159 MDX11I, dinali et esso orator parlono al Papa ; et parlili, vene il Cardinal Surento, e l’oralor nostro fo dal Papa. Soa Santità li dimandò si era vero fusse facta la liga con Pranza ; rispose non saper niente. Dize. essosier Vetor, il Papa si acosterà da chi vadagnerà. Scrive, alcuni canonici fiorentini dii domo di Fiorenza, ch’è lì in Roma, voleno dimandar al Papa missier Julio per suo arcivescovo ;sichè dito arzivescoado sarà suo. Noto. Se intese a Fiorenza, dove è sta fato il capitolo di frali camalduensi, et vi è intravenuto fra’ Piero Querini ohm domino Vincenlio dolor, e don Paulo Justiniano olim domino Tomaso, andono a vestirsi ne 1’ heremo di Camaldole, è sta fato una constitution nova, che il loro abate di Camaldole non sia più eleclo in vita ; ma, morto questo don Piero Dolfin, la dita abalia sia di la religion, et si fazino li abati da esser confirmati per triennium, acciò non si fazi più in vita ; e voleno tal confirmation sia facla per il Ponlifice presente Leo decimo. 83 * Di Salò, di sier Daniel Dandolo proveda-dor,di 12. Come, in quella matina à ricevuto letere dal vicario di Gavardo, con uria copia de una letera de li deputadi di Brexa, che fa a saper a tulti li bre-xani sono fuora di Brexa, che vadino ad abitar in la terra termine da mezo questo mexe indrio, perchè i voleno redrezar li Consegii e li soi olicii, et exortarli a vegnir, non astrengendoli ; perocbè se i non vegnirano, in loco loro nel suo Consejo farà in-trar altri citadini che sarà in Brexa; et che i debano andar a pagar le taie per la provision di la peste, e altre angario, alitcr sarà provisto conira di loro. Scrive etiani esso provedador, che per li bomeni di Pedemonte, teritorio brexan, li è sta mandato uno messo a posta, notificandoli che i hanno continue mandali slrelissimi dal governador di Brexa che debiano condor vini et assa’ lecti in Brexa, et che i non sano quello i habi a far. Item, che i debia pagar ccrla limitalion si solca pagar a la Signoria no-slra, et che sono in fuga ; esso provedador li à re-scrito confortandoli eie. Scrive, aver inteso, per più vie, da certi venuti di Verona, come l’Imperador vien in persona a Trento con assai persone e artel-larie, et zà comenza a zonzer, e vien etiam assai mandadi per la via di sopra ; et che l’à spazado monsignor di la Roxa a la volta dii Frinì con assa’ ¡¡ente, tamen non lo crede. Et avisa aver expedito exploratori a quella volta per intender il tutto, et di quanto averà, darà aviso a la Signoria nostra. Scrive, etiam la rocha di Amplio è passo de impor-tantia grandissima, e saria ben mandarli dentro più APRILE. 1(50 numero di fanti, almeno 100, per non vi esser se non 25 soto Paulo Baxilio coniostabile. Saria bon mudarlo per esser colerico forte, et niun poi durar con lui, et importuno al dinaro. Nolo. In questi zorni, per Colegio, fo baiolati alcuni conleslabeli, jusla la parte presa di far uno governador in Cypro, et rimase el strenuo Jacometo da Novello, qual alias essendo a Lignago fu preso da’ francesi ; et etiam rimase per Colegio, et Io el balolai governador di le fantarie in Cypro ; et cussi ora è rimasto. El qual Jacometo stava qui a le scale, perchè prima li era oposto de infidelilà di Lignago ; tamen fo eonosuto la innocenza sua et iterum rimase, ut supra. Questo è V bordine di la incoronatione fu fata 84 a Papa Leone .decimo a Pioma, a dì 11 Aprii 1513, in Santo Janne, et comenzia il modo di l’andata dii Papa, qual co- menzò a ore 15. La compagnia del signor Julio Ursino de balestrieri, cerclia cavali 50. Missier Baptista Pelratin capo de slradioti con la compagnia sua, circha cavali 100, vestiti tutti a la devisa dii Papa, con uno diamante grando al peto, con letere che dicevano: «semper», e da driedo era uno zovo con letere che dicevano: « sitare », benissimo in ordene. Valise numero 24 de’ reverendissimi cardinali. La fameglia del Papa in numero cercha 150, tulti vestiti de rosato et scarlalo. Cursori 12 vestili di rosalo, con una bandiera di oro e cremesina per cadauno in mano, con le arme del Papa, a cavalo. Bandiere 13 de li caporioni de Roma ; tulti questi e cadauno altro benissimo a cavalo per haversi provisto chi a uno modo e chi a l’altro. El signor Zorzi Cesarino, con la bandiera de’ romani. Uno frale di quelli cavalieri alamani vestiti di bianco, che portano la croxe negra, con la bandiera in mano. Uno cavalier de Rodi, con la bandiera con la f rossa. El questi che portavano queste bandiere, haveva-no cavali bardati con le sopraveste, con le f su e grande. El signor Fracasso di San Severino et...... con dui stendardi grandi dii Papa, armati el bardati. Cavali cercha 200 de’baroni romani et altri si-