529 MDXIIl, LUGLIO. 530 zese ol zielo adoso c pigliarmi. Io ò fato l’imbasata vostra al magnifico provedador, el qual mollo ve rengrazia. Non altro ò da dirve, salvo elio a tutti li amizi me recomandate; et se de li averele qualche cosa da novo, pregove me avixate da novo ; qua de sopra non abiamo niente da novo. Data in Trevixo, a dì 20 Lugio, bore 20, 1513. lì ; P altra che fono do che in piaza fexeno zerto re-mor in piaza per voler tor zerte pere a uno vilano. Fono prexi et fono apichati la notte in prexon, el la matina li aveva apiijhali al palazo. Da poi se par-tino de qui et sono andati a star a Noal tutte queste zente salvo el colonello de Jani Pichone, el qual sono romaxo de qui ; et siando venuto de poi el signor capetanio con missier Domenego Contarmi, hano desegiato i luogi debeli a farli le forteze, e poi montò a cavallo et lassò l’incargo a nui. Dove el magnifico podestà et provedador, li quali sono vigilantissimi, li quali non se ge poi oponer quanlo al suo otìzio de tutte le cosse necesarie a questa terra, et prinzipiono con opere de la terra, zoè ar-texani, et frati, et preti, et inonege a far uno ba-stion grando et bello apreso la Bolteniga al muro rotto, al qual avi el cargo io, et etiam a cavar el foso de dentro quanto era la cortina con opere più de 300;et altixi zorni tre lì, et poi fo dato il cargo a missier Vettor Barbarigo cugnado del podestà clic lo compise. Or, persequir l’opera apresso el dito bastion verso la porta de’Santi 40, dove jera uno bastion pi-zenin, l’hanno ingrossato pie’ 12 dal pe’ fina la zima, et hanno scharpato tutte le cortine da la Botteniga fina a Santi 40 pie 0 più che ’1 jera. Seguendo l’opera, * al cavo de la cortina de Santo Nicolò e Santo Nislo hanno fatto un cavalier con pezi tre de artelaria sul canton de l’orto de Santo Nislo uno a P altro cavalier con tre altri pezi de artelaria, poi sul canlon del castello uno a l’altro cavalier al simel, poi sul canlon de la porta da P Alliba uno a l’altro cavalier. Poi seguendo a San Polo, dove se leva li mobili novi, me hanno deputado mi et avemo roinato li molini et fatto dei forti fiuti bastioni a San Tomaso. Hanno fato fora de la porta uno bastion, una mezza luna con aqua attorno via, el qual è fortissimo. Tutte queste cose è siate desegiatte per el signor capetanio ; et tulle queste cose spiero per lutto doman sarano finite. 1 oi zerca le aque, deputado li sostegi a missier Andrea Baxegio, fono serali do volte, et hanno fatto una perfeta opera. Io credo avervi avisato tulio quello si puoi dir de questa terra con sustanzia in brevità zerclia li zentilhomeni venuti de qui, e queli si trovano de qui li quali s’ànooferto. Questa sera sarò con el colalterar el faromeli dar lutti, et per una mia altra ve li mandarò.Et per conclusion de questa mia letera, per dirve la mia opinion, quando me trovase con 4000 persone de P anemo mio con qualche con-tadin et popolo de questa tera, et avesemo tempo zorni 8 de far in perfizion li fosi de questa tera, non averia paura salvo de l’ira de Dio, che non me ca-I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XVI. Andrea Bondemier vostro. Magnifico et generoso domino Marino Sa- 281* mito qu. magnifici domini Leonardi, tanquam fratri carissimo. Venetiis. Di Padoa vidi letere, di 22, di sier Zuan 282 Contarmi qu. sier Alvise, qu. sier Bertuei prò-curator. Come cri fu fato la monstra lì di lutti li zentilhomeni, e fo molto riso a vederli di alcuni ; e compita, il capetanio con li provedadori andono in camera e fe’ chiamar dentro ditti zentilhomeni e li exorlò a portarsi bene. Scrive, il capitanio zeneral e il provedador Orili stanno il forzo al bastion fa far di fuora di Santa Justina, chiamalo Teribele; in 4 zorni sarà compito. Tutti lavorano, e zentilhomeni c altri al bastion di Crosechieri, che si lavora, over Puntoli. Il voi in Ire balaglic almeno fanti 600; altri dicono 3000. I nimici, si dice, questa matina è levati e vieneno verso la Bataglia; tutti si meravegliano i vo-glino venir solo Padoa per esser dentro più bella zente cha non hanno in el suo campo, e maxime di zenle d’arme è il fior de Italia: fanti pagati 8000, senza quelli venuti di Venecia. Scrive, questa matina il capitanio zeneral fe’ un rebulTo a sier Alvise F.mo capitanio, dicendoli che P ussiva a bore 12 di corte, dicendo: « È una bela bora da levar suso e ussir di caxa? a questo modo si fa li falli dii Dominio?» e che ’1 non havea mandà le opere li Invia ordinato; con assa’ altre stranie parole. Si dize i nimici è corsi fino al Basando. El capitanio zeneral è andato a far spianar el bastion corninziato a Santa Justina. Item, poi scrita, avisa i nimici sono venuti a la Balaia, e li cavali lizieri sono do mia venuti più avanti. Dii dito, di 23, fiore una di note. Come i nimici sono a la Bataia e pasano di là di l’aqua e vano a Monlàrton e Praia, e nel monasterio hanno trovà stera 50 farina a Praia, eh’ è stà mala cossa. Si tien li frati habino tenuti a posta; meriteriano punitione. Qui in Padoa si à fato serar tute le botege, e tutti sono andati a lavorar i repari; è stà più di 200 fe-mene. Si sta di bon animo aspetando i nimici ven- 34