t>5 MDXI,r> yspano, vien di Alemagna, che sia indusiato (al materia etc. Parlò primo sier Gasparo Malipiero, e bei), per la sua opinion ; li rispose sier Antonio Grimani. Poi parlò sier Polo Capello el cavalier, el qual voi la trieva, siegni quello se voia, o acordo con Franza over no, e parlò ben. Poi andò sier Zuan 33 Arseni Fosearini, fo avogador, el qual etiam exortò el Consejo a voler la trieva, e disse certa fabula de animali eie. SierThomà Mozenigo procurator, savio dii Consejo, non era. Sier Alvise da Molili, sier Antonio Justinian dotor savii dii Consejo, sier Mariti Zorzi dotor, sier Nicolò Bernardo, sier Alvise Pixani savii di terra ferma erano in Pregadi et nulla mes-seno. Andò le 3 parte : 5 di sier Antonio Trun. Iterim balotada, 4 non sincere, 80 di farla, 85 di l’indusia, e questa fu presa. Di Salò, di sier Daniel Dandolo proveda-dor, di 24. Come, da alcuni venuti da Brcxa, ha aviso di una proclama fata li a Brexa di hordine di quel governador per il viceré, che cadaun brexan absenle debia ritornar in Brexa in termine di zorni....., solo grandissime pene ; e à fato comandamento che per el brexan si fazi guastatori, et li fanno venir in Brexa a lavorar a li lochi fracassati e minati, e fa fortificar tutta la lerra, e lieti i potili di le porle alzati, e stanno con gran guardie ; e si dice il viceré vieti a Brexa. Dice che alcuni cavali andava a Crema e passò a presso le porte di Brexa cridando : « Marco, Marco, » quelli di la terra li Ireteno parecchi colpi di artellaria ete. Questa letera non fo leta in Pregadi. Fo in questo Pregadi falò relatione per Zuan Ba-plista di Adriani secretario, qual per il Colegio fo mandato da domino Piero di Castro orator dii viceré alozato a San Zorzi a scusar la Signoria s’il non veniva a l’oficio con il Principe, perché l’orator ungaro voi procieder hessendo lui dii viceré. El qual rispose tochava a lui, perché il viceré à libertà dii Calholico di mandar oratori, e lui era venuto in loco di Chariati, e dovea procieder. Poi disse liaria desideralo fusse stà fato Pregadi et expedirlo di le trieve. Esso segretario rispose non si consuelava questa selimana santa far Pregadi etc. Et cussi Pregadi vene zoso a bore 23 V*. A dì 27, fo il sorno di Pasqua. La matina il Principe fo a messa a San Marco con Poralor dii Papa Bibiena, e l’orator ungaro e il signor Renzo di Zere capitanio di le fantarie; e sentati a la messa, sorave-ne dito domino Pietro de Castro oralor dii viceré, el qual volendo senlar di sora l’orator ungaro, quello non li volse dar il loco, e lo yspano disse alcune pa- l Diarii di M. Sanuto. — Tom. XVI. marzo. C6 role al Principe ch’el loco era suo, e si levò e andò via, dicendo al canzelier grando vedesse meglio la letera di credenza, che l’era oralor dii Re con l’autorità dii Chariati. Da poi disnar, a la predichi a San Marco, qual predicò el predichador di San Zane Polo, fra’..... di Ancona, vene il Principe con le cerimonie vestito di veludo cremexin il manto, e il bavaro di varo. Portò la spada sier Jacomo Badoer, va luogotenente a Udene, vestito di veluto negro; compagno sier Piero Contarmi, fo avogador, etiam di veludo negro. Erano oratori, dii Papa vestito damaschin crc-mexin, e lo yspano sopradito con una cadena d’oro; non vi vene l’oralor di Ilongaria. Eravi el capitanio 'di le fantarie vestito di negro, poi il primocierio di San Marco, el vescovo di Brexa da dia’ Zane et il vescovo di Traù da cha’ Marcelo ; etiam vene con li cavalieri Babori di Naldo, qual di campo é venuto in questa terra. El compila la predica, si andò a San Zacaria a vesporo, justa il solilo, et il perdon, licei non sia venuto il breve di questo perdon per il Papa. Et questo anno fo compito l’aitar, è in rnczo la cliie-sia, dove é il sepulcro de Christo, di quelli marmori atorno de diversi colori, opera bellissima et de gran valuta ; e compito vesporo, si recluse el Colegio in camera dii Principe a lezer le letere venute di campo e dii Guidoto da Piasenza; il sumario dirò di soto. Etiam introno li Cai di X per lezer alcuno lelere, e Colegio sto’ più di un’ bora suso. Di Piasensa, di Vicenzo Guidoto. Avisa come era fama francesi veniva di qua da’ monti, et questo aviso feva star suspesi spagnoli ; et se diceva el viceré voleva lassar 400 lanze con el signor Prospero Colona e lui tirarsi verso Modena; et che andava via el conte di Santa Severina, et si partiva per andar in reame; et che il nontio dii Papa era stà dal viceré col brieve ch’el renda Piasenza a la Chie-xia et non se impazi di Parma; et ch’el viceré à risposto, à tolto ditta terra a requisilion di l’Impera-tor, e lui non à colpa per aver commission dii Cato-lico re far quello voi l’lmperador. Di Crema, di sier Bortolomio Contarmi capitanio, de . . . A visi da Milan, qual é sotosopra, perchè se dice certo francesi vieneno di qua da’ monti, e Sagramoso Visconte era con 3000 fatili verso . .. .....; con altre particularilà, sicome in dite letere si contien. Di campo, dii provedador Contarmi, di 26, da San Bonifazio. Come il paese è in fuga perché compie le trieve, et il campo noslro è mal ordinato, li capi in questa terra alozati poi in varii teritorii;