MDX1II, LUGLIO. 488 fo aquetà il remor. A granile ubcdienlia, e ne amaza assa’ di sua inano eie. Questo sier Nicolò Vendra-min il zorno drio ritornò a Padoa. 257 Da poi disnar, a liorc 18, partì sier Andrea Griti per Padoa. Monta a cavalo a L\za Fusina, et voi ari-var ili note ; la qual andata presta fo mollo laudata in questa terra. Fo Consojo di X con la zonta in materia pecuniaria. Di campo, dii Bassanello, dì provedadori zeneralì, di òsi, hore 15. Come, per nostri cavalli lizieri, è stali presi verso Arcole, sul veronese, 4 zanitari spagnoli e do sacomani, e conduli in campo dicono il campo esser a San Bonifazio ancora e non esser venuto a Vizenza; ma che zonzeria questa sera over, da matina, e poi veria a la volta di Padoa a campo. Item, essi provedadori scriveno il partir dii govcrnador zcncral con li deputati c li fanti per Trcvixo, ut in litteris. Il capetanio zcncral non resta in Padoa andar a far ogni provision eie. Di rectori, di Padoa, di ozi. Come haveano inteso la eleclion dii Griti provedador in Padoa.Laudano summamente, e tutta Padoa n’ à sentito grandissimo apiacer. Scriveno zcrclia il mandar zoso di visentini, padoani e altri sono lì, fano tutavia, et • hanno posto ordine le barche non li toy più mollo del solilo, sì a San Zuanne come al Portello. Dii zon-zer lì di sier Lucha Lorodan con 25 horneni a so’ spexe benissimo in ordine, e 1’ hanno deputado a la Saonaruola; sier Zuan Francesco Pixani qu. sier Leonardo con 10, et sier Alvise Minolo con 10 a so’ spexe ; e altre occorenlie de lì, ut in litteris. Di Constantinopoli, di 4 Mazo, dii haylo, vechic, non fo lete; si lezerà da matina in Colegio. In questo Conscjo di X fu fato certe ubligation di danari di dacii a quelli servirano la Signoria per trovar danari. Item, preso che ducati 10 milia di debitori dii dado dii vin, non pagando in certo termine, pagino con 25 per 100 di più di pena, che pagavano prima solimi 10, ut in parte. Fo scrito a Padoa, facesseno venir zoso li vicentini etc., e lassasseno portar quelle viluarie li par, et li levasseno le caxe d’ adosso che haveano tolto ad aficto. Noto. In questa malina, per Colegio, fo scrito in campo mandasse qui Mercurio Bua, nominato di sopra, capo di stralioti, era con l’Imperador, perchè cl volemo veder, carezar e lionorar, et debbi subitamente venir. Questo fu facto dubitando non sia venuto in campo nostro a qualche mal el'ecto, o per amazar il signor capetanio, o per altro. Fo mandato in Colegio questa malina il desegno di Padoa per il capilanio zeneral et con una sua opinion. Voria far far a Coa Longa certi basiioni di terra di fuora e far un triangolo con bombardiere per fiancho etc. ; opera che si staria assa’ a far, e poi non saria secura. In questa matina fo balotà in Colegio pagar li arzenti perse a Brexa sier Andrea Grili procurator, provedador in campo, elccto 1509, a dì 2 Aprii, zoè ducati 400, licei non fosse stima per le raxon nuove, per averli tolti ad imprestedo. Ave 20 de si, 3 di no ; in nota 25. Adì 10, domenega. Vene in Colegio, redati 257* per tempo, mandali a chiamar per il Principe, perchè era venuto in questa terra, di Treviso, domino Malatesta da Cesena mandato per il govcrnador zeneral; tamen non vene in Colegio, et il redur fo vano di savii. Vene la fida fo dii conte Alvixe Avogaro nominata Margarita, qual è maridata in el conte Zuan Ga-leazo da Tiene da Vicenza, qual è a Mantoa, per non esser venuto a ubedir quando fo proclamato; la qual dona, peri meriti dii padre, suplicò la Signoria lusso perdonato al diio suo marito, el qual è stato bon servitor di questo Stailo, el voi esser più che mai. Vene il secretario dii ducha di Ferara, dicendo aver letere dii suo signor, le sue zente esser tornate di là di Po, et non aver fato altro che tolto Figaruol e quelli so’ lochi, come fu contenta la Signoria li to-lesso, et è bon fiol nostro. Il Principe li usò grate parole, e non credevamo volese ofenderne. Di campo, dii Passando, dii capitanio zeneral, di eri sera. Come 1’ à ’uto letere dii gover-nador zeneral da Trevixo, dii suo zonzer lì e quello à trovato, la terra non ben fortificata etc. De i nimici nulla hanno, imo erano ancora a San Bonifazio. Li provedadori zenerali scrivono in conformità de lì, inimici non esser mossi, e altre occorenlie dii campo. Vene uno ili Val Trompia nominato Bernardin, vien di Bergamo, referì certissimo, luni, a dì 4, il capitanio di le fanterie, è in Crema, ussì con le zente, et con la intelligeutia l’havea vene in Bergamo a bora di disnar, et in caxa ili domino Luca da Bremba’ cavalier trovò il thesorier spagnol che contava ducali 12 milia li dava bergamaschi per la taia, e tolse diti danari tulli, preso ditto thesorier e mandato in la Capella, presi da fanti.....spagnoli, c con li danari ritornò in Crema, e con contento di bergamaschi, che sono fidelissimi «ostri. Dize, venando al Dezanzan, l’inlese, veniva verso Bergamo, intesa lai cossa, dii campo spagnol 100 lanzo et fanti 1500