501 Item scrive, si provedi di danari per pagar quelle zente. Item, à nova di Milan, che voleno venir quelle zenle dii ducila atorno Crema ; il capitanio di le fantarie non le stima. 11 Ducha si aspelava a Pavia, perchè a Milan non sta securo per quelli dii castello, che si tien per Pranza. Item, è nova de lì, francesi verso Aste aver rota l’antiguarda di sgui-zari; la qual nova non fu vera. Da poi disnar, fo Pregadi per scriver a Roma. Et compito di lezer le letere, el Principe si levò suso et fece la sua relatione di quanto havia questa malina in Colegio dito quel domino Pyndaro nontio dii Pontifice, et poi il secretano di l’oralor yspano venuto di campo inimico, zoè....... Fu posto, per i savii d’acordo, una letera a 1’ o-ralor nostro in corte, verbo, generalia zercha l’a-cordo, e come liavemo aldito quel domino Pyndaro suo nontio, et............ Fu posto, per i savii prediti, atento sier Francesco Poscari el cavalier, orator nostro in corte, è passato zi mexi----eli’ è stato a dita Iegatione, et hora non ben sano insta la Signoria nostra li dagi liccntia di rcpatriar, come per sue letere più volte i rechiesto ben lede a questo Consejo, et sia per compiacer esso citadin nostro, però l’anderi parte, che de li 10 oratori electi al Poni ilice sia balotati tutti, e quello averi più balote debi andar in loco suo, ut in parte. Sier Vetor Morexini, è sora le pompe, andò in renga, dicendo non è tempo di far queste mutution, ma tenir il Foscari a Roma, che ha la praticha col Papa e cardinali e non mandar orator nuovo etc. Non li fo risposto. Ave 49 di si et 113 di no, e fo preso di no. Di Trevixo fo letere dii podestà e provedador. Come il governador zeneral Baion, per letere auto dal capitanio zeneral, partiva de lì et veniva a Noal, eli’è loco su la crosara, dove potri andar in Padoa, acadendo, el tornar a Trevixo; e cussi ozi si parte etc. Et Pregadi fo licentià a bona hora e restò Consejo di X con la zonta di danari, e trovono ducati 4000. È da saper come le zenle nostre erano venute a Trevixo, sicome ho scripto di sopra, et maxime li Baioni fenno danni grandissimi a’ villani e citadini e meter a saco etc. ; e Ira le altre cosse, andavano in le caxe di citadini haveano il viver, e non solum questo voleano ma il fomento, e lo portava in piaza a wn- 502 der, adeo fo necessario far far cride niun comprasse robe di soldati; et più alcuni fanti, per causa di uno vedello, ussino di Treviso a Quinto e brusono cinque cortivi. A presente è miligado alquanto questi danni ; tutti venivano via con loro robe, le barche e carizi molto cari, le castello di trivisana abando-naie ; restava li rectori. Tamen li formenti, il forzo, restali in la campagna et ad asunarli e balerli. Et acadete eri in padoana che,facendo venir in una barca li formenti di sier Lunardo Mozenigo, fo dii Serenissimo, di una soa possession a Prenumia, moza 50, che è stera 200, fo da’ nostri soldati sacomanati c lolli per forza, nè valse letere fo scrile di questo per Colegio a li provedadori zenerali, che nulla si potè aver ; tamen in Padoa non si fa questi disordeni. Il capetanio zeneral i grandissima ubedienlia e vien mollo temuto, perchè ne amaza di sua man chi li par, e fin qui ne i mazulo più di 30. A dì 14. La matina fo in Colegio 1’ orator dii Papa, Bibiena, e portò una letera auta di Fiorenza, di 8, di X di la Balia, quali li scriveno avisi di le cosse di Franza per lelere aute da Paris, di 27, dii suo orator. Come englesi non aveano potuto far nulla a Bologna, et erano acampati a una altra terra in Pi-cardia nominata Teroana; e altre particularità. Item, di Portogallo, come l’armata di quel Re havia auto una ixola nova chiamata Melach, e altri avisi; il su-mario di la qual letera scriverò qui avanti. Di Padoa, di tutti tre i provedadori generali Loredan, Contarini e Griti, di eri sera. Come, di bordine di lo illustrissimo capitanio zeneral, il campo eri sera era miralo alozar in la terra, loro provedadori e le zente d’arme, c questa malina ve-ria il resto di le fantarie. Si atendeva a compir il ba-slion ordinato per il capetanio zeneral da la porta di la Saonaruola fino a li Crosechieri, qual è mollo grande; et come il capetanio à scrito al governador, è a Treviso, vengi con le zente tutte lasando Guagni Picon in Treviso, a star a Noal, qual è sul passo di poter venir a Padoa e tornar a Treviso. 1 nimici sono al solito, a Montagnana. Item, si mandi danari per compir la paga etc., e mandano la lista di le zente à auto, e li inanellano aver danari. Dii capitanio generai, da Padoa. Come la Signoria non si dubiti; richiede do pezi di artellarie grosse, polvere e altro. Scrive aver per Todaro Clada capo di stratioli, andò fuora, i nimici erano aviati a Roverè, villa sotto Montagnana, per andar a Vicenza, poiria esser per andar a Treviso ; starà oculato, pur non si manchi a le provision e sopra tutto dauari. MDXIII, LUGLIO.