223 MDXIII, MAGGIO. quelli veneno in Prega di cavalieri, doctori, et altri vechii et di altra età, el ordinato stiino preparali et vengino domali da matina in cliiexia di San Marco, perchè volendo la Signoria mandarli a San Spirito, poi disnar possino aver l’ordine, overo anderano a San Chimento etc. Da poi disnar, fo Pregadi et fo leto molte Ietere per esser zorni .... non è stà Pregadi ; le qual le-tere il suinario ho scripto di sopra, e quel di più non notado avanti, scriverò qui de solo. Di Roma vene Ietere di V orator nostro, di 5 le ultime. Come era Ietere lì in la corte de I11-galtera, de 8, 11, et 18 Aprii, de li grandissimi preparamenti fa quel Re contra Pranza, e dii partir di la sua armata ben in ordine, e il Re voi passar in persona ; et come hanno fato liga con l’Imperador, e quel Re li dà 100 milia corone acciò rompi guera da sl’allra banda lui a Pranza; le qual nove è grandissime. Tamen por questo il Papa non ha fato alcuna mutation, ma sta fin qui neutra!. Scrive esso orator, a dì 4, fo dal Papa e trovò lì da Sua Santità suo fradello il magnifico Juliano, qual eri vene da Fiorenza, e intrò senza alcuna pompa ; pur li andò contra molti, ma fo grandissima pioza. Item, il Papa voi esser amico di la Signoria nostra, e il magnifico Juliano si à oferlo far bon oficio ; et come sono andati dal Papa li oratori dii ducha di Milan, domino Zuan Francesco de Becaria et domino Hironimo Moron, e facto instrumento di renderli Parma e Piasenza come terre pertinente a la Chiexia. Item, a dì 2, li oratori 4 di Luca ebbeno audientia publica dal Papa e uno prothonotario fe’ l’oratione ; il Papa li rispose etc. Item, esso orator scrive molto longo zerclia la sua licentia e sia electo il suo successor ; è oramai mexi 18 ch’è stato a questa legatione ; su-plica la Signoria non lo tegni più, con molte parole sopra questo. Di Piasenza, dii Guidoto secretano nostro, di 6. Come era venuto uno secretano dii doxe di Zenoa a dolersi che sul zenoese erano andate zente spagnole ad alozar e farli danni, et il viceré chiamò il marchexe di Pescara, ch’è capitanio di cavali li-zieri spagnoli, e li ordinò non facesse danni etc. Item, che haveano terminato dar Parma e Piasenza al Papa, qual terre erano molto richieste da Soa Santità; e cussi, a dì 9, doveano far la coiisignatione a domino Lorenzo Campezo venuto fi a questo efleeto a nome dii Papa ; et che spagnoli voleano obstar a’ francesi, dicendo ariano il Papa con loro etc., et extolevano le cosse de Ingaltera contra Franza. Fu posto, per i consieri, Cai di XL e savii di Co- legio, la parte di oficii di bando, cli’é finita a dì ultimo Aprii, che debbi ancora continuar per altri mexi 6, ut in parte, et si abi a meter a Gran Consejo. Ave 120. 11 di no ; fu presa. Fu posto, per i savii prediti, una letera a l’orator nostro in corte, ben dilata, in recomandation dii reverendo domino Christoforo Marzelo prothonotario, qual è a Roma, che il Pontefice voji provederli etc., ut in parte. Ave 24 di no, et fu presa; la qual copia sarà notata qui avanti. Fu posto, per sier Antonio da Canal, sier Alvixe Zorzi, sier Moisè Venier, sier Marco Contarini, sier Marin Corner, sier Piero Barbo, sier Antonio More-xini e sier Francesco Donado cavalier, savii sora il dazio di la spina, che de cceteno, in loco di questi sono al presente a la justicia nuova, si lazi eletione di tre proveditori a la justicia nuova per anni do; abino netti, senza contribulion alcuna, ducati 10 per uno al mexe di danari di dacii et la parte di le con-danason farano, ut in parte ; la qual si abi a meter a Gran Consejo, e fu presa. Ave 35 di no, 120 de si. Pu posto, per i savii, che a Blusfardo todesco benemerito dii Stado nostro, atento li fosse concesso certa intrada in la Patria, eh’ el possi alienarla ; e si ben el muori, per anni 10 sia ferma come si vivo fusse, ut in parte, acciò si servi di danari. Fu presa. Fu posto, per i savii ai ordeni, che a pre’ Agu-stin Fontanella da Feltre benemerito, li sia dato 4 capelanarie, le prime sopra le galie di mercà, ut in parte ; et fu presa. Fu posto, per li ditti, certa provision a uno da Sibinico, qual si à ben portato a quella camera, ducati 4 al mexe, atento li soi meriti, a page......a l’anno, ut in parte. Balotà do volte non fo presa. Di Udene, di sier Jacomo lìadoer luogotenente, di 7, fo leto una letera longa. Di discorsi fati con Baldisera di Scipion governador, qual voria ussir e andar alozar a Perper. Item, a Gorizia lutti fuzeno; a Gradiscila sono 200 fanti, et vi è slà posto vituarie dentro; et altre particularità. Di sier Vicenzo Capelo provedador de Varimela, apresso Corftì, a dì 17. Dii zonzer lì e aver trovato galie numero 4 tra sotil e bastarde. Scrive che in quelle aque dentro dii Golfo era a certo loco, et sono, do fuste de’turchi et uno altro navilio, qual va dannizando ; tamen si dize fanno bona compagnia a’ nostri subditi. Fo leto la letera di credenza dii signor Borlola* mio d’Alviano in nome dii suo secretano Martin da Brozano data a.....