453 UDX1II, GIUGNO. 454 Sier Nicolò Michiel, fo provedador ai Urzi Nuovi, qu. sier Francesco. Sier Vetor Barbarigo, fo XL, qu. sier Nicolò. Sier Zuan Moro, fo a le raxon nuove, qu. sier Damian. Item, fono electi 10 homeni da mar per mandarli parte a Trevixo e parte a Padoa, con homeni 10 per uno, videlicet Antonio Rcmer dito Copa di Saraxin. Marco Bigarello. Nicolò de Rimondo. Nicolò Rizo. Zuan da Zara. Draganello. Pasqualin Valaresso. Et fo terminato spazar sier Domenego Malipiero, va provedador a Treviso, qual meni con sì homeni maritimi numero 30 a ducati 3 per uno. Da poi disnar, fo Pregadi et vene queste letere a nona : Di Bergamo, di sier Bortolamio da Mosto provedador, date in la Capela, a dì 29. Come quelli spagnoli, cavali 100, che lì si trova, havia dato taia a Bergamo reduto in ducati 32 milia, videlicet ducati 20 milia per tutto questo mexe, il resto per l’altro, et zà ni haveano mandato 5000, e dovendo mandar il resto si asunava. Scrive, saria bon il capi-tanio di le fantarie, ch’è in Crema, usisse e tolesse li 238 * diti danari di la taia, dicendo, come scrisse per l’ultima soa di 25, spagnoli haveano brusato in palazo, lì in Bergamo, il loco dove si teniva le scripture ; e altre particularità scrive;e come è in quella Capella con do citadini, zoo......, et di francesi nulla se intende, imo esser passati li monti. Di campo, fo letere diprovedadori zenerali, di Montagnana, eri, Ime 24, piti letere li manda sier Zuan Vituri provedador di stratioti, che era venuto con li cavali lizieri di Soave a San Bonifazio, e pativano di pan grandemente. Di spagnoli, il campo al loco solito di Villa Francha, e fevano il ponte sopra l’Adexe a Santa Catarina per passar in Campo Marzo; ma era terminato passasseno tutto lo exercito per Verona, e a Verona zonzeva fantarie to-desche. Scriveno il ritorno dii signor Bortolamio ca-pitanio zeneral nostro di Lignago, qual andò con il signor Thodaro Triulzi et tre contestabelì pixani, come scrisseno, qual hanno consultato rumarlo, e fa levar l’artelarie, polvere et monition, e se li manda burchii e barche a questo elfecto. Spagnoli sono lan-ze 700, fanti 4000. Dii signor Bortolo Liviano capitanio sene- ral nostro, fo una Ictera di Montagnana. Di quanto è seguito per la sua andata a Lignago e la termenation facta. Item, hessendo lì, vene uno trom-beta dii viceré a dimandarli il loco ; risposo si lo voi se lo vegni a tuor per forza da valente homo ; e altre particularità zercha quelle occorentie. Di Lignago, vidi letere do di sier Jaco-mo Boldu provedador, di eri, hore 15 V una, l’altra 20, drisate a sier Hironimo suo padre. In la prima, dii zonzer lì quella matina lo illustrissimo capetanio zeneral con il signor Thcodoro Triulzi et tre contestabeli pisani, e volseno veder il loco tutto e la terra e il castello, e fece fortificar il bastimi a la porta....., e visto tutto. E come di 400 guastadori non ne erano restati 50, il resto fu-ziti. Di fanti 300 resta 150, et disnono con lui e li contestabeli a so’ posta. Dii campo spagnol si à, esser a Villa Francha lanze 8000, fanti G000, e la marchexana di Mantoa è andata lì a visitar il viceré. Scrive, il capitanio à scrito a la Badia mandi suso quante barche c burchii si poi : è signal non vo-leno tcnir dito loco ; et li contestabeli sono quelli è stali in Pisa a l’asedio, homeni valorosissimi. Et per la letcra di hore 20, avisa quelli contestabeli, poi disnar, veneno dal capitanio et concluseno non li bastar l’animo mantenirsi ; e cussi si leverà l’artelarie é li in rocha, qual sono uno mezo canon, uno sacro, G falconi e falconeti di bronzo, e altre artelarie di ferro, boto 25 di vino, una di asedo, 239 malvasie etc. Scrive lì non ha ubedicntia : é solo; tutti citadini e artesani é scampadi. Item, che zon-sc uno trombela da parte dii viceré a domandarli la terra. Il capitanio li risposo s’il viceré voleva Lignago se lo venisse a tuor ; e cussi fo licentiato dito trombeta. È stà mandà per guastadori per rumar e brusar il castello e le mure di la terra in varii lochi etc. Di Buigo, di sier Donado da Lese podestà et capitanio, di eri, vidi letere. Dii zonzer li domino Hermes Bentivoy, conduto per il signor ca-pilanio con homeni d’arme 50 et va in campo nostro. Item, per uno venuto da Milan, partì luni, come francesi erano ussiti di castello e tolto vitua-rie di la terra e portale dentro con occision di alcuni ; e in Milan erano pochi sguizari, e quelli é restati sono in Novara. Et etiam quelli francesi é nel castello di Cremona haveano tirato a la terra, et fatoli dar vituarie dentro etc. Fochiamato sier Domenego Malipiero elccto provedador a Treviso, et mandato zoso vadi stasera a Treviso ; e li cassieri per mandar ducali 4000 in