di Padoa, di provedadori zenerali, di ozi, hore 17, et dii captiamo zeneral, di hore 19, vene letere. Come i nimiei a hore 16 si levono di lo alozamento dove erano a Conche, ch’è tra Creole e Selvazan, et vano a la volta di......El capilanio scrive, non si sa dove voglino andar, però non si sa mover, et à mandato stratioli verso l’Adexe con patente a li villani, per veder di prender burchii con vituarie intende venir di Verona per diio campo. Item, che non voi ussir di Padoa con l’exercito se prima non sa dove si fermerano; dubita non brusi-no Vicenza. È da saper, dito capilanio zeneral ussi eri fuora per dar cuor a li nostri scaramuzavano, et à ordinato nostri etiam amazano i nimiei, come loro fano a li nostri. Di Udene, fo leto una letera dìi luogotenente, di 11. Come, per difender quella Patria, atenlo Nicolò Savorgnan fiol naturai dii qu. Antonio, rebello publico, era andato di sopra a persuader le zente a venir in la Patria prometendoli eie., è terminato, per quelli castellani, far più zente ili la Pairia che i possino, elexeno suo fiol sier ¿\ntonio Badoer, stato thesorier in la Patria, et con do deputati andato fuori à fato di qua dii Taiamento 1000 homeni, et di là 1500, ita che sarano per ogni bisogno in hor-dine con le arine a difender etc. Domino Baldisera Sypion è lì governador, et altri capi, ut patet. Fo, lezando le letere, chiamà Consejo di X con la zonta et Colegio, et steteno zercha una bora dentro. Fu posto, per li savii tulli di Colegio, una letera a l’orator nostro in Hongaria in excusation di la Signoria nostra di haver mandato l’orator a Constan-tinopoli, ch’è per confirmar la nostra pace col Turco, non perchè in niun tempo volemo esser contra quella Maestà, imo esser eollegadi come senio ; ulterius avisarli di le cosse di Dalmatia, e come successe il mandar di le monition in nome di l’orator, e qual fo la causa, concludendo la bona mente dii Stado nostro verso quel regno ; e altre particularità ben poste. E fu presa. Fu posto, per li ditti, che havendosi a far ele-ction dii baylo a Costantinopoli, qual ha ducati.... al mexe et era provisto a la camera di Brexa, al presente è da far provision dìi suo pagamento, però l’anderà parte, ch’el ditto baylo habbi ducati 50 al mexe, zoè 25 a la camera di Cypri, et 25 a la camera di Candia, et dii resto vengi creditor, et si pagi de lì dii baylazo, ut.in parte. Presa. Dii captiamo zeneral nostro, da Padoa, fo leto un’altra letera, di ozi. Come à auto, per il ritorno di Milan di uno homo di Sagramoro Visconte, che il desordine seguì di le zenle di Crema dii capi-tanio di le fanlarie in Bergamo fo vero ; ma fu da zercha 60 cavali et non più, i qual fo da le zente dii ducha di Milan arsaltati, et conveneno combaler insieme, et scrive il modo etc. Fu posto, per li savii, una lelera al dito capilanio zeneral in risposta di sue; laudarlo di quanto ha l'alo in questa levata de’ inimici et dii mandar li cavalli lizieri driedo, et li stratioli una parte verso PAdexe, et che soa cxcellenlia procede bene a non esser us-