105 MDXIII, APRII.K. Qui soto sarà in sumario alcune adition che manclia a questa nota di le cerimonie sopradite, trate di una letera di domino Zuan Batista di Garzoni fo dal banco. El stendardo dii Senato e populo romano por-lava el signor Zorzi Cosorino sopra uno corsier ludo coperto di tafetà cremesino, e Ini cussi vestilo, e sta-fieri a la livrea. Poi missier Julio di Medici prior di Capua,con il stendardo di la religione di Rodi, sopra uno corsier coperto di cremesino e biancho, e lui con una vesta d’oro tiralo, molto superba. Poi e! signor Fracbasso portava el confalon di la Chiexia per nome dii dueba di Urbin, sopra uno corsier coperto d’oro, e lui vestito d’oro con 12 staficri con li ziponi d’oro. La fameia dii Papa vestita di scarlato. Baroni, Colonesi e Orsini e altri tuli a cavalo, vestili d’oro e di seta con diverse livree, steno */* bora a passar, tanti erano. Li oratori Spagna et Imperator superbamente erano vestiti loro e la sua fameglia. Li episcopi luti, coperti li cavali che non si ve-dea si non li ochii, et haveano uno pivial d’oro indosso e una mitria di tela biancha in capo,e cadauno Ire staficri vestiti di seia a la livrea ; questi erano più di 140. El ducha di Urbin con il signor di Chamarin, el qual Ducha havea a piedi 50 zenlilhomeni in loco di staficri. El ducha di Ferara. con una superba vesta di oro tirato rizo, che li copriva quasi lutto il corsier, con assa’ stafieri con ziponi d’oro. Li cardinali haveano li cavali copertati di tafetà bianco, e loro con mitrie di damasco bianco in capo, et tutti havea 8 zenlilhomeni so’ familiari vestili con diverse livree ; poi li stafieri a una livrea ; l’habito di 80' lo livree costa più di ducati 100. Poi a piedi, avanti il Papa, li caporioni di Roma con assa’ zenlilhomeni romani e molti fiorentini vestili superbamente. El Papa sopra la chinea Iiarda con uno pivial d’oro superbissimo novo, con uno regno novo in testa superbo, non mollo grande, e sopra di belle zoie, e avanti li era porlà el regno fo -di Papa Paulo, e quello fo di Julio con tre belissime milrie, le qual cosse vai ducati 400 milia, et era sotto uno balda-chino portato da li conservatori romani, quali ha-veva 50 stafieri vestiti di raso cremexin, i ziponi e saioni di valuto negro, calze e bare le di scarlato. Poi uno clericho di camera, qual bufava danari ; poi vene la guarda dii Papa a piedi et a cavalo. De li archi fati e chi ì feno far, Sopra il ponte di Santo Anzolo,era uno arco fato per il caslelan Colona, el vi era su 4 leoni, Fiorenza et do figure grande dal vivo, zoè Justicia e Fede. Uno altro, per Agustin Gisi, c uno a banchi per fiorentini ; e in mezo di do archi era San Zuanne che batizava Chrislo. Quesli archi à costalo più di ducati 1500. Uno altro, perii banco di Sauli, non grande come li altri, ma bello. El maneho bello di archi costa ducati 300. Uno altro in Parione, falò per uno chierego de camera nominato missier Ferando Polzelo. A dì 17, domenega. La malina, fo in Colegio 87 con li Cai di X l’oralor dii Papa, el monstri» uno breve dii Papa, di 13, li scrive zerca questo acordo con Pranza ; si tien il Papa anderà a bon camin. Fo terminato non far ozi Pregadi, ma domati. Vene etiain in Colegio el conte di Chariali, qual monstra non saper di questo acordo, tamen sa il tulio ; et intrò in le sue fantasie zercha l’Imperador, et scusar di danni fati a Crema. Da poi disnar, fu Gran Consejo ; vene il Canze-lier grando. Fato do avogadori di comun : sier Zuan Capello, è di Pregadi, qu. sier Francesco, e sier Or-saio Zustignan, è provedador al sai, qu. sier Polo, da sier Zuan Arseni Foscarini, fo avogador, in Gran Consejo el in scurlinio. Soto, sier Piero Badoer, è di Pregadi, qu. sier Albertin dolor. Cazeteno con titolo, che volcano intrar, numero 7, videlicet sier Zuan Trivixan, sier Nicolò Dollìn, sier Marco Loredan, sier Alvise Gradenigo, sier Gasparo Malipiero, sier Zuan Arseni Foscarini et sier Alvise Mozenigo cl ca-valier. Etiam fu fato dii Consejo di X sier Michiel da Leze, è di la zonta. El Canzelier grando fe’ una persuasion a tulli, poiché per grafia dii Noslro Signor Dio questo Slado aveva comenzà aver luce et era da sperar di ben e la recuperalion dii Sialo noslro presto, pertanto tulli dovesseno aliegramente andar a pagar le sue angurie per ajutar la patria e loro medemi in tanta urgenlia dii Stado, et maxime le lanse poste, con altre parole chealegrò tulio il Consejo ; tamen di la lansa a restituir fin cri sera non è stà scoso se non ducali 17 milia, perché la briga’ è slrachi di lauto pagar.