173 MDXIIt, APRIIj:. 174 cordo fato tra Franz» o la Signoria nostra; c li oratori, signor Alberto da Carpi de l’lraperador, e quel di Spagna vanno spesso dal Papa. Si dice si aspeta el Lascari, qual vien di Pranza. Uno altro orator di Pranza zi è zonlo qui. Scrive il Papa non à cuor, è in tuga, perchè questi oratori li dipenzeno el diavolo. Questa mulina in concistorio è sia dato 1’ arzive-scoado di Fiorenza a domino Julio di Medici, e una abatia in Spagna, di valuta ducali 2000, a domino Bernardo Bibiena prothonotai io, lesorier; poi il Papa andò in castello. Et questa matina vene lelero di Ve-necia, de i), l’orator andò dal Papa in castello. Scrive, il Cardinal del Final li à dito ozi Lascari esser zonlo. 11 Papa resta suspeso per questo acordo fato con Pranza ; saria bon farli li oratori et onorali, e mandarli poi quando si vorà. À fato uno breve .a 1’ orator suo di qui, acciò sapi da la Signoria la verità di lai acordo. Domenega il Papa va a la Minerva a far le cerimonie consuete; et lutti, a dì 18, si dava principio al Concilio, perchè cussi è slà terminato far. Di Lendenara fo letere. Come alcuni di la fa-tnegha di Zuan Paulo Baion governador noslro co-menzavano a zonzer, qual vien da la via di Ferara, e il patron sarà poi doman. Di Salò, di sier Daniel Dandolo proveda-dor, di 16. Avisa, come si ha milanesi, che sentono l'ranzesi calar, si stanno in gran tremor e comenzano absentarsi assa’ di loro, e alcuni hanno mandato da lui provedador a dimandar salvoconduto; voriano venir ad abitar lì a Salò. Item, el Ducitelo, si dice, esser a Pavia, e avea mandà a Milan a chiamar 200 citadini milanesi veniseno a lui, quali non li hanno voluli andar. Item, in questa malina, per alcuni vien da le bande di sopra, ha che comenzano far bastioni a Trento e fortificarsi, et che il capitanio de Riva coutenza a mandar via il suo ntior che avea in rocha; et che a Verona si lieti le porle serade e non lassano più intrar alcun dentro, ma vanno di fuora via ; e altre parliculat'ità, ut in litteris. A dì 20. La matina fonno le letere, piceno Collegio, di Roma lede* Vette Zuan Paulo Manfron et menò uno suo messo, vien di Monterà, qual dice che zà 300 lanze erano di qua da’ monti de’ francesi et 6000 fanti eie. Fo mandato in campo, di danari trovati di la tansa, zercha ducati 15 milia per dar la paga a le zente d’arme. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta granda, et tra le altre cosse spazono certo contrabando di sfer Stefano Contarmi e compagni, alias Irovono, eh’ à prestado a la Signoria ducali 3000, e sia liberato. Di Piasenza, de Vicenzo (luidoto, secretarlo nostro, V ultime di 17. Come il viceré, il signor Prospero Colona, el conte di Santa Severina e quelli signori fanno consulti con Andrea dii Borgo orator cesareo per questa Iiga fata, et dicono voler obstar a’ francesi, dicendo hanno ducali 100 milia, perchè hanno auto li danari di le piegore dii reame ; et essendo il Papa con loro voleno far facende, perchè barano sguizari, ai qual mandono ducati 25 milia, et ne barano 6000; et altre particularilà, come di soto dirò più copioso. Di Salò, di sier Daniel Dandolo provedador, di 17. Come in quel zorno hanno auto de lì nove, per assa’ vie, le qual non piaze a quelli lidelis* sititi di Salò, e che zoè lo episcopo di Trento fa zcnle assai per vegnir in Verona, se dize 5000 persone, e altre 5000 dieno andar per la via di Valcamonica e intrar in Brexa di todeschi; et quelli spagnoli, sono in Brexa, fanno gran provision di far carizar vini, asedi et ledi in ditta terra, e dicono di vegnir a sa-chizar Salò, perchè intendono esser assai biave e vini ; o questo voleno far al compir di le trieve. Per tanto suplica la Signoria li mandi qualche numero di fatili e cavali; e si ’1 campo nostro venisse più avanti saria tanto meglio, perchè Salò è in rnezo di Brexa e Verona, e si venisseno tanta zente, non li saria poi rimedio a difenderlo. Et la comunità à seri • pto a domino Jacomo Callo, è a Venecia, compari davanti la Signoria et impetri questi; et cussi domino Hironinto di Bernardinis dotor, orator suo. A dì 21. La matina fo gran vento et pioza, et grandissimo fredo; et in Colegio veneno li oratori di Salò sopra la materia di le provision si ha a far a Salò el ili la Riviera. 11 Principe li usoe bone parole et si provederia. Di Bergamo, Crema e dii Guido to e di campo fo letere, il sumario di le qual scriverò più avanti. In questa terra è al presente venuto Zuan Forte condutier noslro por voler augumento. Etiam era domino Agustin da Brignan e domino Zuan Paulo da Santo Anzotoj i qual fo licenliati vadino a impir le loro compagnie di zente d’arme. Etiam vi si trova el cavalier di la Volpe, qual non è ancora expedilo. Da poi disnar fo Colegio di savii ad consta lendum. Ai Frari Monori, essendo morto in Ire zorni domino frale Alvixe di Gonion» maistro in theologia