531 MDXIIf, LUGLIO. 532 gino solo la terra, che non crede verano. Ozi è ussito Cuora molte cavalcate di la terra e andate per diverse vie ; e sier Zuan Vituri provedador di slra-tioti,con 100 corvati è andato a la volta di la Bataia. Eri Co Calo do parte di zentilhomeni è qui senza quelli è a le porte; una solo sier Zustignan Morexi-ni, l’altra solo sier Daniel Dandolo, i quali habino a star a la custodia di la pinza con li soi homeni menati di Venecia, dando volta 100 a la note et 50 al di; e cussi questa sera si comenza. Scrive iu questa malina è zonti molli altri zentilhomeni, e ne venirà di altri ozi e questa noie. Eri seguì la custion di Canti di Baplista Dolo con li Brisigelli, e subilo el Doto con diti soi Canti Co spazà e mandalo a Trevixo. In questa malina in Colegio Co parlato zercha * molti zentdhomeni voleano andar, e parte andati a Padoa e Trèvixo, iusta la forma di la parte, si do-veano haver il benelìcio over no; et Co terminalo balotarli. E cussi Conno balotati; i quali è questi, et è Calo nota in canzelaria nel notatorio di questo tempo. Sier Domenego e Francesco Bragadin qu. sier Andrea, a Padoa con homeni 2 et uno cavalo. Ave 8 di si, et 9 di no. Sier Zuan Jacomo Pixani qu. sier Antonio, per sier Vicenzo suo fratello, a Padoa, 3 de sì, 1C di no. Sier Jacomo Venier di sier Zuanne, per sier Nicolò di Prioli qu. sier Nicolò Zasi, con uno homo, 3 de si, 1G di no. Sier Zuan di Garzoni di sier Francesco, per suo padre e per sier Vetor suo barba, con homeni 3, ave 2 de si, 16 di no. E iterimi balotado per il padre solamente, ave 9 de no et 11 de si, et fo preso de si. Sier Gregorio Pizamano qu. sier Marco, per sier Domenego suo fratello, con homeni 3, cavali 4, ave 4 di si, 17 di no. Et balotato per lui solo, non bisognava ; ergo restò per lui. Nota. Di Padoa vidi letere, di 21. Come, disnando il provedador Griti, li è venuto uno aviso di Verona, che il vescovo di Trento si Ca cantar questa canzone qui soloscripla, qual è da imbriagi, come sono todeschi e vii canalgia. Jam lucis orto sydere statina opportet bibere, unusquisque noster frater bibat bis, ter et quater, bibat bis, ter et secundo dum Don maneat nihil in fundo. Aqua limpba maledicta sit nobis interdicta ; qui ponit aquam^in falerno debet sepelli in inferno. Quando sol est in leone bibas vinum cum furore, polastrelli cum sapore abstinentia mulierum. In questa malina, in quarantia criminal, menato per sier Orsato Justinian l’avogador di coniun, Co expedilo sier Zuan Morexini qu. sier Orsalo, qual hessendo soracomilo Ce’ certurn quid, e Co commesso a l’avogaria. Al presente, meseno li avogadori che ’1 dito sier Zuanne Cusse asolto, con questo pagasse homeni 10 a Padoa o Treviso, dove parerà a la Signoria, lino durava il presente assedio: 5 di no, 30 di si, e Co presa. Fo alcuni zentilhomeni quali volevano andar a Padoa a servir la Signoria debitori col benelìcio di la parte, et tandem Co preso, a bosoli e bulote, che non potesseno andar essendo spirà il tempo ; quali sono : Sier.......di Garzoni di sier Francesco, e li Bragadini Faxella, licet si avesseno dato in nota a l’armamento, ut palei di sopra. Da poi disnar, Co Consejo di X con la zonta di presoni. Fo expedilo do visentini : uno è in presoli, Zuan Batista daMuzan, per morte di uno Bisaro mar-chesco e per Stado, che ’1 dito sia confinà a la Cania ; Cu preso. E suo Cradello absente etiam Co condanà a l’exilio, ut supra. Nolo. Eri Zuan Favro, eli’ era confinà 5 anni in prexon per il Consejo di X, per esser slà contraban-dier, scampò di prexon insieme con quelli svuda-vano etc., hor dete una suplication a li Cai voi andar a servir la Signoria con........a Padoa, e sia asolto. Tamen non parse di Carli lai gratia; ma ta-toli intender si apresenti una volta, qual c qui scoso. Di Poma gionse uno cavalaro con letere di V orator nostro, di 15 et 13, in risposta di nostre col Senato. Et prima scrive, per non si sentir et non poter cavalcar, non aver potuto andar dal Papa ; à mandato il suo secretano con la letera dii Senato, come dirò di solo. E per le letere di 15, scrive esser stà in concistorio spazà legato in Ilon-garia, Boemia e Polonia il Cardinal Strigonia, el qual voleva etiam la legation di Alemagna e danari dal Papa ; non à potuto, tamen si parte subito per Hon-garia. Item, el Papa à dà l’arzivescoa’ di Coron al vescovo Saraco, jusla le letere di la Signoria, et uno